” IL CASO BRAMARD” di DAVIDE LONGO – EINAUDI
27 Febbraio 2021” UNA RABBIA SEMPLICE” di DAVIDE LONGO – EINAUDI- 5-O3-2021
5 Marzo 2021Un orrore che riemerge casualmente dal passato, in un cantiere alla periferia di Torino vengono alla luce le ossa di dodici corpi, uomini e donne uccisi con un colpo di
pistola alla nuca. Conduce le prime indagini il commissario Arcadipane che cerca di capire i motivi di questo eccidio e che si sente ancora più motivato a proseguire nella sua indagine quando una squadra investigativa specializzata in crimini di guerra giunge da Milano per togliergli il caso. Ma lui non vuole farsi da parte, è un uomo duro, tenace,
ma profondamente giusto, ha i suoi problemi in famiglia con i figli che crescono, ha qualche guaio….fisico, ma non demorde assolutamente da quello che ritiene vada fatto.
Lo studio di un femore colà ritrovato, il particolare di un bottone di jeans ritrovato tra i cadaveri gli danno da pensare, e così comincia a indagare per conto suo, affiancato da
Isa, una giovane agente dal carattere impossibile, e dal suo vecchio superiore, Corso Bramard. E così scoprono una trama eversiva degli anni Settanta tesa a cambiare la struttura politica del nostro Paese, e che ancora oggi qualcuno non vuole che venga alla luce.
COSI’GIOCANO LE BESTIE GIOVANI era stato scritto nel 2018 dalla Feltrinelli per essere riproposto per Einaudi con il titolo LE BESTIE GIOVANI. Autore di questo testo è
DAVIDE LONGO ,che parte dal ritrovamento nella periferia di Torino di un gruppo di ossa di dodici corpi di uomini e donne, uccisi con un colpo alla nuca. IL commissario
Arcadipane deve frugare nel passato per scoprire i perché di questa efferata strage. Eversione politica? Esecuzione di massa ? Certo tutto ci riporta al clima degli anni di piombo
quando molti giovani giocavano a fare la Rivoluzione, prima di scoprire che la Rivoluzione non era un gioco !
DAVIDE LONGO dopo “Il caso Bramard” torna a mettere insieme il poliziotto Arcadipane, commissario alla Omicidi delle questura di Torino e il suo ex-capo Corso Bramard che ha lasciato da anni la polizia e ora fa l’insegnante.
Un ritrovamento di ossa durante degli scavi nella zona di Chivasso fa scattare l’indagine e il problema per Arcadipane è scoprire se si tratta di una esecuzione, di un regolamento
di conti, di una esecuzione.Ma prima ancora che lui possa procedere il caso gli viene tolto dal questore, se ne occuperà una squadra speciale che si occupa di crimini avvenuti durante la seconda guerra mondiale. Ma Arcadipane non ci sta, trattiene un femore che farà esaminare, e risulta un’operazione che risale sicuramente agli anni settanta, c’è anche il ritrovamento di un bottone di jeans che conferma il periodo dell’eccidio. Parlando con i colleghi del tempo si ricorda un brutto episodio della storia di Torino quando era stata incendiata una sede del MSI con una persona che vi aveva perso la vita. Siamo nel pieno degli Anni di Piombo, e allora il commissario si rivolge a Corso Bramars a quei
tempi poliziotto alle prime armi, ma già molto quotato e per le sue intuizioni e perché ben introdotto negli ambienti politici e universitari.
Arcadipane ha famiglia, moglie e due figlioli grandicelli che vogliono un cane a tutti i costi, lui è contrario, poi ha dei problemi di carattere sessuale e si rivolge a una psicologa, un tipo abbastanza strambo, che però riuscirà quanro meno a calmarlo.
Ma l’indagine incalza, Corso “rivede”buona parte della sua vita e Ilsa, ispirata alla Lisbeth Salander, si conferma un tipo stravagante e strafottente, ma è molto abile sul fronte
delle indagini e dello sfruttamento dei mezzi tecnici.
Una storia che appassiona perchè è ricca di atmosfere, passa da tono nostalgico a quello storico e poi a quello più serrato delle indagini, ma c’è anche molta ironia, che si riversa
principalmente sulla figura del commissario, di origini pigliesi, sempre in affanno in casa e fuori, pur se mai niente gli impedirà di fare il suo dovere in casa e sul lavoro.
La prima versione del libro vedeva nel titolo “Così giocano le bestie giovani”,mentre in questa nuova versione sparisce “Così giocano” e resta LE BESTIE GIOVANI. Ma resta
la sostanza di questo noir politico, civile e anche storico, ambientato in una Italia scossa da feroci ideologie. Spiccano i ritratti di questi giovani, spesso ricchi e viziati, che
“giocano” a fare i rivoluzionari, i terroristi,ma alla resa dei conti non avevano le “palle” o gli “artigli” per affrontare situazioni che non erano un gioco.
Un romanzo che ricostruice un periodo molto “oscuro” della nostra storia, gli anni Settanta, anche con lo scopo di farci riflettere su momenti e pericoli che potrebbero anche
ripresentarsi ai giorni nostri.
GIUSEPPE PREVITI