” MAIGRET E IL CASO SIMENON” di MAURIZIO TESTA – ROBIN EDIZIONI
4 Settembre 2014” FANTASMI DEL PASSATO” DI MARCO VICHI- GUANDA
11 Settembre 2014Nel settembre del 1929 il giovane George Simenon si trovò bloccato nel porto olandese di Delfzijl per lavori urgenti alla sua barca. Si era sistemato su un’altra barca
ovviamente con l’inseparabile macchina da scrivere. Si accingeva a scrivere l’ennesimo romanzo popolare, ma pensava anche che ormai il suo apprendistato che
era consistito in una infinità di romanzi e racconti, scritti utilizzando qualcosa come una quindicina di…pseudonimi, era ormai pressoché completato. E allora gli
venne voglia di affrontare un genere più serio, più difficile. Ma si sentiva anche attratto da un altro genere, quello poliziesco.
E così balenò nella sua mente una immagine che riguardava un signore possente, monolitico che poteva ben essere un commissario di polizia. E la sua mente comnciò
a lavorarci sopra senza sosta, corredando la figura di altri elementi, la pipa, la bombetta, un cappotto assai pesante con il colletto di velluto. E addirittura lo vide
in un grande ufficio con una vecchia stufa di ghisa.
Nel giro di un giorno il personaggio era al centro di una storia, Pietr il Lettone, che poi sarà il primo romanzo della serie dedicata al celebre commissario.
Tutto a posto, tutto ben noto direte ? No, qui casca l’asino, pur se questa è la versione avallata dallo stesso Simenon, molti però tra esperti e appassionati l’hanno
sempre contestata e ritenuta non del tutto vera. E questo nonostante che sin dal lontano 3 settembre 1966 sul molo di Delfzijl sia stata eretta la statua del celebre
commissario, appunto per ricordare che lui sarebbe nato lì. Invece il personaggio avrebbe avuto una gestazione durata vari anni, in cui Simenon addirittura avrebbe
dato vita a ben diciotto investigatori prima di approdare a Maigret. Il quale Maigret è apparso in quattro romanzi popolari firmati Georges Sim o Christian Brulls.
Insomma verità e leggenda che si confondono, anche se la leggenda piace sempre di più….
Alla Gare du Nord di Parigi arriva un bel giorno un giovanotto di belle speranze,viene dalla sua città Liegi, dove collaborava per la cronaca nera con la gazzetta locale.
Si chiamava George Simenon, aveva 19 anni, una gran voglia di scrivere e di sfondare nel mondo della letteratura, del resto ha già scritto dei romanzi. Simenon contava
molto sull’atmosfera e le possibilità della grande città, ma la realtà si rivela ben diversa, e così lui, che con la scrittura ci deve mangiare…,inizia a scrivere sotto pseudo-
nimi, a partere dal più noto, George Sim, tutta una serie di romanzacci di carattere popolare, sulla stregua del feuilleton.
A cercare di dipanare il filo della nascita di Maigret ci prova Francis Lacassin con La vera nascita di Maigret. Lui esamina quella gran massa di pagine prodotte dal*
prolifico Simenon, e ci ritrova molti motivi e elementi che saranno basilari nella scrittura dei successivi romanzi, ma non solo, ci sono anche tanti personaggi che sono
la base di quel che poi sarà Maigret.
Lacassin confuta quindi la tesi simenoniana di una improvvisa intuizione alla base della nascita del celebre poliziotto, invece lui ricostruisce un accurato lavoro progres-
sivo che avrebbe portato alla gestazione di almeno 18 investigatori, tra pubblici, privati e amatoriali.Lacassin ne esamina le varie caratteristiche per trovare i possibili
punti di contatto, e anzi scopre che lo stesso Maigret è già stato utilizzato. Nel 1929 appare ne Il treno della notte,poi ci sarà La casa dell’inquietitudine, del 1931. Qui
addirittura comparirà l’ufficio di Quai des Orfevres.
Simenon era arrivato a Parigi nel 1923, sono passati nove anni, e proprio in questo 1931 ecco il primo Maigret ” ufficiale” Pietr il Lettone. Ma Lacassin che è stato tra
l’altro grande amico dell’autore, smantella questa tesi, fornendo numerose prove, come del resto ogni buon giallo comanda….
Lavorando appunto su centinaia di romanzi e racconti popolari del c.d.periodo ” Simenon prima di Simenon”, ricorrendo anche alla….testimonianza di quel Georges
Sim che aveva inventato un MaigretMa forse il miglior teste per Lacassin è lo stesso George Simenon. Questi negi anni ’30 guadagna bene con la letteratura popolare,
anche perché praticamente scrive decine di pagine al giorno e non ne più di romanzetti sentimentali o di cappa e spada.Si sento maturo per la grande letteratura, però
vuole anche sperimentare un altro genere, il poliziesco, tanto più che ritiene possa coniugare valore letterario e valore commerciale. Molti gli investigatori creati
in pochi anni, non soltanto francesi, ci sarà un russo, Polozvef, un americano, Jackson, una donna, la Givonne, alcuni di questi diverranno poi compagni di avventura
di Jules Maigret, dal giudice Coméliau a Lucas a Torrence. E nella descrizione dei vari caratteri non mancheranno elementi con caratteristiche che poi serviranno a
scolpire il vero Jules Maigret. Creerà anche una sorta di Arsene Lupin, Yves Jarry, bello, colto, elegante, sarà protagonista di cinque romanzi, ma poi anche per lui il
declino.
In quattro romanzi di Georges Sim il protagonista sarà un poliziotto di nome Maigret, con vari punti di contatto con il Maigret…simenoniano, ma il buon George
respingerà sempre qualsiasi accostamento.
Prima a puntate su un settimanale poi in volume uscirà Pietr il Lettone e sarà subito successo, e principalmente sarà la consacrazione alla fama di George Simenon.
Ma era uno che non era mai contento, nel frattempo pubblicava per Gallimard, era uno scrittore a tutti gli effetti,ma lui si sento stretto nella convivenza con Maigret
e decide di non scriverne più Siamo nel 1934, passeranno cinque anni prima che l’editore lo convinca a riprendere il personaggio. Ma soltanto quando si sentirà
sicuro della propria capacità di romanziere si dedicherà nuovamente a mente sgombra al suo commissario.
In conclusione anche i ” Miti” non nascono casualmente, hanno i loro tempi di maturazione, e quindi dove è nato Maigret ? In Olanda come dice il suo creatore,
o…..dove ci porterà questa indagine targata Lacassin che con una indagine molto profonda si immergerà nella vasta produzione critica e letteraria dello scrittore
belga. E per arrivare a un risultato non va dimenticato che il nostro ricercatore ha avuto a che fare con un vero e proprio, un personaggio andato anche al di là
degli intendimenti del suo autore, Maigret fa parte di quei novero di personaggi che ormai vivono di luce propria, sono integrati nella vita di tutti i giorni, si
può dire che ne facciano parte.Maigret è unico nei suoi pensieri, nei suoi movimenti, nel suo modo di pensare e di agire, tanto che è stato Simenon a dover dichiarare
che il loro modo di vedere la vita era identico, pur se in verità l’hanno vissuta in maniera assi diversa.
Simenon ebbe vita difficile sin da subito….,la sua vasta produzione fu anche necessaria per permettergli di mantenere se stesso, la giovane moglie, le tante dattilografe
o governanti o…..che gravitavano intorno a loro, ma tutto questo lo costrinse a un ritmo di scrittura forsennato, Jules Maigret con la sua calma e la sua vita privata
ordinata sono l’ideale contrappasso a tutto questo.
Simenon stesso si ‘è divertito a creare questa leggenda sulla nascita di Maigret, intanto su Simenon si è scritto molto ma poi è lui stesso che ha lasciato molto materiale,
con interviste, autobiografie (ben quattro), memorie. In tutto questo materiale Lacassin, che tra l’altro ha intervistato varie volte lo scrittore, si è dedicato alla storia
della vera origine di Jules Maigret. E questa….indagine è meno banale di quel che sembri, Simenon con la sua vasta attività ha un posto nella storia della letteratura, come
lo ha Maigret per quello che ha significato anche da un punto di vista morale e etico.IL loro sodalizio è tutt’altro che da evasione….
GIUSEPPE PREVITI