” SONO STATO UN NUMERO- Alberto Sed racconta ” DI ROBERTO RICCARDI- GIUNTINA
20 Gennaio 2015” A VISO COPERTO” DI RICCARDO GAZZANIGA- EINAUDI
27 Gennaio 2015Nei libri gialli la figura dell’investigatore è sempre stata centrale, alcuni di questi sono addirittura diventati dei veri e propri ” miti” andando oltre la dimensione
di…carta. Ci è venuta spontanea la domanda: ma chi è veramente nella realtà l’investigatore privato ? A questo quesito cercano di rispondere Alberto Paoletti e
Gianpaolo Luzzi con Le investigazioni private: guida operativa.
Alberto Paoletti è il titolare di un’agenzia di investigazione nonché presidente regionale e membro della Federazione Italiana Investigazioni Private (Federpol)
mentre GianPaolo Liuzzi è un esperto dell’investigazione finanziaria oltre che giornalista pubblicista.
Quando si parla di investigazioni in Italia e all’estero possiamo dividerle in invstigazionali, personali, aziendali, penali, e effettuate per il recupero dei crediti.
Oggi c’è un dato che fa riflettere ed è quello che rileva che le richiesre di investigazioni aziendali superano quelle ” classiche” che venivano commisionate per
scoprire infedeltà coniugali, altri problemi familiari in genere, scomparsa di persone.
Assai vasto è il campo in cui possiamo trovare coinvolto un investigatore: i pedinamenti, l’assenteismo, la raccolta dei dati, l’infedeltà, la sicurezza, le frodi as-
sicurative, i peric oli anniudati nell’web e nei network. E per scoprire tutte questi attacchi al sistema bisogna avvalersi dell’opera di veri e propri spoecialisti.
Con questo manuale gli autori voglionoi offrire a una platea la più vasta possibile le risposte a vari interrogativi.
Anzitutto ci si può chiedere chi è oggi l’investigatore privato ? E quali sono gli ambiti e i limiti della sua attività indagatoria ? Quali sono le categorie che posso-
no essere interesate a queste attività investigatorie ?
Un capitolo del libro è dedicato agli eventuali aspiranti detective, con obblighi vari sulla via dell’apprendistato.
Per rispondere alle tante domande si esamina quindi l’attività di chi compie le indagini, analizzando come si svolge la stessa, e ditinguendo anche le investigazioni
lecite da quelle illecite che sono perseguibili per via giudiziaria.
Una parte rilevante della pubblicazione è lasciata all’approfondimento di alcuni temi particolarmente complessi, vedi tutela della privacy, indagini difensive, secondo
le recentissime norme del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza.
Crediamo che questo libro nasca anche dall’esigenza di rendere chiara a tutti la realtà investigativa di tutti i giorni distinguendola dalla metodologia creativa degli
scrittori che hanno creato degli “investigatori di carta” nel campo letterario, cinematografico e televisivo.
L’opinione pubblica ha quindi un grande rispetto e amore per questi prodotti della finzione, in alcuni casi ne ha fatto dei veri e propri miti, vedi Maigret, Sherlock
Holmes, Poirot, Marlowe, Montalbano, mentre del detective privato non ha una grande conoscenza se non per eventuali ricorsi a carattere personale.
Questo volume vuole essere una guida non solo giuridica e a chi lavora nelle investigazioni e a chi è interessato anche genericamente al settore. Un’altra grossa
differenza tra investigatori di carta e in carne e ossa è che nella realtà quotidiana è fondamentale l’attività di gruppo, nella finzione il protagonista è una sorta di
solitario super-eroe.
Negli anni è stata svolta una grossa operazione scientifico-giudizia per fare dell’investigatore privato non più un ” cacciatore di corna ” ma un professionista
abile a muoversi tra le insidie di una società altamente tecnologica e di una criminalità sempre più agguerrita e presente. E anche la legge che regola i rapporti
investigativi se era molto blanda nel 19o7 è arrivata in seguito con le modifiche del codice di procedura penale negli anni duemila a conferirgli uno status giuridi-
co sempre più specialistico.
Non manca un breve cenno storico alla evoluzione della professione che inizia nel 1830 con un’ agenzia investigativa fondata dall’ex-capo , lla Surété Francois
Vid0cq, con un’alta specializzazione per le indagini in campo finziario. Nel 185o negli Stati Uniti Alan J.Pinkerton fonda la Pinkerton National Deetective Agency.
Il logo dell’Agenzia era un grande occhio aperto,e così negli annivenneconiata l’espressione ” private eye”. Vi era molto scetticismo sulle attività della
Agenzia ma Pinkerton assoggetto suoi uomini a un rigoroso codice etico e in venti anni crebbe notevolmente la loro popolarità in tutto il Paese. Gli Agenti
operavano in tutti gli States organizzando la protezione di Presidenti, Governatori, uomini d’affari, dando la caccia ai gangster, arrestando rapitori e ladri.
Avviarono anche la raccolta dei dayi sui criminali e in questo furono copiati dall’FBI che era nata nel 19oo, crearono anche l’archivio fotografico, e furono
i primi ad avvalersi di ” infiltrati “.
In Europoa le prime agenzie nascono in Gran Bretagna in epoca vittoriana ma spesso la loro attività si svolgeva con metodi non sempre leciti. Fu la stessa Poli-
zia a intuire la grande potenzialità sia in Inghilterra che negli Stati Uniti e ben presto si avvalsero dei loro servizi banche, industrie, aziende. Tutto sommato
fu molto più lenta l’evoluzione della categoria in Italia, Francia e Germania.
Certo è che nel tempo il classico stereotipo dell’investigatore privato, alcol, belle donne, pistola e pugni facili tramandatoci da tanta letteratura è cambiato
ma addirittura oggi sono le investigazioni di tipo aziendale a essere le più richieste. Viviamo in tempi economicamente difficili, ogni azienda ha i suoi problemi
in tal senso e in più si deve preoccupare della gestione del credito, delle insolvenze, della infedeltà dei dipendenti, del furto dei progetti della contraffazione
dei marchi, etc.etc. E su tutte queste fattispecie gli istituti di investigazione privata sono sovente chiamati a intervenire.
Il manuale di Paoletti e Liuzzi offre agli addetti un quadro assai variegato del’investigazione privata, con tutti i dati o rìativi e anche con una demarcazione tra
quanto è possibile fare e quanto no, evidenziando le conseguenze giudiziarie per chi conduce indagini illecite.
La prima normativa italiana risale al 1931, poi ci sarà un lungo lavoro dell’Associazione di categoria Federpol, arriverà anche una sentenza di condanna della Corte
Europea di Giustizia, di conseguenza il settore di Investigazioni e di Sicurezza subirà diversi mutamenti nel tempo.In Italia un anno fondamentale è il 1989 in quanto la riforma del Codice Penale prevederà che l’investigatore possa entrare nell’iter processuale.E dal
2000 è entrato in vigore il codice di deontologia per avvocati e investigatori privati, il primo in Europa, mentre nel 2010 si stabilisce
che l’investigatore deve essere laureato e deve svolgere un praticantato di tre anni.
Un libro quindi che offre un quadro esauriente del settore nel nostro Paese, corredandolo di informazioni su come si condicono i vari tipi
di indagine, ma dando notizie anche del passato e di come si opera all’estero.
GIUSEPPE PREVITI