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8 Aprile 2025L’amore cantato e sviscerato da Maurizio De Giovanni, notissimo autore di Gialli, dove del resto è importante anche l’amore, ma qui impegnato appunto a parlarci d’amore. Lo cantava un poeta latino, Catullo,addirittura nel 1°secolo avanti Cristo. Ma è anche l’amore non corrisposto o finito per chi ha trovato la donna sbagliata. E poi la storia di nun giovane professore universitario alle prese con una moglie che gli ha dato due figli ma ha anche finito per odiarlo, e con i suoi studenti che si disinteressano alle sue lezioni. Eppure lui cerca di interessare i ragazzi e di suscitare in loro l’amore per lo studio e l’argomento.Finirà per trovare l’amore in una studentessa…
E ancora Oxana, una brava e coscienziosa badante moldava che si prende cura di un vecchio signore, pensoso ma anche svagato, ma anche come abbagliato da una luce scaturita da un verso catulliano sull’amore.
Tre storie che si incrociano, anche con personaggi comuni alle stesse. Nell’ultimo libro di MAURIZIO DE GIOVANNI “L’ANTICO AMORE”, lo stesso si prende una
licenza dai suoi celeberrimi gialli per parlare di sentimenti, di amore. Cosa porta l’amore nelle nostre vite ? Certo, ad esempio, una sorta di rivoluzione tra Anna e Marco,tra loro ci sono vari anni di differenza, lei studentessa, lui professore.Eppure quando i loro occhi si incrociano le loro vite cambieranno.
In generale, questo “romanzo-riflessione”ci porta a considerare i sentimenti e i legami che conseguono. Gli epigoni del libro sono un poeta romano,Catullo,
morto nel 54 a.C., che fu il primo a cantare in latino le passioni amorose, e di contro un vecchio professore. Questi è affidato a una badante, Oxana, che si affeziona a lui, lo considera un grande uomo, colpita dalla sua bontà,la sua luminosità , che va al di là della infermità avanzante, lui resta una bella
persona.
Oxana è un’acuta oservatrice, che pensa molto prima di esprimersi in questo mondo di improvvisatori, e sono i suoi occhi a portarci sui sentimenti e sull’amore. C’è anche Marco, per lui l’amore deve essere “libero”, se no è un peso, una “condanna a morte” e quindi non sopporta più il peso della vita con la moglie. Cerca sollievo nella poesia che canta l’amore, ma anche la sofferenza, l’odio,la paura.
Nelle varie storie che si intrecciano e si completano, da una parte i legami sinceri come il “vero amore”, dall’altra ci sono le ipocrisie,le false convivenze, le bugie.L’amore non è mai una passeggiata, anche l’amore più profondo puo’generare infelicità.
MAURIZIO DE GIOVANNI ci descrive vari tipi di amore. Marco è infelice, lui è un romantico, studia, poi insegnerà all’università poesia, vorrebbe “cattu
-rare” l’attenzione dei suoi studenti, che però se ne fregano.Il matrimonio vede la moglie accusarlo di averle tarpato la vita con la nascita dei figli.Ne
hanno due, e lei gli rinfaccia di averla relegata in casa, non considerando che sta rovinando l’esistenza anche a lui.
E l’amore diventa una ragione di vita, senza tempo,senza regole, importante è che ci sia per restare vivo.
Un inno all’amore questo di De Giovanni, come gli uomini anche altri abitanti dell’universo sentono persino il richiamo di una compagna inesistente, il che
però permette loro di vivere.
Catullo aveva amato senza successo Lesbia, Marco, cessato l’amore con Silvia, spera di averlo trovato in Anna, ma poi lei dopo una scenata della moglie, sparisce e lui consumerà la sua vita cercandola, ma anche trovando una ragione di vita in questo amore idealizzato.
Il vecchio signore, ormai sull’orlo del decadimento fisico, trova ancora gioia nei libri,e anche in Catullo , cantore dell’amore.Un romanzo molto delicato,anche se vogliamo ricco di suspense(di cui l’autore è maestro),perché alla fine è l’animo umano con tutte le sue complessità(amore compreso) a essere indagato.
GIUSPPE PREVITI