” MORTE IN SALA D’ATTESA ” DI MILTON PROPPER- POLILLO EDITORE
11 Maggio 2016” La prima operazione della SQUADRA SPECIALE MINESTRINA IN BRODO” di ROBERTO CENTAZZO- TEA
19 Maggio 2016Siamo a Roma nell’anno 1900, quando nel luogo più sacro della città, il Vaticano, avviene non si sa bene se un duplice delitto o un duplice suicidio. Il
vecchio papa Leone XIII è terribilmente scosso dal fatto, non vuole ordinare indagini ufficiali, né scaturirebbe uno scandalo che potrebbe travolgere la
stessa Chiesa Allora, affidandosi alla giustizia divina per punire il colpevoile, vuole però assolutamente evitare che gli succeda al trono pontificio un uomo
coinvolto in un tale crimine
Allora chiama da Vienna il medico viennese famoso per le sue indagini sulla mente umana ,Sigmund Freud.Con i suoi metodi psicoanalitici gli viene chiesto
da scoprire cosa si cela nell’animo dei cardinali considerati papabili. Sono tre, il camarlengo Luigi Oreglia di Santostefano, il segretario di stato Mariano Ram-
polla di Tindaro e l’aiutante di camera del pontefice Joaaquin de Molina y Ortega Affiancato da un novizio in cui il Papa crde molto, tale Angelo Roncalli….,
il dottor Freud giunge a Roma e si mette all’opera.
Da una parte una Roma chiassosa e variopinta, dall’altra l’anima duplice del Vaticano in cui convivono bellezze eterne con segrete stanze dove si celano se-
greti inconfessabili.In questo contesto una vasta congerie di personaggi, dal già citato Sigmund Freud , grande mente ma anche un pò….svagato in questa trasferta romana dove cede a volte all’aroma del sigaro e pensa un po’ troppo alle lusinghe del sesso., al papa Leone, modernissimo nonostante l’età uomo
di grande fede, ma anche di vedute modernissime.Poi ci sono un giovanissimo Roncalli, già in odore di santità…, la cameriera Maria che riesce sempre con
la sua intelligenza e il suo equilibrio a contenere certe intemperanze del dottore austriaco che invece risulta subito antipatico alla figlia di Maria, Cristiana
una furba di tre cotte che non lo può soffrire.
Eccola storia un po’ curiosa del soggiorno romano del padre della psicanalisi coinvolto in una storia misteriosa , che non si può spiegare con la sola ragio-
ne.
Carlo A.Martigli è uno degli scrittori più interessanti del firmamento giallo-storico nostrano. Qui immagina una storia in cui un certo Sigmund Freud vuole
fare le pulci a un certo…Sherlock Holmes.
Siamo nella Roma del primo novecento, quando un giallo scuote la corte pontificia: una guardia pontificia e una giovane precipitano, sfracellandosi al suolo,
da una finestra degli augusti palazzi , sicuramente uno dei palazzi abitati da cardinali. Papa Leone XIII ormai in età avanzata, non vuole assolutamente che
gli succeda una figura perversa. La Chiesa sta attraversando un momento difficile i rapporti con lo Stato italiano non sono dei migliori e quindi non ci si può
permettere uno scandalo di tali proporzioni.
Decide allora di affidarsi al medico viennese Sigmund Freud, che comincia a essere famoso per le sue teorie sulla psicanalisi e sull’inconscio. Il papa lo chiama
a Roma perché svolga una indagine particolare, cioé ordina ad alcuni cardinali in odore di successione, di farsi “psicanalizzare” dal medico viennese
Verità, invenzione, realtà, fantasia ?Martigli nei suoi libri parte sempre da un rigoroso contesto storico-simbolico , del resto anche nei suoi precedenti roman-
zi aveva scelto protagonisti illustri risalendo ai tempi del Savonarola e di Martin Lutero.Lì il giallo storico si innestava in una vena esoterica partendo da una
base certamente reale.
In La scelta di Sigmund ci muoviamo in un territorio ancora più difficile, si parla di psicoanalisi , spesso nel corso delle pagine Freud si diverte a paragonarsi
a Sherlock Holmes, ma pensiamo sia difficile confrontare l’investigatore con lo psicanalista. Il primo deve cercare la verità, il secondo la deve interpretare.
E quindi il dottor Freud pur seguendo un percorso para-investigativo, ed infatti lo vediamo indagare, interrogare, raccogliere più indizi e dati possibili, non
arriva mai a una verità assoluta come è nel giallo classico Qui il detective tende a far trionfare la verità, l’analista invece interpreta il tutto per giungere alla
C migliore. In foindo l’interrogativo sia nella psicanalisi che nel poliziesco è il chiedersi chi sia il colpevole e pertanto i metodi di indagine sono ab-
bastanza simili pur se lo psicanalista si muove in una cornice in cui il colpevole non è identificabile con certezza.
Questo romanzo è quindi un giallo con dei protagonisti tanto illustri quanto insoliti, come insolito è il determinarsi della vicenda: un vecchio papa, Leone
XIII, in precarie condizioni fisiche, ma dotato di una grande astuzia, abile nel sapere tutto di tutti. Stavolta di fronte alla brutta vicenda che ha visto due
§ragazzi uccisi decide di chiamare in Vaticano il padre della psicanalisi. Compito del dottore è di fare luce sulla brutta vicenda, d’altra parte non ci si vuole
rivolgere alla polizia, ci si affida al dottor Freud perché riesca a penetrare nell’animo umano, laddove si nascondono tutte le verità.
Singolare che nel cuore della cristianità venga a essere coinvolto un ebreo, uno scienziato dell’indagine sulla psiche umana , lui condurrà una indagine certa-
mente assai distante dalla concezione della spititualità dell’uomo. E certamente un simile metodo non era ben visto negli ambienti della Chiesa perché fini-
va per far venire allo scoperto ler colpe più segrete , ma molti temeano che si vanificasse il senso della confessione, la sola che può liberare l’uomo dal pec-
cato.
Martigli è un abile costruttore di trame, ci intriga facendoci subito sapere che un cardinale è coinvolto nella morte dei due giovani, ma non ne rivela l’identi-
tà. Freud dovrà muoversi tra bugie, intrighi, omertà, grande è l’alterigia nei cardinali che dovranno sottoporsi ai suoi interrogativi il Papa segue preoccupa-
to la lentezza dell’indagine , oltre tutti sanno, lui per primo, che ha i giorni contati e quindi si è già scatenata la lotta alla successione.
Freud ha un modello nel suo eroe, Sherlock Holmes, il principe del metodo deduttivo, e d’altra parte questa indagine richiede più un poliziotto che uno scien-
ziato dell’analisi.
L’interesse del libro è anche nella formazione delle teorie di Freud, che Martigli ci espone con chiarezza, teorie che lui basa sulla sessualità, che considera al
centro di ogni azione umana E questo ragionamento in Freud si rafforza entrando nella caotica vita di Roma, città vivissima con i suoi leti buoni e meno buoni,
ci sono molte brutture, pullulano i vizi, si agisce fuori di ogni etica morale con molta gente, monsignori compresi, che sfoga i suoi istinti più turpi ed è certa-
mente bella questa immagine di una Roma dove cattivi odori e fumi d’incenso si mescolano continuamente
Carlo A.Martigli ricostruisce con molto rigore questa Roma d’inizio XX secolo, molti i personaggi reali coinvolti, tra i tanti spiccano un giovanissimo Angelo
Roncalli, futuro, un altro grande personaggio quale Cesare Lombroso, uno dei padri della criminologioa, ed è parecchio divertente vedere i due scienziati
“becchettarsi” davanti al Papa che si gode tutta la scena.
Ovviamente molto curato il personaggio di Sigmund, un uomo molto complesso, spesso insoddisfatto, vittima di sogni inquieti e spesso conturbanti. Ma è un
uomo solido, un grande ragionatore abituato a verificare tutto quanto avviene con i mezzi della psicanalisi.Come uomo non è certo immune da colpe , curioso
è il rapporto con la moglie che gli ha dato sei figli , ha una relazione con la cognata , nella trasferta romana muore di desiderio per Maria, che poi diventa la
sua confidente. E la mania per i sigari, e l’attaccamento ai soldi.Lui stesso si sottopone all’autoanalisi, conscio dei suoi limiti. Significativa e indicativa una sua
frase ” : Con tutto quello che ritengo di sapere dell’animo umano sulla psiche continuio a rinchiudermi nei miei errori. Avrei bisogno di un dottor Freud dal
quale andare….”.
Una indagine in conclusione che si interseca con la storia del nostro Paese e di quella di quel piccolo Stato che sorge entro la Città eterna: indagine che non
poteva che essere condotta da una grande mente come il dottor Sigmund Freud, che del resto al momento d scegliere come agire forse ci sorprende ma a
pensarci bene non ci ha sorpreso affatto……
GIUSEPPE PREVITI