” IL RONZIO DEL CALABRONE” DI ANDREA GAMANNOSSI – MAURO PAGLIAI EDITORE- 03-O3-2023
3 Marzo 2023“I MISTERI DELLA CASA SUL FIUME” DI ROSSANA GIORGI CONSORTI- TRALERIGHE LIBRI
11 Marzo 2023Per le spie non esistono coincidenze e di questo Catherine Standish è pienamente cosciente, ha lavorato troppo a lungo nei Servizi per meravigliarsi.
Ma perché è stata rapita proprio lei ? Una ex-alcolista, mai adibita a lavori importanti e da tempo impiegata a smistare carte alla Casa del Pantano, l’ul-
timo gradino dei Servizi segreti, vi sono finiti quelli autori di errori imperdonabili o dai vizi troppo gravi. Ma allora volevano colpire proprio lei o ce l’ave-
vano con il suo gruppo, o con Jackson che lo dirige ?
Ma la squadra in sè è sana, si aiutano sempre l’uno con l’altro, e quindi lei è sicura che la verranno a liberare…
Mick Herron è uno dei giallisti più in voga nel campo delle spy-story, l’hanno definito il ” nuovo John Le Carrè”. Ha saputo infatti tramandare las tradizione
della grande spy-story all’inglese, creando un gruppo di scarrettati agenti, caduti in disgrazia e …dimenticati in quell’autentico cimitero degli elefanti sito in
fetiscente edificio dei bassifondi definito “il Pantano”, un nome che ci sembra basti a definire questi individui invisi al potere centrale, e d’altra parte o ade-
guarsi o andarsene.
Questi reietti della categoria delle spie certamente attirano, i romanzi sono piaciuti e così la televisione se ne è impossessata con una fortunata serie, “Show
Horses”(i “ronzini”). Al comando sta Jackson Lamb (suo interprete un certo…Gary Oldman), grande mangiatore, grande bevitore,poco igienista battutista
feroce, apparentemente sempre assente, ma è tutt’altro nella realtà.
La squadra conta su vari elementi, tutti abbastanza particolari, alcolizzati, cocainomani, “grilletti” facili, geni informatici, ma negati alla vita pratica. Poi c’è
il giovane nipote di una delle più antiche leggende del Circus ai tempi della guerra fredda, il ragazzo potrebbe avere un grande futuro, ma intanto si è fatto>
stupidamente coinvolgere in una brutta storia di rivalità interne e si è cosi ritrovato al Pantano.
Se ai tempi di Smiley imperava la Guerra Fredda ora i capi delle varie Sezioni sono in guerra tra loro per la conquista della guida dei Servizi, in questo spesso spadroneggiati dai politici, che si rivelano altrettanto mediocri.
Ai tempi di Le Carrè la lotta aveva degli obbiettivi ben delineati, i Russi, i Terroristi, ora sono in ballo le aspirazioni, spesso …mediocri, delle spie.Non si lotta
più per salvare l’Occidente, per difenderlo meglio,ora si lotta invece per il potere, e non si fa niente per dare un senso di nobiltà, alle cause per cui ci si batte.Gli stessi Lamb e soci sono tra i pochi, pur se certo non esenti da pecche, a sentire il bisogno di fare qualcosa per i compagni in difficoltà, e conseguentemente il potere, impaurito anche dalla pocaggine dei politici, li combatte anziché aiutarli. Lamb viene incaricato di liquidare i suoi uomini ma non lo fa, “furbo” com’è ma anche “retto” com’è, li difende in barba agli ordini ricevuti e si batte per salvarli.
La prima agente che scompare è Catherine, un bersaglio abbastanza insignificante,e quindi Lamb deve capire cosa voglia dire questa mossa, cosa ci sia dietro.Una potenza straniera, qualche scheggia impazzita dei Servizi stessi, oppure i nostri “Ronzini” sono finiti inavvertitamente in mezzo a qualche faida di palazzo. Da da pensare la lotta tra due donne che si fanno la guerra, quella a capo dei Servizi e la sua vice che la vuole spodestare, forse tutto parte da li ?
Ma non basta, ecco l’abbietta figura del ministro degli interni, un tipo ameno ma non troppo, che addirittura fa progettare una rapina all’interno di uno degli uffici delle spie , per vedere come è organizzata la sicurezza degli uffici stessi e saggiarne la validità. Certo Herron tratta l’argomento con molto humour, la sapidità della narrazione è tanta, si sparge tanta ironia ma la critica è non meno feroce, e quindi questo connubio affascina e spiega la grande accoglienza
avuta dai romanzi di questo autore.
E ben venga quindi il risveglio di queste….tigri che sembravano addormentate.
GIUSEPPE PREVITI