“ERA SOLTANTO LAVORO”DI GIANROCCO PUCINO-MAURO PAGLIAI EDITORE
13 Ottobre 2010“TOSCANA MISTERIOSA” DI CARLO A.MARTIGLI-CASTELVECCHI
5 Novembre 2010Nel libro “LA SPARIZIONE”torna un personaggio fisso nelle storie di Andrea Fazioli, quell’Elia Contini che qui vediamo alle prese con una storia che si dipana in Svizzera, tra citàà e montagne, con incursioni in localinotturni. Altra protagonista della storia è Natalia,una ragazza diciassettenne che finirà in un mare di guai. Le è morto il padre, un medico di Lugano, e la moglie scopre vche stava indagando su una brutta faccenda di donne che lavorano nei night-club. Madre e figlia si rifugiano in montagna. Ma la madre v iene assassinata, Natalia assiste all’omicidio, fugge e smette di parlare. I suoi ricordi si sono fatti confusi, forse ha visto l’assassino in faccia ma non riesce ad esprimersi. Ricorda appena che ha nascosto delle carte di suo padre importanti per la soluzione della vicenda ma non rammenta dove. Il paesino di Corvescio dove è ambientata la storia diventa un luogo pieno di paure e di misteri. Natalia incontra Elia Contini che non fa più il poliziotto privato, lavora per un giornale, ma rimane sempre un gran curioso che non esita mai a cacciarsi nei guai.Perchè Natalia era fuggita nel bosco? Perchè è senza parola? Questi i primi interrogativi per il Contini. Nella storia entrano tanti altri personaggi, medici,avvocati, giudici, poliziotti e non mancheranno i colpi di scena sino alla soluzione finale.
Andrea Fazioli è un autore molto attaccato alla sua Svizzera, in particolare al,Canton Ticino dove si svolgono per lo più le sue storie. Ma che più delle città si occupa di strade di campagna, di colline,di piccoli villaggi. Ecco questo “ipotetico”Corvescio dove il nuovo arrivato è sempre accolto con molta circospezione. Ne “La sparizione”una serie di tragedie si abbattono sulla famiglia Rocchi, muore il padre,la madre viene assassinata. Unica sopravvissuta la giovane Natalia, che scompare dopo aver perso la memoria e la favella.Elia Contini, già protagonista in “L’uomo senza casa”,è di nuovo tra noi,con la sua espressione sempre uguale, il suo vivere in um mondo che si è costruito su misura.Un mondo tutto pieno di manie, superstizioni, amori mai portati a buon fine, Quando Contini incontra Natalia in fuga non è certo un uomo felice, è stato appena lasciato dalla fidanzata perchè rimanda sempre il matrimonio. Contini non vuole abbandonare Natalia, si troverà così coinvolto nella vicenda, interessandosi alle indagini e ancora una volta esalterà il suo buon fiuto di poliziotto. Questo lo porterà inevitabilmente a intralciare le indagini del commissario De Marchi, e i loro punti di vista raramente coincideranno. Un’altra figura da ricordare è quella dell’eremita Giona, che vive in cima a una montagna e che con i suoi detti contribuirà a modo suo alla soluzione del caso., spronando il Contini a proseguire nelle indagini.Questa è una storia che parte piano,piano per poterci meglio inquadrare i vari fatti, per poi passare ad un’azione più concitata, sempre creando molta suspense per poi arrivare alle fasi risolutive. Fazioli sa creare i suoi personaggi,mettendoli via via al centro delle varie azioni, e scavando nella loro psiche.Su tutti i personaggi spicca Andrea, ma si può dire che nessuno, piccolo o grande che sia,viene trascurato Feroce è la critica al perbenismo ticinese, ma non viene risparmiato neppure l’ambiente naturale, pur se il suo silenzio si fa preferire al chiasso della città. In questo libro comunque ce ne è per tutti, e la città appare come la personalizzazione del male. Denaro sporco, denaro riciclato, i segreti custoditi dalle banche.E poi giovani senza scrupoli, ma anche molto servili. E il mondo dei locali notturni, la tratta delle prostitute stranieri, lo .sfruttamento delle minorenni. Rocchi aveva scoperto tutto questo losco traffico che oltretutto vedeva coinvolti tanti uomini pubblici.
Un giallo assai piacevole, ben scritto, forse anche troppo lungo, e questo probabilmente è dovuto anche alla meticolosità descrittiva dello scrittore.La storia è sempre intessuta d’ironia, pur non rinunciando ai risvolti drammatici. E infine vorremmo mettere in rilievo un altro elemento: il titolo del libro è “La sparizione” ed è ovviamente riferito alla scomparsa della ragazza. Ma un altro bel titolo si sarebbe potuto riferire indifferentemente al silenzio generato dalla paura, ma anche alla paura del silenzio che pervadono la giovane protagonista.