” ASSASSINIO NELLA BRUGHIERA ” di J.S.FLETCHER – Polillo editore
8 Marzo 2016” L’UOMO CON LA MIA FACCIA ” di SAMUEL W.TAYLOR – Polillo editore
8 Marzo 2016Rupert Penny, nome d’arte di Ernst Basil Charles Thornett, nacque in Cornovaglia il 20 marzo 19o9 per morire il 5 dicembre 197o. Ma di lui si sa ben poco se non
che lavorò per i servizi segreti britannici, era esperto di enigmistica e lavorò durante la seconda guerra mondiale nella più importante unità di crittoanalisi del Regno
Unito. Anche nel dopoguerra continuò a lavorare per l’Intelligence dove restò sino al 1968. Fu anche un apprezzato conoscitore di fiori e di piante.
Tra il 1936 e il 1941 scrisse otto romanzi gialli usando sempre lo pseudonimo Rupert Perry, solo una volta si firmò come Martin Tanner. Apparteneva alla categoria
del mistery classico, ma in lui si notava una grande assonanza con Ellery Queen, anche Penny nei suoi romanzi a un certo punto sfidava il lettore a dare la soluzione
avendogli fornito tutti gli elementi necessari per sciogliere l’enigma. Creò il personaggio dell’ispettore capo di New Scotland Yard che poi comparirà in tutti i romanzi.
Il suo ultimo romanzo (1941) fu appunto L’assassino invisibile, il suo libro più famoso,che venne incluso tra i 5o miglori “delitti della camera chiusa” di tutti i tempi.
Protagonista della storia è un giovane detective,Douglas Merton,che è stato assunto dall’odiosa Harriet Steele, vedova di Andrew, costretta dal testamento a vinella casa di famiglia ospitando i parenti del marito. Ma questa convivenza si presenta ben presto difficile e la vedova rimane vittima di crudeli scherzi: inchiostro versato sulla sua
biancheria intima, pellicce fatte a brandelli, pavimenti rovinati. La presena del giovane detective non migliora le cose, ed anzi le cose si aggravano ulterirormene quando
la donna verrà assassinata, pugnalata alla schiena, nella sua stanza chiusa dall’interno.Douglas cerca di districarsi in questo ” covo di vipere”. Merton non riesce a venire
a capo del caso, ma sarà l’immancabie ispettore Beale a risolvere il caso.
Un libro piacevole, da apprezzare per lo stile e una certa dose di Humour che traspare qua e la tra le righe, azzeccati anche i personagi.
GIUSEPPE PREVITI
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