HITCHCOCK E GLI SCRITTORI
18 Dicembre 2014IL PERSONAGGIO DEL GIORNO: UMBERTO ECO
5 Gennaio 2015Cento anni compiuti il 14 novembre scorso Norman LLoyd oltre che essere un grande conoscitore di cinema, avendone fatto parte attiva per oltre settant’anni
come attore, regista, produttore, ha avuto anche la fortuna di lavorare con tanti grandi del cinema, da Orson Welles a Charles Laughton, da Charles Chaplin a Lewis
Milestone, da Jean Renoir a Jules Dassin, ma certamente il suo rapporto più privilegiato fu con Alfred Hitchcock. Lloyd è stato il regista di 25 episodi della serie
Alfred Hitchcock presenta.
Lloyd aveva in iniziato a lavorare in teatro quando fu segnalato a Hitchcock che cercava un attore per il film I Sabotatori, e il giovane Lloyd, 28 anni, fu scelto per la
parte del sabotatore. Si notava subito, dice Lloyd, che Hitchcock era un eccellente maestro della narrazione ma proprio perché sapeva valorizzare quella che era alla
base del modo di realizzare cinema, cioé la cinepresa che ci accompagna in tutto lo svolgersi della storia narrata con le immagini.
Un altro elemento determinante nella vita ma anche nel suo lavoro fu la signora Hitchcock. Il regista la conobbe a Berlino nel 1926, eravamo ancora ai tempi del cine-
ma muto e lei aveva l’incarico di scrivere in bella grafia i cartelli per gli inserti dei film , un incarico di prestigio. Lei conosceva benissimo il mondo del cinema , era
padrona di tutti i suoi segreti e di tutte le sue tecniche, a quei tempi era assai più famosa di lui. Hitchcock colmò abbastanza alla svelta questo…gap, poi si sposarono
a Londra il 2 dicembre 1926. Alma Reville lavorò in parecchi film del marito come montatrice e sceneggiatrice , è stata anche regista assistente e ha recitato anche in parti
secondarie. Ella contribuì a tutti i successi del marito, vigilando sempre anche sulla realizzazione delle riprese, e la leggenda racconta che durante la proiezione di
Psycho fu lei a notare che Janet Leigh caduta morta nella vasca da bagno aveva “ingoiato la saliva “. La parte di Alma nel film che fa la storia della coppia non per niente
è stata assegnata a Helen Mirren.
Hitchcoch fu un autentico antesignano per quanto riguarda la televisione, negli anni cinquanta le grandi star del cinema non frequentavano gli studi televesivi, li snobba-
vano. Hitchcoch era seguito da un’importante agenzia, la MCA, e i capi di questa intuirono che la Tv era una vera e propria miniera d’oro e vi investirono grossi fondi. E
convinsero il grande regista a partecipare promettendogli anche la partecipazione di attori di fama. Ma avvenne di più, lo stesso Hitchcock apparve all’inizio di ogni
episodio e questo fu un altro motivo di grande successo. Tutto questo è dovuto anche alla qualità di questi prologhi che furono tutti scritti da James B.Allardice, una
specie di genio della scrittura, convinse Hitchcock a dire con la massima imperturbabilità le cose più strane, lo fece recitare con un leone, gli fece interpretare il fratello
con baffi e cappello. E Hitchcock si divertiva molto e apprezzava questi testi, non ne cambiò mai una parola, e anzi il dialoghista fu assegnato stabilmente alla serie.
Con Hitchcock lavoravano appunto LLoyd e la produttrice Joan Harrison, lui aveva l’abitudine di delegare molto a patto che si rispettassero le sue idee di base.
Lui voleva lavorare su storie che dovevano avere il senso della suspense, del mistero e che fosse possibile sovvertire con un colpo di scena finale, lasciava il resto dei
dettagli ai due collaboratori, se la storia non aveva questi requisiti loro dovevano provvedere a renderla tale. Ci fu ad esempio un bellissimo racconto di Philip Roth che
però mancava del requisito della suspense, ma la storia era molto commovente, era un peccato buttarla via. In un campo estivo un ragazzino assai portato ai lavori manuali
inizia a costruire una statua di argilla ma non riesce a completarla, nonostante i suoi sforzi e l’intervento del suo maestro. Questa era la storia, Lloyd la propose a Hithcock
che ebbe un’idea. il ragazzo fa la statua senza il braccio destro, non riesce ad aggiungerlo. Ed ecco allora che capita in visita il padre, e si vede che a questi manca un braccio.
Ecco come Hitchcock sapeva inserirsi nella storia.
Hithcock nonostante il grande impegno che la serie gli richiedeva, anche finanziario perché aveva investito anche i suoi soldi, non interferiva mai nel lavoro dei suoi
collaboratori, non faceva mai rilievi, se non gli piaceva la proiezione se ne andava. Ma lui soleva dire che non gli interessava assistere al montaggio, per lui il giudizio
era da dare al momento della proeizione in televisione, era quello il momento di giudicare il film.
Un’ultima curiosità, per Psycho utilizzò una troupe proveniente dalla televisione, lui voleva girare il film con la massima velocità, la telecamera gli permetteva di girare
e molto più velocemente e anche un maggior numero di pagine sceneggiate.
GIUSEPPE PREVITI