” DIETRO LA LINEA DEL FUOCO ” di RENZO MARTINELLI- LE LETTERE
26 Dicembre 2015” MAMMA PERCHE’ NON ABBIAMO PIù LA RADIO ? ” DI ALESSANDRO ORLANDO-EDIZIONI ATELIER
26 Gennaio 2016Il sottotitolo recita un ” caso freddo per l’ispettore Buonocore, ma rimestare nel passato scatena nuovi omicidi”.
Buonocore è in c0nvalescenza in un paesino di alta montagna del Trentino, ma per lui non c’è pace, il racconto un po’ esagitato un po’ caricato di un altrovilleggiante che a suo tempo è stato testimone di un delitto rimasto impunito provecherà una serie di delitti , evidentemente l’assassino è ancora in libertà e cerca di eliminare i testimoni sco-
modi di un lontano passato.
La vicenda infatti parte da un fatto assai lontano, quando trenta e più anni prima in un treno in partenza da una località di montagna per Roma, il conduttore del wagon-lit
viene ” obbligato” dal capotreno a chiudere un occhio su una ragazza che viene ” ospitata” dall’avvocato Santucci nel suo scompartimento. Il treno viaggia veloce, il
conduttore sente voci di litigio tra l’uomo e la ragazza che canta una sorta di nenia allusiva alla loro situazione, e contemporaneamente le voci si alterano e si sente il rumore
di un vetro infranto. Il treno effettua la prima fermata a Verona, siamo in piena notte, il conduttore scende e ha l’impressione che un’ombra sia sgattaiolata via del treno e
scomparsa nella notte. Il treno riparte, ora è tutto tranquillo, ma giunti a destino si scoprirà il cadavere dell’avvocato barbaramente assassinato, mentre la donna è scom-
parsa. Cingherotti, questo il nome del conduttore, renderà la sua deposizione ma le indagini non avranno alcuno sviluppo-
Sono passati trent’anni quando in un albergo di montagna si ritrovano lo stesso Ciangherotti e il commissario Buonocore che sta ultimando la sua convalescenza, annoian-
dosi alquanto. Il vecchio ferroviere, sentendo che è un poliziotto, gli racconta quella vecchia storia perché gliel’ha fatta venire in mente un vecchio libro di leggende, ca
sualmente(?!?)capitatogli tra le mani, dove sono raccolte varie leggende della valle che li ospita. In questa nenia si parlava di una fanciulla sedotta da un losco individuo
e della maniera in cui si era vendicata con molta ferocia, si da fornire lo spunto per una canzone lacrimevole sulle donne tradite.
La mattina dopo i due uomini e gli altroi ospiti dell’albergo partono per una escursione in alta montagna, e qui il Ciangherotti precipita da un dirupo. Troppe coincidenze
pensa Buonocore. Ma per i carabinieri si tratta di un incidente, il commissario non ne è convinto e fissa la sua attenzione su tre donne, la padrona e due clienti dell’albergo,
tutte di quelle zone.tutte di un’età che poteva essere quella della misteriosa ragazza del treno che ttrent’anni prima aveva ucciso il <<<<<<<<<Santucci.
Visto che i carabinieri sembra abbiano furio di chiudere il caso il Commissario telefona ai sui colleghi di Napoli per avre maggiori informazioni sul caso del treno successo
tanti anni prima-
Intanto Buonocore studia le tre donne, la padrona dell’albergo allora frequentava la scuola alberghiera a Firenze, un’altra studiava all’Università di Bologna, la terza rag-
giungeva spesso il padre a Roma. Insomma tre donne abituate a prendere il treno per Roma…
Ma chi tra di loro era stata così ingenua da cadere nella trama tessuta dall’avvocato donnaiolo ? E perché quel libro che riportava quella cantilena era finito nelle mani del
povero Ciangherotti ? E chi lo aveva portato sull’orlo del precipizio per spingerlo di sotto ?
Ma un’altra donna entra in scena, è Teresa , cameriera dell’albergo: lei aveva trovato e nascosto il libro tra le carte del povero Ciangherotti e ora se mne voleva servire
per ricattare l’assassina. Ma mal gliene incorrerà, un brutto incidente stradale le costerà la vita.
Buonocore si rende conto di aver a che fare con un’assassina astuta e spietata….
Enrico Luceri appartiene a quella schiera di autori, purtroppo non molti in verità, che hanno il gusto di scrivere delle storie , diciamo “classiche”, nel senso che viene
privilegiata una trama, costruendola su una serie di fatti concreti e verosimili e arricchendola di una serie di personaggi che hanno un ruolo ben definito, dall’assassino/a
all’investigatore, dalle vittime ai testimoni, accompagnando quasi il lettore in un percorso che si svolge pagina dopo pagina e che mette quasi a pare l’investigatore,
nel nostro caso il commissaro Buonocore, e appunto chi legge. Una matassa che si dipana sotto i suoi e i nostri occhi alla ricerca di una soluzione e di un colpevole, e del
resto questo era il segreto vincente del ” giallo classico” prima.
In “Lacrime di donne tradite” il nostro poliziotto è in convalescenza in una località di montagna, quando a rompere la monotonia di un soggiorno obbligato capita la pre-
senza di un vecchio signore che gli racconta una vicenda capitatagli tanti anni prima e che era sfociata in un delitto rimasto senza colpevole. Luceri nel costruire questa
trama si è ispirato a una delle Signore del Giallo, la grandissima Agatha Christie, che aveva creato una storia con Miss Marple in convalescenza presso un albergo dove
si incrociano un anziano cliente che straparla su un delitto inevaso e una cameriera ricattarice. Mettete nel caso del romanzo di Luceri un commissario in temporaneo
riposo, le considerazioni ad alta voce di un testimone di un caso occorso tanti anni prima e rimasto senza colpevole ed ecco che il piatto è servito…..
Ma chiaramente le fonti a cui uno scrittore si rivolge per trovare l’ispirazione giusta sono infinite, la montagna con il candore delle sue nevi chiama quasi a forza il para-
gone con il rosso del sangue, la cantilena che accompagna e quasi ispira una mano omicida è altro tema ricorrente, basti ricordare Dario Argento, e del resto la stessa
Agatha Christie è spesso ricorsa a filastrocche come motivo accompagnante le indagini dei suoi investigatori.
Anche il motivo del delitto avvenuto su un treno ricorre spesso e anche qui la Christie ha fatto da capostipite con il celeberrimo Assassinio sull’Orient Express.
Tutto questo perché nella letteratura gialla, come del resto nella vita, nulla s’inventa, il tempo scorre con i suoi eventi belli e brutti, allo scrittore di esprimere con
la propria sensibilità, con il proprio gusto delle storie, Luceri come sempre si conferma buon narratore.ma anche capace di creare la giusta suspense e tensione in
una vicenda dove si mescolano quei tanti motivi che prima accennavamo, e che non conoscono limiti di tempo nell’interesse del pubblico. Certamente le esigenze del
lettore di oggi non sono quelle del lettore della prima metà del secolo scorso, oggi la scrittura deve evolversi con ritmi più incalzanti come avviene nella società di
oggi, ma la costruzione di un delitto non è che sia mutata nel corso del tempo. Indagini, rivelazioni, intuizioni, interrogatori, trappole tutto si ripete, non è che il DNA
abbia sepolto migliaia di buoni soggetti criminosi, e del resto è così anche nella realtà.
Importante è centrare i personaggi, qui fanno corona a un Buonocore più umano del solito, tre donne appena acennate, tanto che non è facile comprendere chi sia
di loro e se è di loro l’assassina, un vecchio chiacchierone un po’ invadente come se ne trovano tanti, un maresciallo dei carabinieri un po’ottuso ma alla fine essen-
ziale alla conclusione della vicenda. Personaggi azzeccati e funzionali, anche qui come nei vecchi gialli nessuno spicca in maniera particolare, ma anche qui sono
appunto determinanti all’evolversi della trama.
Questo libro è pubblicato in ebook nella collana Delos Crime.
GIUSEPPE PREVITI