IL PERSONAGGIO DEL GIORNO: CARLO RUSTICHELLI
13 Novembre 2014” IL SALE DELLA TERRA ” DI WIM WENDERS E JULIANO RIBEIRO SALGADO
14 Novembre 2014Cast: Christian De Sica, Rocco Papaleo, Angela Finocchiaro, Miriam Leone, Lello Arena,Nicola Rignanese
Due scuole a confronto, l’una ad Acerra, l’altra a San Quirico d’Orcia. Al Sud è un mezzo disastro, l’ufficio del preside (Lello Arena ) è addirittura nei cessi,ma lui che è idealista convinto sta scrivendo al presidente Napolitano. Intanto in Toscana conosciamo un altro preside (Christian De Sica), ben altro individuo,un maneggione, un cialtrone, un bugiardo che
vuole vincere la gara nazionale fra istituti. E per fare questo invita una scuola di studenti africani, pensando che gli procurerà un punteggio più alt0, e gli assicurerà l’appoggio
di un assessore pd che si ritiene vicino al popolo perché tiene in ufficio un ritratto del Che che crede un cantante Ma il bidello, altro tipo ameno (Nicola Rignanese)sbaglia
nell’inviare il messaggio che non va ad Accra ma a Acerra. Un equivoco da film anni Cinquanta,ma tant’è, i ragazzi di Acerra partono con un pulmann antidiluviano guidati
da due professori: l’apparentemente assenteista e menefreghista Rocco Papaleo, ma capace di fare gruppo, e la prof Angela Finocchiaro che proprio da S.Quirico era fuggita
dopo aver rotto il fidanzamento con il preside che lei definisce un “uomo senza palle”….
E la storia prosegue, a tratti è divertente, forse alla lunga un po’ troppo scontata.
Filippo Brogi è il preside di una scuola media dell Val d’Orcia che vuole vincere a tutti i costi la gara della Festa dei Giovani che si svolge in paese, e per acquistare
meriti, con l’aiuto dell’assessore locale, pensa di invitare una scuola di africani poverissimi per uno scambio culturale edificane e strappalacrime. Ma l’insipienza del
custode fa sì che l’invito anziché ad Accra viene inviato a Acerra, e così in Val d’Orcia arriva una scassatissima scuola media del napoletano guidata da Gerardo Gregale,
fumettista per vocazione ma insegnate demotivato per vivere, e dalla professoressa Wanda Pacini, a suo tempo fuggita proprio da San Quirico per una relazione amorosa
andata a male con il preside Brogi.
Dopo Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord Luca Miniero resta affezionato al teme Nord-Sud, facendo sempre leva sui reciproci pregiudizi e tornando anche al tema
Napoli che aveva già toccato con Incantesimo napoletano, mentre per il Nord si…ferma in Toscana che a guardarci bene proprio Nord non è.
Il tema è svolto con molta scioltezza, la sceneggiatura sa offrire molte battute etniche ma dette con grazia e senza astio e quindi risultano divertenti. Si vede anche la
mano di Massimo Gaudioso (che aveva curato l’adattamento italiano della commedia francese Giù al Nord, qui da noi Benvenuti al Sud), si gioca molto sul surreale,
azzeccati anche i ” commenti” svolti sotto forma di cartoni animati, anche contando su un attore dalla comicità naturale quanto a volte strampalata di Rocco Papaleo.
Peccato che il voler cercare il ” buon” finale a tutti i costi porta un po’ a tradire quello spirito dissacrante che è la vera forza del film.
Un altro rilievo potremmo farlo sullaG coppia protagonista, Papaleo-De Sica, troppo dissimili nello stile e nei tempi per convincere in pieno. Diciamo che De Sica
si rifugia nel suo solito personaggio dell’infingardo lazzarone, Papaleo funzione bene come sempre, è la coppia ripetiamo che non decolla. Un figurone alla fin fine
lo fa Nicola Ragnanese, Soreda il bidello in quota handicap, assai divertente nelle sue performances.
Ma tutta la commedia ha un andamento gustoso e gioioso alla fine prendendo in giro quelli che sono gli stereotipi comuni quando si parla di Nord e Sud. La storiadi questo viaggio al Nord, le differenze…educazionali tra i due gruppi che poi legheranno come è inevitabile e giusto che sia, le battute ora mordaci ora colte. E poi quel delizioso quadretto che il
bravo Lello Arena fa del preside di Acerra, o i duetti notturni di Papaleo costretto a dormire con il cane.
Insomma ci sono cose positive, se si fosse insistito su questo metro avremmo potuto dare un giudizio ancora migliore.
GIUSEPPE PREVITI
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