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9 Luglio 2022” IO SONO L’INDIANO” di ANTONIO FUSCO- RIZZOLI – 20.07.2022
20 Luglio 2022Vienna, 1792,soffiano in Europa i venti rivoluzionari della Rivoluzione francese, ma su tutto domina la figura di una donna, Caterina II di Russia, dotata di grande
carisma e di tante capacità, ma anche disprezzando forme e comportamenti . Altra figura di spicco, Giuseppe II d’Austria, che vuole ricostituire l’Impero romano
d’Oriente. Un sogno che sembra irrealizzabile, ma che la zarina asseconda seminando terrore e morte, e manovrando per l’Europa tante figure insospettabili come
diplomatici e artisti. Tra questi il compositore napoletano Domenico Cimarosa, musicista di corte a San Pietroburgo, il cinico conte russso Razumovskji, il grande
Mozart che morrà a Vienna in circostanze misteriose. Leopoldo II d’Austria, re Gustavo di Svezia. i tragici reali di Francia, ai tempi della Rivoluzione. L’Europa tutta è pervasa da una sinistra striscia di sangue, e qualche eco di ciò era perfino apparso nelle oscure profezie di Nostradamus. Il tutto tessuto come una sinistra trama occulta, che forse
non è quella descritta nei libri di scuola.
Francesco Pasqualetti firma il suo esordio letterario con La regina della notte, un affresco dalle fosche tinte sull’Europa di fine Settecento, un’Europa in fiamme, ba-
gnata di sangue, raccontandocela come uno spartito musicale, dove politica,pathos, amore,potenza, potere, si intrecciano, animati da una serie di personaggi, più o meno
celebri, di cui si vedono le non sempre commendevoli gesta. Il tutto è condensato in un thriller storico con protagonista una donna,l’imperatrice di Russia, a cui viene
naturale fare del male, una sorta di “regina della notte” che coltiva il disegno di dominare il mondo.
Pasqualetti ha scritto un romanzo basato su fatti veri e su documenti autentici, anche se poi l’autore tende a distinguere tra quanto è accaduto e come è invece raccontato.
Ovvero la morte di Mozart o dell’imperatore Leopoldo II sono fatti incontrovertibili, ma dire che li hanno effettivamente assassinati o sono morti per ragioni naturali è un’al-
tra cosa, nel romanzo si prospettano delle soluzioni, alcune assolutamente inedite.
La ricerca storica è quanto mai ricca e accurata, vi è un costante rapporto inoltre tra la storia della musica e quella della diplomazia. Ricordiamoci che l’autore è un valente
direttore d’orchestra, è anche un compositore, in questa storia mette ad esempio in risalto il rapporto tra il diplomatico russo Razoumovsky e il compositore Cimarosa.Vera-
mente sorprendente la lunga amicizia e relazione nel tempo tra i due. Due vite certo molto diverse, ma sorprendentemente vicine ad esempio in quel fatidico 1792, anno in
cui si registrarono una serie di delitti, con vittime molto illustri.
Un altro legame assai interessante era tra Mozart e il principe Lichnowsky che non è mai venuto meno in un fiorire di trame, tra Prussia, Russia e Polonia, che furono al
centro di tanti eventi e….appetiti, in quel fatidico 1792.
E cos’ assume un significato ben diverso e ben più probante la composizione de “Il flauto magico” di Mozart, scritto in quegli anni, e che poteva essere inteso come una denun-
cia che Mozart fa attravers0 quello che gli era congeniale, ovvero la composizione, denuncia contro la Russia e che gli sarebbe costata la vita.
Pasqualetti ha scritto un romanzo storico, o meglio, un intreccio storico mescolando verità,intuizioni, ipotesi, che forse finirann0 anche per essere non molto dissimili dalla realtà dei fatti.
Si parla anche delle profezie di Nostradamus che riguarderebbero anche la rivoluzione francese e alla tragica fine dei reali di Francia, per alcuni appunto già preannunciate
dallo stesso.
L’autore, valente direttore d’orchestra, laureato in filosofia,con questo romanzo esordisce in letteratura. Un romanzo se vogliamo di struggente attualità visto che cerca
di fare luce sul mondo della Russia, il Russia Mir, un mondo dove “o si vive o si muore”.
Così la zarina Caterina II, la “Grande Caterina”ordina al fedele Zubov di tradurre le profezie di Nostradamus, infischiandosene della realtà, ma da trascrivere secondo quel che si vuol sentir dire.E così finisce che anche le “bugie” a forza di sentirsele propinare per delle verità assumono appunto il tono di vero. E non avviene così del resto anche oggi ?
Francesco Pasqualetti ha studiato a fondo le vicende storiche,i fatti che si raccontano sono realmente accaduti, il come sono narrati è frutto di una sua interpretazione, pur
logica e consequanziale che possa essere.>
Come un thriller che si rispetti molti sono gli ingredienti mescolati, c’è tanta suspense, c’è storia, c’è spy story, c’è avventura, c’è vendetta, c’è amore, c’è sesso, c’è filosofia,
c’è fantasia e c’è realtà,, ma vediamo anche una profondità di generi, di comportamenti, di bassezza morale certo, ma anche il soggiacere alla morale di alcuni personaggi
,non certo esemplari,ma nemmeno da condannare in toto, vedi Luigi XVI e Maria Antonietta, vedi Mozart e Cimarosa,, che pur qualcosa hanno lasciato.E poi c’è la musica, anzi le musiche, con Mozart che muore per un atto di coraggio o quel Cimarosa che sarà il testimone più o meno consapevole del lavoro del potente suo mentore,il diplomatico russo
Razumonovskji.
E poi c’è lei, la grande vecchia, il vero genio del male, Caterina II di Russia, un personaggio assetato di potere sulla corte e sul mondo, che non si fermò dinanzi a niente.
GIUSEPPE PREVITI