“VICINI DA MORIRE”- Antologia- Romano editore
7 Dicembre 2010“IL TRADITORE” di GIANCARLO DE CATALDO-EINAUDI
10 Dicembre 2010In questo “Enigma del pollice” Massimo Tallone, scrittore torinese, parte dalla sparizione di due extra-comunitari, una prostituta nera e un bracciante macedone, nelle campagne intorno a Pinerolo,ma a chi volete interessi
questo fatto di cronaca se non a due emarginati? Una è Angela, una prostituta, che si insospettisce per la
sparizione dal…luogo di lavoro della collega e chiede aiuto a Cardo, un homeless che possiamo definire in una
frase “Io sono il Cardo, vivo a Stupinigi nella mia cascina abbandonata, dormo su un materasso buttato su un pallet, bevo e vado a puttane.Sì.questo quadretto mi descrive alla perfezione e non c’è da aggiungere altro”….
I due investigatori improvvisati si mettono a caccia di indizi battendo la campagna, sullo sfondo del Monviso.
Non possono contare molto sul compagno abituale del Cardo, Ribò. un ex-poliziotto che si trova in ospedale
colpito da una grave malattia. Oltretutto Ribò dovrà giocoforza occuparsi di un altro caso,il rapimento in pieno centro a Torino della figlioletta del primario che gli ha salvato la vita.
Questa è la nuova avventura del Cardo, che con la sua amica Angela finirà per cacciarsi in un mare di guai, e
di Ribò, la mente di tutte le indagini, una vicenda che si svolge lungo un doppio binario, tra Torino e Pinerolo,
in una serie di sequenze dove i due amici agiscono autonomamente per sciogliere questo duplice intreccio
criminale.
Un giallo che attrae e diverte, in un susseguirsi di colpi di scena e di situazioni che lasciano senza respiro,
tra gli improvvisati investigatori di campagna e il covalescente Ribò alle prese con il mistero di uno strano
sequestro dove in cambio della vita della bambina è chiesto il pollice del padre della piccola….
La trama, come nelle precedenti avventure del duo Ribò-Cardo,gioca molto sui contrasti tra le due personalità, veramente all’opposto l’una dell’altra. Filosofeggiante, un pò snob, molto riflessivo e meditativo l’ex-poliziotto,
istintivo,refrattario ad ogni rapporto umano, poco psicologo, fiero della propria…presunta scemenza, un vero
primordiale l’altro.E certamente anche lo stile narrativo di questi “crimini incrociati con vista sul Monviso”cambia
a seconda che ci venga mostrato o raccontato da uno dei due con tutta una serie di spunti interessanti a seconda
di chi parli dei due.
Colpisce forse di più la realtà filtrata con gli occhi del Cardo, la sua visione della vita è quanto di più surreale
e singolare si possa immaginare,alternando oltretutto momenti di lucida… follia a bagliori di un candore quasi
da infante.
E la nostra strana coppia di investigatori ancora una volta farà centro sciogliendo i vari enigmi e facendo catturare
i responsabili.Massimo Tallone ha creato due eroi tanto surreali quanto originali(finalmente uno scrittore
che rifugge dagli abusati commissari…)nel panorama giallistico nazionale.
Ecco questo Cardo, singolare personaggio borderline, un essere fuori della norma fiero di vivere secondo i
suoi istinti più elementari, è un gran frequentatore di bettole e puttane,vive in una cascina semidiroccata, beve vino di scadente qualità, non si lava mai se non le parti che gli prescrive…Angela, si cosparge le ascelle di Baygon.
L’altro eroe è il taciturno e meditativo Ribò, un ex-poliziotto portato a filosofeggiare, parla poco, cela il proprio animo dietro una cortina di silenzi e di tante piccole eccentricità.
Nell'”Enigma del pollice” il tessuto del racconto va oltre lo spessore un pò caricaturale dei protagonisti, conferendo loro una dimensione più completa ed umana.D’altra parte uno vuole sconfiggere il terribile male
che lo insidia, l’altro scopre che nella vita si ouò andare oltre i propri istinti.In parole povere li fornisce di
sensazioni,emozioni, riflessioni. E così Ribò arrivera a dire che si dovrebbe parlare “soltanto per dire qualcosa
di più bello del silenzio”.
Per il Cardo questa inchiesta sarà fonte di ulteriori problemi.Il suo legame con Angela sin o a quel momento era stato improntato sì sull’amicizia ma principalmernte sulla necessità in lui sempre impellente di sfogliare le sue voglie sessuali. Ha sempre considerato Angela “Tette,culo e bernarda”, ora invece la guarda in modo diverso e si chiede “mi starò ammalando?”.Il Cardo ha scoperto l’essere umano, la donna l’amica per cui ha trepidato e che ha salvato da una brutta fine. E allora come la mettiamo? Cambierà anche lui? La risposta
alle prossime avventure…
Nel romanzo molto accattivamte anche la descrizione dei paesaggi, da una parte la campagna piemontese che
si snoda con il profilo del Monviso in lontananza, dall’altra gli edifici eleganti della Torino postolimpica, la classe
della Torino del centro con piazza San Carlo descritta come un’oasi rispetto alle vocianti strade circostanti,
gli orribili “gianduiotti”di piazza Solferino, le ville in collina.
Ultima considerazione,una storia narrata sempre con un tono semiserio, è la caratteristica della produzione letteraria del Tallone che del resto privilegia sempre il lato ironico, comico,straniante delle cose, e questa sensazione-piacevole possiamo dire-la si avverte anche in questo giallo che comunque conserva tutti i
caratteri del genere.
GIUSEPPE PREVITI