IL PERSONAGGIO DEL GIORNO: JEAN GABIN
15 Novembre 2014IL PERSONAGGIO DEL GIORNO: MARIO SOLDATI
17 Novembre 2014Sono state definite ” l’ultimo avamposto della letteratura” e oggi vogliamo dedicare loro questo spazio:le piccole librerie. Disseminate un po’ ovunque,
sia nelle grandi che nelle piccole città,le librerie che più che piccole io preferirei definire “padronali” cercano di resistere alla crisi, magari anche cercando
forme di alleanza. Questi giorni sono particolarmente alla ribalta grazie al grande proscenio offerto da Book City a Milano, e naturalmente nella successione
di vari eventi c’è anche la maniera di discutere sul futuro del sistema.
Un quesito che ricorre spesse è se queste grandi kermesse, ma anche i festival letterari,e le stesse presentazioni portino a un aumento delle vendite, e molti
sostengono che se è vero che accendono l’interesse del lettore è altrettanto che i libri rimangono negli scaffali. E questo avviene anche se l’evento è organiz-
zato in libreria.
Pessimismo e giudizio affrettato ? In linea di massima non direi anche se non si può generalizzare. Certamente nelle rassegne come quella di Milano e anche
nei Festival in generale bisogna fare in modo che le librerie vadano presso il pubblico, creando appositi spazi vendita per i titoli di cui si parla nella rassegna.
E questo compito lo possono svolgere meglio le librerie indipendenti che si muovono con una flessibilità maggiore che meglio si adatta a certi tipi di manife-
stazioni. Oltre tutto la partecipazioni a queste rassegne da alle piccole librerie visibilità, modo di farsi conoscere, allearsi anche tra loro per creare una rete
comune che permetta di raggiungere e informare più potenziali clienti possibili, dando la possibilità anche alle librerie più specialistiche di uscire dal loro
pubblico più ristretto.
Una cosa importante per questi librai è di riuscire a far capire al loro potenziale pubblico il ruolo che svolgono: oggi nelle librerie, specie nelle catene, arrivano
quasi giornalmente sempre più libri, esclusi alcuni autori più fortunati, gli altri si succedono negli scaffali di vendita a ritmi…fosennnati, non fanno in tempo a
arrivare he già scompaiono. Il piccolo libraio han invece la possibilità di fare le proprie scelte, di prendere quel libro o quell’altro. di esporlo secondo la sua
valutazione. Poi altra cosa fondamentale deve ” curare” il cliente, conoscerne i gusti, saperlo consigliare, informarlo, insomma si deve creare un proprio ruolo
e valorizzarlo al massimo. Servono delle idee, delle iniziative e che vi riesce può andare avanti più tranquillo. E più tranquillo sarà anche il pubblico che si vede
offerto un servizio.
GIUSEPPE PREVITI