“ISPEZIONI DELLA TERRIBILITA’ LEONARDO SCIASCIA E LA GIUSTIZIA- A CURA DI LORENZO ZILLETTI E SALVATORE SCUTO – ED.NI LEO S.OLSCKI
27 Novembre 2023” L’ILLUMINISMO MIO E TUO (Carteggio 1953-1985)- ITALO CALVINO LEONARDO SCIASCIA (MONDADORI)- 28.11.2023
28 Novembre 2023LE STATUE DI SALE è stato scritto da GIOVANNI CARBONE e dalla prima volta che mi è capitato tra le mani mi ha abbastanza sorpreso e colpito, pensando alla vasta congerie di libri gialli, pubblicati pressochè a getto continuo
da un mese all’altro.
Protagonisti, lui, un commissario di polizia,Luigi Capuana,che vive a Milano, e l’altro, sempre Luigi Capuano, che
invece ancora nelle calde terre di Sicilia, ma poi sono veramente due o sono forse le stessa facce della stessa meda-
glia ?
Noi conosciamo Capuana in una fase determinante della sua carriera,in una storia che ci racconta la Sicilia, ma non solo, non perdendo mai di vista l’origine giallista.
Capuana pensa spesso alla sua Sicilia, dove tra l’altro vive Agata la sua fidanzata con la quale ha un rapporto alquan to tormentato e dove naturalmente vi vive il suo…doppio, che adesso sta prendendo un caffè baciato dal sole affacciato al terrazzo sulla casa del mare. lui è invece alla finestra di casa, rigidamente chiusa per il gran freddo e il gran nebbione che impedisce qualsiasi vista.
E ora il Capuana, di mestiere, ripetiamo,poliziotto, si appresta, dopo la rituale fumatina, vestito di tutto puno,
ad affrontare nebbia e gelo, rispondendo “buongiorno” a una voce femminile che lo aveva salutato, ma più per cortesia
che non certo per aver visto chi aveva pronunciat0…”buongiorno commissario…”.
Un libro abbastanza spiazzante, ironico la sua parte, complicato nel mettere a confronto i due…sè stessi, con
l’uno che chiede all’altro perché mai avesse scelto il mestiere del poliziotto, ma è lui stesso poi a chiedersi come mai avesse scelto quella professione. Insomma un confronto tra il solerte funzionario “borbonico”, in omaggio alla sua origine e il carattere ribelle dell’altro sè stesso che gli rinfaccia le scelte troppo conformistichea cui ha
improntato la sua vita.
Ma poi lo scenario cambierà, perché, indeciso se considerarla una promozione o una fregatura, verrà trasferito in un piccolo paese della Sicilia, dove la calma regna perenne, dove non avviene mai niente,anche perché l’altra forza…
poliziesca del Paese, la Mafia, veglia che tutto resti immobile nel tempo.
Ma Capuana è meno imbranato di quel che vuole dare a intendere, sa come muoversi e intendere le varie sfumature, anche se poi ci sorprende , creando una sorta di piccolo cenacolo di intellettuali dove si disquisisce sulle bolle§
di sapone,sulle opere d’arte e sul senso di quelle “statue di sale”di cui al titolo.
La trovata dell’autore è certo quella di aver concentrato nel personaggio di Capuana due sè stessi,uno apparentemente tranquillo, anche troppo, un funzionario-come si definiva- “da stanza”,m mentre …l’altro sé era un’anima ribelle,
che lo aveva spinto a non fare l’avvocato nello studio di famiglia, ma neppure era stato in grado di impedirgli di
fare il poliziotto, una bella lotta tra uno sbirro cacadubbi e un non sbirro grande indagatore.
Perché la verità è che Luigi Capuana, a proposito “tanto nomini” è un eccezionale investigatore, più lo mettono giù,
più quasi arrivano ad umiliarlo, più lui si incaponisce a mettere insieme le carte, anche le più antiche e insignifi-
canti di un qualsiasi dossier,e piano piano si arriva a una grande metamorfosi, sembra quasi che lui entri nelle pratiche, per coglierne gli aspetti più salienti per sciogliere gli enigmi e risolvere i casi.
GIUSEPPE PREVITI