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7 Dicembre 2017” NAPOLI VELATA” di FERZAN OTZEPEK
6 Gennaio 2018Cast: Jim Belushi Kate Winslet Justin Timberlake June Temple Jack Gore
- C’è un personaggio, un ragazzino, non propriamente un protagonista, si chiama Richie (Jack Gore) ha la mania di appiccare il fuoco, nelle fiamme sente il propagarsi dell’energia e lui ne è affascinato. E’un personaggio minore ma a onor del vero è difficile che nel cinema di Woody Allen i personaggi sono minori in senso diminuitivo, hanno sempre una funzionalità nell’economia della storia.
Dunque Wonder Wheel (La ruota delle meraviglie), ambientato negli anni ’50, un’estate a Coney Island al bel tempo si alternano giornate di nuvole e pioggia.
Michey (Justin Timberlake) fa il bagnino ma studia per diventare drammaturgo, e ci fa entrare nella storia come se si stesse rappresentando una sua commedia.
Il film comincia con l’arrivo della giovane e bella Carolina(Juno Temple), aveva lasciato gli studi per sposare un mafioso, ma ora l’ha piantato e denunciato e quindi è scappata a Coney Island dove vive il padre, Humpty (Jim Belushi), addetto alla Giostre e a suo tempo in disaccordo con la
figlia perla scelta da lei fatta, e quindi secondo la ragazza il rifugio ideale, dato che tutti sanno dei cattivi rapporti tra loro. Humpty vive con Ginny (Kate Winslet) e Richie, il piccolo appiccafuoco, figlio della donna, avuto anni prima da un uomo che poi ha tradito.
Ginny prende una sbandata per Michey il bagmino, i due diventano amanti, quando appunto arriva Carolina, e tra i due giovani è amore a prima vista. Intanto arrivano a Coneu due mafiosi che la cercano.
Una storia quindi ricca di personaggi, abbastanza lineare e prevedibile , Michey sembra rinverdire in Ginny, assai più grande di lui, la passione per il teatro, lei ha fatto l’attrice per vari anni. Una commedia di amori e tradimenti, di passioni e gelosie, di sensi di colpa e di desideri, tutti elementi che danno forza al soggetto ,un soggetto che tratta di rapporti tra uomini e donne, rapporti che capitano e ricapitano nella nostra vita. La vita scorre e gira,come scorre e gira la grande ruota che sovrasta sul ” parco delle meraviglie, gira la ruota, gira la vita, ma in definitiva è tutto uguale, è tutto un girare su se stessi e tornare sempre al punto di partenza.
Woody Allen riesce sempre , nella apparente leggerezza di queste vite normali, a porci dei dubbi sulla condizione umana, sui rapporti tra le persone, sulla impossibilità che tutti i desideri si compiano. Michey quando incontra Ginny questa è disperata, la sua vita matrimoniale sta andando a pezzi, lui dice che il bagnino è ” uno che salva le vite”, e non c’è differenza tra salvare le vite in mare o nella vita corrente. Bella affermazione, ma forse troppo im-pegnativa, comunque lui ci prova, e lei si attacca a lui perché vi vede l’occasione di salvarsi. Ne ha bisogno, a costo di tradire anche il secondo marito, ne soffre, ma considera che la sua felicità è superiore a ogni dolore che possa arrecare agli altri.
Carolina invece non sente sensi di sensi colpi, si è unita al mafioso tradendo le aspettative dei genitori, ma lei voleva quell’uomo e la bella vita che poteva offrirle, non curandosi di chi fosse. Ora lo ha lasciato, cercando di cancellarlo dalla sua vita pur se sa che la cercano, e quando incontra Michey sente di nuovo il desiderio di rifarsi una vita. E anche Humpty cerca di illudersi di trovare nel suo ritorno una nuova ragione di vita, fiero e contendo di aver ritrovato la figlia prediletta e sperando il meglio per lei. Più complesso il rapporto con Ginny, in questi anni si sono sorretti a vicenda.lei è la sua sicurezza,la sua stabilità, una sorta di porto sicuro a cui sempre approdare.
Ma la storia sembra precipitare, due mafiosi cercano la ragazza e la trovano, d’altra parte è nella sostanza di questi film a un tempo tragici e comici,come è del resto nella natura del suo autore, che alterna vari toni narrativi, anche se fondamentalmente questo Wonder Wheel sembra prediligere i toni della tragedia. Poi come sempre, ed è un’altra caratteristica del cinema di Allen, molto spazio è lasciato alla casualità. Qui è tutto volutamente lasciato in sospeso, la Morte aleggia nell’aria, ma il regista preferisce con la visione del piccolo Richie che contempla l’ennesimo incendio che ha appiccato, quasi volesse in quelle fiamme vedere un mondo purificato dalle sue brutture.
Ma, ripetiamo, la caratteristica principale del film è che stavolta ci troviamo dinanzi a un Woody
Allen più vicino al dramma(del resto l’aspirazione di Michey è di divenire un drammaturgo ), in molte cose ci ha ricordato i drammi del cinema e teatro americano di qualche decina di anni fa,*ad esempio a un certo punto Ginny potrebbe essere benissimo la protagonista di Un tram che si chiama
desiderio. E del resto l’impianto del film è molto teatrale, sullo sfondo la grande spiaggia e il grande
luna park di Coney Island, in prima linea i quattro personaggi principali che si muovono quasi sempre o soli o in due.
Un bagnino che vuole fare il drammaturgo, ma intanto fa il dongiovanni, diventando l’amante di
un’ex attrice più grande di lui, una donna sfiorita, sempre con il mal di testa, incapace di badare al
figlioletto e in preda a sensi di colpa per aver rovinato la vita dell’ex marito, anche se poi non esita a
tradire anche Humpty, un buon diavolo il cui unico divertimento è la pesca, che lei odia. Saràl’arrivo
di Carolina a fare precipitare il tutto.
La storia si svolge, insolitamente per Allen, in un ambiente più popolare, meno chic, dove il conflitto
è tra quello che si vorrebbe dalla vita e quello che invece è la frustrante realtà. Ma i sogni saranno
destinati a restare tali, pur se tutto si stempera in questo grigiore di fondo, i personaggi sono talmente frustrati che non sono degni nemmeno di un epilogo a a tinte forti, salvo Carolina.
La stessa Ginny non può essere una eroina, ma solo una donna frustrata e incapace di andare oltre
una esistenza meschina e fatta di rimpianti per aver perso le ” occasioni della sua vita”.
Al film concorre in maniera determinante la bravissima Kate Winslet, ma tutto il gruppo di attori
si dimostra assai funzionale.
GIUSEPPE PREVITI