” NON SI UCCIDE IL PRIMO CHE PASSA” di CHRISTIAN FRASCELLA- EINAUDI- 03-10-2024
3 Ottobre 2024” TACCUIN0 DI APPUNTI SULLA TEORIA DELLE OMBRE” DI ROBERTO CENTAZZO- ALTREVOCI EDIZIONI
13 Ottobre 2024Roma 58 a.C.:Roma è una repubblica governata dal Senato, ma chi guida l’Urbe è un triumvirato composto da Licinio Crasso, Pompeo Magio e Giulio Cesare.Certa-
mente uniti e potenti,pur se spinti da differenti interessi personali e ….futuristici. Intanto maturano tensioni nella vicina Gallia, e Cesare si dichiara
disponibile a recarsi sul posto per risolvere i problemi.Gli altri due triumviri non vedono l’ora di levarselo di torno e giocarsi il dominio su Roma tra di
loro.
Ma Cesare non è uno sprovveduto, sa di essere su un piano inferiore agli altri due, non avendo il denaro di Crasso o non potendo contare sui successi militari di Pompeo, e allora confida in una grande impresa militare che gli permetta di ribaltare le posizioni.
Eccolo quindi alla testa di una delle campagne militari più leggendarie e di grande risonanza , otto anni di lotta contnua. sangue, fango, polvere, condizioni climatiche spesso al limite della sopravvivenza, nemici feroci, spesso inaffidabile sul piano delle alleanze. Nemici spietati e orgogliosi, prONTI ad affrontare ogni impresa e ogni sacrificio, come del resto si comportavano i legionari romani, e a tal proposito Cesare sa che la sua presenza è necessaria
,sono in comune onori e oneri, e questo fa sì che non lo tradiscono e arrivino anche a immolarsi per lui. Semmai i pericoli e i timori possono venire da
Roma….
Franco Forte continua la sua meritoria opera di rivisitatore della Storia patria, e meritorio narratore della stessa. In questo ” L’ALBA DI CESARE” riporta i fatti che lo stesso Cesare narra nel DE BELLO GALLICO, facendoci rivivere le sensazioni del medesimo, ma anche raccondocene i pensieri, i sogni, le spe-
ranze,gli incubi del condottiero, che noi possiamo gustarci nella sua veste di uomo di Stato e di soldato, ma anche di grande conoscitore e galvanizzatore
di uomini e naturalmente ne esce un ritratto a tutto tondo dell'”uomo” Cesare. Del resto è la cosa più interessante che possa avvenire.
In questo romanzo l’autore ci parla delle grandi imprese di Cesare e delle sue Legioni nella lunga guerra per conquistare la Gallia, cosa che lo stesso
Cesare aveva fatto nel DE BELLO GALLICO. E del resto quale migliore forma di riferimento di chi questa storia l’aveva vissuta in prima persona ?
Su queste vicende e i loro protagonisti ci sono ovviamente molte fonti e altre versioni, ma il nostro FORTE ha preferito farsi ispirare direttamente da colui che le ha vissute e poi tramandate nei suoi Commentari.
Giulio Cesare è stato un grande personaggio della Storia, ancora oggi merita di essere ricordato per il suo pensiero, la sua azione,la sua intelligenza che non conoscono limiti di tempo. Era un grande condottiero, certamente uomo violento e senza scrupoli, del resto con lui non va dimenticato che
si passerà dalla Repubblica alla Monarchia assoluta. Lui non possedeva le ricchezze di Crasso nè aveva dalla sua le grandi conquiste militari di Pompeo, e allora ha scelto la Gallia per acquisire la fama, la ricchezza l’onore, la gloria per sè naturalmente ma anche per Roma e il suo popolo. Tutto questo grazie alla splendida impresa militare in Gallia e in tanti paesi nordici ,e va detto che tutto queato è stato ottenuto mentre guidava una spedizione§
assai difficile,e questo non è da tutti.
Ne esce un ritratto autorevole di un uomo e delle sue relazioni e dei suoi comportamenti e di come aveva condotto le varie guerre.Ma si darà conto di
come riusciva a farsi amare dai suoi soldati e anche di come sapeva destreggiarsi nel…mare infido dei suoi nemici in patria e all’estero.Un gigante
della storia del passato ma ancora oggi personaggio molto conosciuto e apprezzato.
Il romanzo è scritto con grande ritmo, e non poteva essere altrimenti vista la condotta di vita del protagonista e d’altra parte è stata scelta la maniera migliore per ricordarlo o farlo conoscere ai lettori di oggi.E del resto il lettore più attento potrà confrontare la politica di ieri e quella di oggi, non
proprio dissimili….
Un tributo dedicato a un uomo la cui persona è giusto debba essere ricordata oltre gli anni in cui è vissuto perchè puo’ servire da insegnamento o da monito anche alle nostre generazioni, ma è anche un racconto che coinvolge tanti popoli, tante vite, insomma la storia di una grande Epoca.
Tutto questo nell’opera di Franco Forte, che ci fornisce anche i ritratti, sempre “compiuti” dei tanti che entrarono nell’orbita di Cesare, anche i nemici
naturalmente che contribuirono a farlo grande, ma pure che quelli che lo appoggiarono nelle sue imprese sul campo, che lui non abbandonò mai. Condivisero
gli stessi percorsi e gli stessi rischi si’da acquisire quella fama e quel prestigio che li legarono e condivisero per sempre.
GIUSEPPE PREVITI