“GIOBBE TUAMA &C. DI AUGUSTO DE ANGELIS – IL GIALLO MONDADORI – 12.07.2020
12 Luglio 2020” L’ORDINE IMPERFETTO ” DI MARIA LETIZIA GROSSI – GIUNTI EDITORE- 16.07.2020
16 Luglio 2020Ritorna l’ex-poliziotto Contrera, capelli sale e pepe,una lingua tagliente, vestiti sgualciti e demodèe che però forse fanno tendenza, ma è mai quella giusta ? Del resto ognuno ha il suo carattere, il suo è sempre portato a fare quello che non deve fare. Buttato fuori dalla polizia per corruzione, inadatto a tenere legami duraturi, ma poi scopri che ha concepito
un figlio con la ex-moglie mandando quasi a ramengo la relazione con la nuova compagna, tenuta all’oscuro di tutto, e poi finisce per prendersi i rimbrotti della figlia adolescente che non lo sopporta più e rivela tutto appunto alla nuova compagna.
Ma lui non ha tempo per calmare le sue donne, l’atmosfera è molto tesa nel suo quartiere multitecnico tra residenti e immigrati, lui si arrangia con vari lavoretti, accetta qualsiasi incarico, è sempre al verde, ma poi ha l’abilità di finire sempre in cose più grosse di lui. Come quella sera che si trova coinvolto in una kebabberia nell’assassinio di due uomini,il
padrone e un cliente italiano. Si sospetta di un suo amico di colore che viveva con la moglie del kebabbaro, una sorta di gigante nero ma buono come il pane e suo amico, che lui
vuole aiutare e scagionare trovando il vero assassino.Intanto si scatenano i razzisti del quartiere mettendo a soqquadro strade,negozi, dormitori per dare la caccia ai neri.
In conclusione una miscela esplosiva di fatti, di situazione, condotta con tanto humour e altrettanta intensità.
Ci vuole certo fortuna o bisogna essere sotto una cattiva stella per trovarsi nel locale sbagliato al momento sbagliato. L’investigatore privato Contrera, al centro di una vita che gli riserva un guaio dopo l’altro, si trova a mangiare un panino che neanche voleva, e proprio mentre è sceso nel bagno, qualcuno al piano di sopra uccide il kebabbaro e un cliente
abituale,portando via una borsa piena di soldi e un computer.
Tutto questo avviene nel quartiere torinese della Barriera di Milano dove convivono sempre più a fatica, italiani e immigrati di varie etnie, mentre lui corre nella nebbia e nella notte, alle prese anche con i vari casini combinati con le sue donne, ma con l’intento di salvare un amico e trovare il colpevole.
Vestito come viene, giacca militare d’ordinanza, una vita perennemente incasinata, questo Signori è Contrera, un casinista, inopportuno, malfidato,bugiardo, ma sicuramente un
personaggio che entra nelle simpatie di chi lo legge. Intanto è un uomo reale che si muove in un contesto altrettanto reale, vero, che fotografa del resto la situazione della città di
oggi e dei suoi quartieri.
Contrera è il protagonista di tre romanzi di Christian Frascella e adesso lo ritroviamo in L’assassino ci vede benissimo. una nuova avventura a caccia di assassini e di….guai. Una vita da scriteriato, troppe delusioni date e subite, un uomo a metà via tra l’essere un raddrizzatore di torti ed essere una persona senza morale e senza dignità,
eppure il personaggio ha una sua simpatia,un suo fascino.
Alla fine diciamo che ha pagato cari i suoi errori, suo padre, poliziotto stimato e onorato, si è suicidato per la vergogna di questo figlio degenere, con le donne finisce sempre male,eppure la nipotina e anche l’intellettualoide figlio della sua compagna lo adorano, certamente lui va preso com’è, cerca anche di venire fuori dai suoi guai, ma alla fine
riesce sempre a far male a qualcuno oltre che a se stesso.
Non è stato un buon poliziotto, però quando deve aiutare qualcuno che conosce, per lo più dei poveri diavoli, non si tira mai indietro, si batte senza paura in una città violenta,
dove spesso i suoi colleghi si trasformano in giustizieri, dove troppi sono gli emarginati e nessuno si occupa di loro. Siamo nella periferia torinese, negozi,uffici, locali, bar,
lavanderie, dormitori, friggitorie, vendite di kebab, una città, un mondo che pullulano di vita reale, attiva, certo anche violenta, dove Contrera ha un ruolo e tutto sommato è un ruolo di rispetto.
Contrera ha una sua forma del parlare, nel disquisire, ora ironico, ora lamentoso,ora autoassolutorio, diciamo che se la dice e se la canta…come è del resto nella tradizione di tanti suoi colleghi. E naturalmente quando il personaggio diventa sempre più…invadente si da acquistare una propria autonomia eccolo acquisire la statura del personaggio
“seriale”, o meglio, della persona reale. Benvenuto nel club a Contrera !
GIUSEPPE PREVITI