“IL MALE VENIVA DAL MARE ” di GIUSEPPE CONTE- LONGANES
11 Marzo 2015” THE SEARCH” DI MICHEL HAZANAVICIUS
17 Marzo 2015Napoli, un terreno desolato di periferia, pieno di rifiuti, rottami e cartacce: vi è stato ritrovato il cadavere carbonizzato di una donna di 43 anni, medico presso la
locale Asl. Mentre gli uomini della scientifica svolgono il loro compito il commissario Buonocore osserva la scena con la tradizionale sigaretta fra le labbra, e si chiede
se è un sequestro o un rapimenti finiti male ? Oppure una vendetta ? Non ci sono tracce di violenza sessuale. Gli interrogativi sembrano senza risposta visto la maniera brutale in cui è stata compiuta quella che sembra una vera e propria esecuzione. Buonocore ha come una sensazione di paura che la cosa non finisca li e
infatti ci sarà una catena di omicidi in cui le vittime, senza apparenti legami fra loro, venivano stordite e poi bruciate vive, dopo aver seguito, senza sospettare niente.
il loro carnefice. Buonocore con gli uomini del commissariato e l’arrivo di una collega da Roma, che farà da supporto con la sua esperienza di alta tecnologia, comincerà
una vera e propria corsa contro il tempo per fermare l’omicida.
Come già in Buio come in una cantina chiusa anche in questo nuovo romanzo di Enrico Luceri Le colpe dei figli si parte da un antefatto che parla di bambini, delle
loro paure, dei bulli, delle prove di coraggio, di tristi fatalità. Sullo sfondo si erge una Napoli dall’umore cangiante come i suoi quartieri e le sue strade. La storia che
Luceri ci racconta si sviluppa secondo i canoni di un giallo classico, mettendo lettori e investigatori sullo stesso piano, fornendo cioé gli stessi elementi per arrivare alla
soluzione del caso. E l’indagine non può che partire dalla storia delle vittime, ma tenendo conto anche di quella degli eventuali colpevoli. Buonocore ricorre spesso a una similitudine, quella dell’aquilone che ti sfugge e che te cerchi vanamente di recuperare, ed è così anche per la verità, quando ti sembra di afferrarla ti svanisce dal-
la mente e non la cogli più. La verità come un aquilone portato su dal vento e il cui filo non riesci a rafferrare !
In una Napoli dove ancora fa freddo torna in azione il commissario Buonocore, la vittima, una donna, era una persona a posto, faceva il medico presso una Asl vicina
al campo dove è stata ritrovata. Il terreno è di proprietà del padre di un criminale ma la prima cosa che il commissario accerterà è che la malavita non c’entra con
questo delitto, nè con l’aumentare delle vittime regge la pista degli immigrati. C’è un serial Killer in azione ? Buonocore comincia a pensare a una vendetta.
Enrico Luceri con questo giallo inserito nella classica collana dei gialli da edicola della Mondadori ci presenta una storia truce e efferata, che con il passare dei capitoli
tiene sempre più desta l’attenzione del lettore, Protagonista questo poliziotto napoletano, non più giovanissimo, abbastanza disincantato e disilluso ma che non sfigura
certo nella vasta galleria dei ” poliziotti di carta”. Buonocore non è una macchietta, si affida molto alle sue sensazioni, ha le sue abitudini, mentre interroga un testimone ne schizza un ritratto a matita, fuma come un turco e infatti ha i polmoni squassati dalla tosse, per riflettere inforca una vecchia bibicletta e gira per le strade di Napoli cercando di afferrare quel famoso filo….
Lo affianca il suo fedele aiutante, il sovintendente Michele Macchia che stravede per lui, in questo libro abbiamo una new-entry, la poliziotta di Casoria Angela Gar-
zya, in trasferta a Napoli da Roma per dare un sostegno tecnologico alle intuizioni del commissario….
Ma intanto si susseguono i delitti, una donna, un bambino, nulla sembra che li colleghi se non la stessa modalità nell’ucciderli, e Buonocore imbocca deciso la strada
della ricostruzione di un passato che pur in qualche modo li doveva riguardare. E poi c’è il fuoco che sembra la costante comune nei vari omicidi. Ma perchè vengono
bruciati ? Sembra un rito purificatorio, ma di cosa ? Perché?
Ancora un romanzo con Napoli protagonista, ancora un commissariato, ancora delle atmosfere ora oscure, ore vivide in questa città dove il male e il bene sembrano
convivere. Luceri da come titolo ” Le colpe dei figli”, di solito si sente parlare di figli che scontano le colpe dei padri,. Qui le colpe sono sia dei flgli che dei padri, anche
se un ruolo forte è giocato dall’incoscienza, dalla fatalità, dall’amore per il quieto vivere, dall’indolenza, tutte cose che porteranno al sacrificio di tante vite umane…..
GIUSEPPE PREVITI