“VITA E CULTURA POLITICA NELLA PISTOIA RISORGIMENTALE(1814-1861) DI MIRKO GARZELLA
15 Aprile 2011“Gaetano e Giacinto i Beatles del calcio”
9 Ottobre 2011Qualche giorno fa Peter Falk ci ha lasciati:aveva 83 anni, era noto come il Tenente Colombo. Lui in verità,affetto dal morbo di Alzheimer,non se ne ricordava più e
questo aveva particolarmente colpito il suo medico. Un paio di anni fa certe foto lo avevano mostrato in stato confusionale per le strade di New York e molti di noi
ne eravamo rimasti colpiti dolorosamente, era stato un nostro amico per tantissimi anni.
Peter Falk aveva girato nel 1971 il primo episodio della serie televisiva del Tenente Colombo, e da allora apparirà sempre con gli stessi abiti,le stesse scarpe, e poi
quell’impermeabile stazzonato che diventerà il suo emblema.La trasandatezza era la sua caratteristica, sempre addosso questo impermeabile logoro e dal colore indefinibile, solo dopo tanti anni ne sfoggerà un altro. Arrivava alla guida di una macchina altrettanto vetusta,una Peugeot 4o3 ndel 1959, fumava mozziconi di sigari scadenti. Insomma un poliziotto apparentemente scombinato, certo fuori delle regole, vestito peggio di un Derrick, ma capace di incassare le rampogne più severe
dei ricchi californiani pur di arrivare a incastrarli.Questo aspetto apparentemente innocuo e maldestro portava i possibili colpevoli a sottovalutarlo, e il telespettatore appariva estasiato da questa sfida, apprezzava la sua astuzia e capacità nello smascherare i rei, ammirando anche la sua capacità di castigatore delle malefatte e di riparatore dei torti.Il pubblico lo amava moltissimo, ma i telefilm di Colombo(già con tempo era diventato talmente famoso che il tenente…si era perso per la strada)erano una vera delizia per i giallofili perchè avevano apportato una importante novità nel tema.La struttura dei racconti era certamente la medesima pur in una notevole mescolanza di persone,casi, situazioni da dipanare.Ma Colombo aveva invertito le regole:normalmente l’investigatore affronta un caso,un delitto di cui non conosce nè autore nè movente, e quindi deve mostrare la sua abilità per raggiungere dei risultati. Nella serie Colombo lo spettatore sapeva subito chi era l’assassino e la sua partita la giocava con Colombo, “riuscirà il tenente a scoprire il colpevole?”, e ne seguiva quindi le induzioni e gli strattagemmi per arrivare alla conclusione.E il tenente, con quell’aria fintamente distratta,indagava, si soffermava anche su piccoli particolari che magari per altri poliziotti erano insignificanti,e poi puntualmente arrestava il colpevole.
Questo detective dall’aria ironica, ma profondamente saggio e di alta qualità morale, sapeva discernere il bene dal male, riuscendo, lui tutto sommato un poveraccio, a cogliere le ipocrisie dei ricchi avversari. Gli episodi erano stati centinaia,girati tra il 1971 e il 1978, e poi ancora ripresi tra il 1989 e il 2oo3. Erano stati diretti da registi poi divenuti celebri come John Cassavets o un quasi esordiente Steven Spielberg, e anche il cast era sempre accurato.
Molti pensavano che Falk fosse di origini italiane, e invece era nato a Ne York il 16 settembte 1927 da padre polacco di origine ungherese e da madre russa.A soli tre anni viene operato pedr un tumore all’occhio destro, ma nonostante un vistoso strabismo riuscì a fare carrierea nel teatro e nel cinema. Qui debutttò come caratterista nel 196o in Sindacato assassini, nel ruolo di un gangster ebreo, e questo gli fruttò una nomination all’Oscar.Nel 1961 venne scritturato da Frank Capra per uno dei ruoli più importanti della sua carriera, un “simpatico”mafioso in “Angeli con la pistola” con Glenn Ford e Bette Davis. Nel 1965 girerà “La grande corsa”di Blake Edwards con Jack Lemmon.
Interpretò diversi film anche in Italia da “Italiani brava gente”di Alfredo De Santis(1964) a “Gli intoccabili”di Renato Montaldo(1968)a “Rosolino Paternò,soldato…”(1970)con Nino Manfredi.
Ma il grande successo e la fama in tutto il mondo arriveranno con la televisione, il primo episodio della serie Colombo va in onda il 20 febbraio 1968(regia di Steven Spielberg) e da allora per più di trent’anni sarà un appuntamento imperdibile per varie generazioni sotto tutte le latitudini. Ma non abbandona il cinema, anzitutto
un sodalizio vincente con Neil Simon in un paio di versioni parodistiche del suo ruolo: “Invito a cena con delitto” con Peter Sellers e David Niven (1976) e “A proposito di omicidi”(1978). Il suo talento da comico si conferma in “Una strana coppia di suoceri”(1979)con Alan Arkin e in “Pollice da scasso“(1982)di William Friedkin.
E ancora una notevole interpretazione,quella di un allenatore fallito,nell’ultimo film di Robert Aldrich,”California Dolls“(1982).
Ma nel cinema il suo nome resta indissolubilmente legato a quello del grande John Cassavets e ad attori di razza coma Gena Rowlands e Ben Gazzara. Si possono ricordare un paio di capolavori, “Mariti“(1970) e “Una moglie“(1974).
questo aveva particolarmente colpito il suo medico. Un paio di anni fa certe foto lo avevano mostrato in stato confusionale per le strade di New York e molti di noi
ne eravamo rimasti colpiti dolorosamente, era stato un nostro amico per tantissimi anni.
Peter Falk aveva girato nel 1971 il primo episodio della serie televisiva del Tenente Colombo, e da allora apparirà sempre con gli stessi abiti,le stesse scarpe, e poi
quell’impermeabile stazzonato che diventerà il suo emblema.La trasandatezza era la sua caratteristica, sempre addosso questo impermeabile logoro e dal colore indefinibile, solo dopo tanti anni ne sfoggerà un altro. Arrivava alla guida di una macchina altrettanto vetusta,una Peugeot 4o3 ndel 1959, fumava mozziconi di sigari scadenti. Insomma un poliziotto apparentemente scombinato, certo fuori delle regole, vestito peggio di un Derrick, ma capace di incassare le rampogne più severe
dei ricchi californiani pur di arrivare a incastrarli.Questo aspetto apparentemente innocuo e maldestro portava i possibili colpevoli a sottovalutarlo, e il telespettatore appariva estasiato da questa sfida, apprezzava la sua astuzia e capacità nello smascherare i rei, ammirando anche la sua capacità di castigatore delle malefatte e di riparatore dei torti.Il pubblico lo amava moltissimo, ma i telefilm di Colombo(già con tempo era diventato talmente famoso che il tenente…si era perso per la strada)erano una vera delizia per i giallofili perchè avevano apportato una importante novità nel tema.La struttura dei racconti era certamente la medesima pur in una notevole mescolanza di persone,casi, situazioni da dipanare.Ma Colombo aveva invertito le regole:normalmente l’investigatore affronta un caso,un delitto di cui non conosce nè autore nè movente, e quindi deve mostrare la sua abilità per raggiungere dei risultati. Nella serie Colombo lo spettatore sapeva subito chi era l’assassino e la sua partita la giocava con Colombo, “riuscirà il tenente a scoprire il colpevole?”, e ne seguiva quindi le induzioni e gli strattagemmi per arrivare alla conclusione.E il tenente, con quell’aria fintamente distratta,indagava, si soffermava anche su piccoli particolari che magari per altri poliziotti erano insignificanti,e poi puntualmente arrestava il colpevole.
Questo detective dall’aria ironica, ma profondamente saggio e di alta qualità morale, sapeva discernere il bene dal male, riuscendo, lui tutto sommato un poveraccio, a cogliere le ipocrisie dei ricchi avversari. Gli episodi erano stati centinaia,girati tra il 1971 e il 1978, e poi ancora ripresi tra il 1989 e il 2oo3. Erano stati diretti da registi poi divenuti celebri come John Cassavets o un quasi esordiente Steven Spielberg, e anche il cast era sempre accurato.
Molti pensavano che Falk fosse di origini italiane, e invece era nato a Ne York il 16 settembte 1927 da padre polacco di origine ungherese e da madre russa.A soli tre anni viene operato pedr un tumore all’occhio destro, ma nonostante un vistoso strabismo riuscì a fare carrierea nel teatro e nel cinema. Qui debutttò come caratterista nel 196o in Sindacato assassini, nel ruolo di un gangster ebreo, e questo gli fruttò una nomination all’Oscar.Nel 1961 venne scritturato da Frank Capra per uno dei ruoli più importanti della sua carriera, un “simpatico”mafioso in “Angeli con la pistola” con Glenn Ford e Bette Davis. Nel 1965 girerà “La grande corsa”di Blake Edwards con Jack Lemmon.
Interpretò diversi film anche in Italia da “Italiani brava gente”di Alfredo De Santis(1964) a “Gli intoccabili”di Renato Montaldo(1968)a “Rosolino Paternò,soldato…”(1970)con Nino Manfredi.
Ma il grande successo e la fama in tutto il mondo arriveranno con la televisione, il primo episodio della serie Colombo va in onda il 20 febbraio 1968(regia di Steven Spielberg) e da allora per più di trent’anni sarà un appuntamento imperdibile per varie generazioni sotto tutte le latitudini. Ma non abbandona il cinema, anzitutto
un sodalizio vincente con Neil Simon in un paio di versioni parodistiche del suo ruolo: “Invito a cena con delitto” con Peter Sellers e David Niven (1976) e “A proposito di omicidi”(1978). Il suo talento da comico si conferma in “Una strana coppia di suoceri”(1979)con Alan Arkin e in “Pollice da scasso“(1982)di William Friedkin.
E ancora una notevole interpretazione,quella di un allenatore fallito,nell’ultimo film di Robert Aldrich,”California Dolls“(1982).
Ma nel cinema il suo nome resta indissolubilmente legato a quello del grande John Cassavets e ad attori di razza coma Gena Rowlands e Ben Gazzara. Si possono ricordare un paio di capolavori, “Mariti“(1970) e “Una moglie“(1974).
Alterna tv e cinema,nel 1989 riprenderà Colombo,ma alla fine ebbe anche il suo Oscar con “Il cielo sopra Berlino“(1988)di WimWenders, vi interpretava un angelo nei panni di se stesso ex angelo. Il suo ultimo film risale al 2009,American Cowslip,ma ormai la malattia avanza inesorabile.
E stavolta per il tenente Colombo andava affrontato un avversario non incastrabile…..
E stavolta per il tenente Colombo andava affrontato un avversario non incastrabile…..
GIUSEPPE PREVITI