” PASOLINI MORIRE PER LE IDEEE” di ROBERTO CARNERO- BOMPIANI- 01-03-2022
1 Marzo 2022” NEL SILENZIO DELLA NOTTE “DI DIEGO COLLAVERI- MURSIA- 07-03-2022
7 Marzo 2022Dopo che gli è morta la moglie, Massimo, professore di matematica in pensione, vive solitario, taciturno in una casa appartata sita nel golfo di Napoli.La sua unica occupazione è la pesca. Ogni estate viene a trovarlo la figlia Cristina, che vive in una piccola città del Nord, l’accompagna il figlioletto Checco, che accompagna sempre il nonno quando va a pescare. UN giorno una telefonata interrompo questa vita abitudinaria, il genero e la figlia sono morti in un incidente d’auto, il bambino è ricoverato in coma all’ospedale.Massimo si precipita al Nord, anche se pensa di tornare subito indietro e lasciare questa fredda città del Nord. Ma i medici gli dicono che deve restare all’ospedale al capezzale del bambino, parlandogli in attesa che si risvegli, se e come si risveglierà. E lui comincia a parlargli, ricordandogli le giornate in cui andavano a pescare insieme, e naturalmente gli parla anche della vera ragione della sua vita, la matematica, una fascinosa armonia di numeri che tutto possono risolvere .
Intanto tutta la città sembra che si aspetti qualcosa da lui, del resto tutto il benessere del paese era legato all’azienda del genero e lui ora, con il nipotino di cui
e’tutore, è praticamente il padrone di tutto e di tutti, da lui puo’dipendere il benessere della comunità.
E così il professore comincerà a guardarsi intorno, a conoscere gente, a parlare, a cercare di capire cosa ci sia dietro questa brutta storia, e cosa si voglia da lui….
L’EQUAZIONE DEL CUORE è il nuovi libro di MAURIZIO DE GIOVANNI. E’ completamente diverso dalle serie poliziesche che gli hanno dato celebrità e onori. Questo non è un giallo in senso classico, pur se anche qui c’è una sorta di indagine che vuole arrivare a chiarire il mistero che si puo’ celare nell’organo
essenziale dell’uomo, il cuore, da cui può divenire tutto quello che è la vita nostra e di chi ci circonda.
IL protagonista è un vecchio professore di matematica ormai in pensione, e lui è rimasto solo dopo la morte della moglie. Vive in un’isola del golfo di Napoli,
soltanto d’estate viene a trovarlo la figlia con il nipotino. Loro vivono al Nord, dove lei ha sposato un ricco figlio di industriali.
Un tragico incidente automobilistica causa la morte della figlia e del genero, è rimasto vivo il solo Checco, nove anni, è in coma, non ha ripreso conoscenza,la
sua vita è appesa a un filo, come del resta è appesa a un filo la vita della comunità dove tutto girava intorno alla attività dell’industria di famiglia, che oltretutto
sembrava abbastanza in crisi. E tutto ora guardano al “forestiero”, che è il tutore del bambino, che ha ereditato tutto.E così lui dovrà rinunciare al suo progetto di tornare subito al suo “rifugio” al Sud , per capire cosa è veramente accaduto, anche sulla scorta delle tanti voci che lo raggiungono, dei tanti che lo….tirano per la giacchetta, insomma si vede circondato da troppa gente interessata. E finirà per fidarsi solo della tata del bambino, una moldava con cui sulle prime non
lega, ma che vede molto attaccata alla sorte di Checco , a cui era affezionatissima. E ascolterà anche un poliziotto che gli fa capire che qualcosa in quell’incidente non torna.
Un romanzo nuovo, di forte presa psicologica,non un Giallo, ma strutturato come tale in maniera assai rigorosa. Qui troviamo un professore che in un certo senso si trasforma in detective,, forte della logica e della razionalità tipica del matematico. E ci vorrà tutta la sua lucidità, tutta la sua proverbiale freddezza, il
suo disincanto per venire a capo di una storia volutamente intricata, con implicazioni di carattere sentimentale e finanziario. D’altra per lui sarà una sorta di rivalsa da quell’essersi pressochè ritirato dalla vita, rifugiandosi nell’isola e rinunciando quasi anche agli affetti familiari rimastigli. Ora non si può ritirare, lo
deve a quel bambino che sta lottando tra la vita e la morte.
Ne nasce un romanzo pieno di sentimenti , colpisce per le emozioni che suscita, si sente che è pervaso di malinconia, c’è ben poco amore in questa società, si può solo sperare che prenda il sopravvento. E finisce che si puo’ipotizzare una conclusione, secondo i principi della fisica e della teoria dei sistemi complessi-
Teoria dovuta al premio Nobel Paul Dirac, che gettò le basi per studiare le relazioni tra le particelle. Applicando questa teoria all’amore vediamo che i grandi
amori finiscono per cambiarci, belli o brutti che siano, ma alla fine non sono altro che la relazione tra due individui. E’ così per l’amore tra coniugi o tra amanti,
o anche dei nonni per i nipoti, e questi amori lasceranno sempre il segno sulla nostra vita.
E così abbiamo un protagonista, il professor Massimo De Gaudio, che dopo la perdita della moglie, per cui aveva rinunciato alla carriera universitaria, è rimasto
solo, triste, inavvicinabile.Una volta all’anno la figlia e il nipotino vengono a trovarlo, il piccolo è attaccato al nonno, va a pescare con lui, e tra loro c’è un colloquio più muto che…vocale, ma finiscono per intendersi, e per il bambino questo appuntamento estivo era un qualcosa di irrinunciabile.
Più freddi e convenzionali i rapporti con la figlia, ma la verità è che il professore era un grande egoista, attaccato alla sua solitudine e al suo tran tran
quotidiano, che pure gli era sufficiente. Ci vorrà questo brusco richiamo alla vita di tutti i giorni con le conseguenti gioie e dolori tipici della quotidianità,
per capire quanto sia stato fuori del mondo in tutta la sua esistenza.
E così scopre che c’è vita anche fuori…dell’isola, ma sarà una vita che alla fine lo porta a capire che tutto è relativo, certo la vita in compagnia ha in suoi vantaggi, ma poi la vita ha un suo cammino, non sempre lineare, è fatta di incontri, di scontri, di brutture, di speranze e sogni, e a volte può portare a
conseguenze irrimediabili.
DE GIOVANNI stupisce certo per il tema che affronta, si distacca dai suoi soliti gialli, quelli in cui eccelle, pur se qui ci sono due morti, c’è un poliziotto
ma non è lui che indaga, il sesso se c’è è appena sfiorato, c’è allora un uomo che esce dalla quiete dell’isola e affronta le convulsioni della città, grande o piccola che sia.
Questo protagonista è un signore di una certo età, certo il suo autore non gli fa fare una bella figura, non sembra molto adatto a fare il nonno,qualcuno glielo
rinfaccerà apertamente, nè è stato un grande padre. Ma puo’sempre scattare qualcosa, quando si parla di sentimenti, di amore, di voglia di vivere. E poi c’è
la matematica, già anche può servire, puo’contare anche quando si parla di amore, di sentimenti secondo quella famosa formula che due sistemi, una volta
venuti in contatto, sarebbero rimasti per sempre uniti.
E cos’ questa persona un po’scontrosa, abituata a stare in solitudine, si ritrova a dover…tornare al mondo a dover lasciare il suo mare per trovare la neve della
città del Nord e a….frugare fra la bianca coltre per capire cosa è veramente accaduto alla figlia ,sin li una perfetta sconosciuta per lui.
Tutto è fatto per un bambino che giace immobile in un lettino d’ospedale, ma siccome non è morto nell’incidente è segno- pensa il nonno- che deve vivere e
allora deve cominciare a restituirgli la vita.E così il professore incontrerà varie persone, le farà parlare e piano piano questa ricerca va avanti, le ombre si sbiancano, non è tanto che si debba arrivare a cercare un colpevole, ammesso che ci sia, quanto di arrivare lui e il nipote a riassaporare il gusto di vivere .
GIUSEPPE PREVITI