” IL QUADERNO ROSSO ” DI MICHEL BUSSI – e/o
21 Maggio 2018” OSERVATORE OSCURO” di BARBARA BARALDI- GIUNTI
28 Maggio 2018Vi sono donne sparite misteriosamente, spesso mogli i cui mariti dicono di non saperne niente, un giorno non se le sono più trovate
accanto, non le hanno più viste e basta ! Ma nel tempo, e non sempre, i loro corpi verranno ritrovati sepolti nella nuda terra, e questo
grazie a un killer che prima di ucciderli costringe coloro che le hanno fatto sparire a rivelare dove le ha sepolte. E fa giustizia della giustizia ordinaria che ha sempre mandato assolti i colpevoli per mancanza di prove. Con questo suo procedere questa sorta di giustiziere finisce
per rendere dignità di sepoltura alle vittime, ma le vendica anche di un giudizio non equo.
Tre poliziotti raggiungono un paesino dell’Appennino bolognese, Monterocca, conosciuto come La città delle donne,, un posto bellissimo
e con la particolarità di essere amministrato da una giunta composta da sole donne. Insieme al commissario Maccagnini e al sovrintendente Jacobacci l’ispettore capo Micol Medici e i tre si trovano al cospetto di questo paese pressoché isolato, in mezzo ai monti,
spesso avvolto dalla nebbia che metaforicamente serve a nascondere i segreti e i misteri di questa comunità.
L’indagine parte da un centro studi di un’azienda farmaceutica che produce un anestetico usato dal killer come siero della verità per fare
confessare colpevoli. Ma il borgo si rivelerà pieno di segreti, e sarà Micol a rivelarsi determinante nello scoprirli, anche a costo di rischiare
di rimetterci la vita.
Una trama che parte da una premessa: come sarebbe il mondo se al potere ci fossero le donne ? Marilù Oliva con La spose sepolte ci fornisce una storia mozzafiato, dove terrore e misteri si incrociano. Teatro un paese sito nell’Appennino emiliano, un borgo di montagna
dove all’apparente visione del “Paese perfetto” si accompagna invece la visione di una realtà cattiva,brutta, ostica, altro che paese della
felicità….
A volte spariscono e si dice di queste donne, per lo più madri di famiglia, che se ne sono andate, che sono impazzite, che sono scappate con un altro uomo. C’è chi lo ha creduto, c’è chi ha indagato e non solo ovviamente la polizia, certamente molte erano madri e si accetta con
fatica che una madre abbandoni la propria prole. Scomparse nel nulla, via via il loro ricordo sbiadisce, ma ci si può chiedere chi mai renderà loro uno dei doni più preziosi che ha una madre, stare con i propri figli.
Le spose sepolte è un romanzo forte, molto impegnato, in quanto riguarda un tema di viva attualità e molto reale.Marilù Oliva vuol dare voce a una particolare categoria di vittime, quella di donne normali, scomparse improvvisamente, mai più ritrovate, le c.d., “donne sepolte“. Una delle tante forme di femminicidio che ci porta in un piccolo borgo, governato da donne, ritenuto felice e perfetto. fino a
che una serie di delitti lo fa vedere in una luce ben più sinistra. Vengono uccisi degli uomini e la polizia scopre che sono tutti legati dalla
fine tragica e improvvisa del loro matrimonio, con la scomparsa delle mogli, mai più ritrovate.Sembra che qualcuno nella tranquilla bor-
gata si sia assunto il compito di vendicare queste donne punendo i loro carnefici.
Storia con tanti personaggi, con al centro una poliziotta tanto capace dal punto di vista investigativo quanto insicura e complessata nella
vita.Ma questa difficile inchiesta le servirà per riacquistare fiducia in se stessa. Tutta la vicenda ha certo le caratteristiche del giallo clas-
sico, unità dei tempo e di luogo alla Agatha Christie, tutto infatti si svolge o ruota intorno a questo paese.
Ma troviamo anche una certa parentela con il noir, una delle protagoniste del romanzo la conosciamo da bambina e seguiremo tutto il
suo percorso spesso narrato in prima persona, svelando il suo passato ma intrecciando il tutto con il proseguire della storia. Storia legata
all’indagine che la polizia sta svolgendo nella “Città delle donne”, e tutto con una serie di colpi di scena che ci porteranno alla soluzione.
Funzione veramente bene questa combinazione tra verità e menzogna, tra chi chiude volutamente gli occhi difronte a quello che gli accade
e chi invece si assurge a angelo vendicatore. Ovviamente non c’è da parteggiare per nessuno, e non è semplice entrare nella psicologia
di chi ha vissuto certi fatti.
Molta della produzione letteraria della nostra autrice è dedicata alle donne, in questo libro oltre al tema del femminicidio la Oliva affronta
altri temi assai attuali, come la sperimentazione nella medicina e in particolare sugli animali per produrre nuovi farmaci. Un altro tema
è l’emarginazione che Micol avverte da parte dei suoi colleghi maschi.
Temi difficili, pesanti ma scritti con mano leggera e quindi la lettura non è mai pesante, pur trattando un argomento aspro, difficile, nè
viene mai meno l’interesse per la parte più poliziesca della storia.
GIUSEPPE PREVITI