” RACCONTI DEL TERRORE”di EDGAR ALLAN POE-Introduzione di GIUSEPPE ZUCCO-GIUNTI-BARBERA- 25-12-23
25 Dicembre 2023” IL PROVINCIALE “E ALTRI RACCONTI GIALLI di MARCO SCALDINI- PLACEBOOK- 2.O1.2024
2 Gennaio 2024,Miss Rosemary Merrick vive nelle campagne intorno a New Orleans in una splendida villa, siamo nel 1854, è una donna
rispettata ma anche temuta, praticamente tutto il potere economico e sociale della città è nelle sue mani.E’proprie-
taria tra le tante cose di una residenza-hotel riservata solo a donne che pagano una retta annuale, e così la camera
resta sempre riservata e nessun altro la puo’usare.Le clienti,mogli di importanti uomini d’affari o delle istituzioni sono anche attirate dalla prospettiva di essere diventate amiche di una persona assai importante come la Merrick, appassionata di ricamo, grande conoscitrice del Vangelo, ma anche al centro e a conoscenza di tutti gli affari economici degli States e quindi anche i mariti sono contenti di questa frequentazione che puo’portare anche a loro lustro e vantaggio, visto che la Merrick puo’fare tutto il bello e il cattivo tempo nella città, conoscendo tutto
quanto viene fatto di legale e illegale in città.Le signore clienti, che provengono da tutti gli Stati Uniti, sono tutte mogli di importanti uomini d’affari o della politica.
Tutto filerebbe liscio se non si presentasse una sera una prostituta di un bordello cittadino, in fuga verso la
campagna, in cerca di un rifugio che troverà nella villa di Miss Merrick. E da qui inizierà tutta un’altra storia.
In L’HOTEL di DANA MARIA STIFREN tutto si svolge in un lasso di tempo assai breve nella città di New Orleans e nelle
sue campagne.
La storia prende corpo e poi si esaurisce nel giro di ventiquattr’ore, con una trama forte, senza particolari indul-
gimenti, con una certa concessione all’horror, ma anche con uno sguardo alla vita sociale nel corso del xix secolo,
con riferimento alle condizioni della donna, vessata e comandata, sempre sottoposta al potere dell’uomo e alle sue
vessazioni.
Curioso il contrasto tra vari tipi di donne, da una parte la spietata Miss Rosemary Merrick che tutto può e tutto controlla, ad onta dall’essere una donna.Di fronte a lei vari tipi di donne, mogli dei potenti del luogo, che non riescono a farsi valere nonostante la loro condizione sociale., se non molto raramente.E allora sarà la Merrick a farle sentire forti nella comunità di sole donne. Lei fortificherà questa unione in questi periodici incontri nel-
l’hotel, che era stato appunto fondato da lei stessa.
Rosemary, disgustata dall’atteggiamento rigido della madre, abbrutita dall’atteggiamento del padre e del fratello
contrari al suo sogno d’amore,reagì vivendo per se stessa, rinunciando agli affetti familiari, dimostrando che non è
necessario sottomettersi ai maschi, anzi facendo vedere che non aveva niente a invidiare agli uomini.
Suo epigono Elisabetta I d’Inghilterra, prima femminista della Storia,colei che glorificò il nubilato perenne. Rosemary Merrick prese la stessa decisione, e per aiutare le donne creò questo hotel esclusivo, riservato a un numero
chiuso di donne, che così potranno godere di questa condizione.>
Di contro le altre donne, sia quelle con famiglia, bistrattate e vessate dai mariti,e poi quelle ancora più umili e più disprezzate che vivono nelle case di tolleranza e devono accettare e subire ogni sopruso. E come potevano difen-
dersi o ribellarsi alla mercè com’erano di mascalzoni, depravati, maniaci, e comunque non è detto che queste donne fossero la parte peggiore della società.
La storia narrata dalla STIFREN prosegue con le vicende di miss Rosemary e del suo hotel, con la spiegazione anche
di come è nata questa Unione tra donne, tutte in difesa di un parto che non hanno voluto rinnegare e che è ricordato§
nei vasi i vetro gelosamente custoditi nell’hotel.
Una storia piena di intrighi, di complotti, di falsi moralismi, ove la natura umana, maschile o femminile che sia, ne esce un po’con le ossa rotte…
Quella scritta da DANA MARIA STIFREN è una storia misteriosa con protagonisti,molti personaggi femminili, ora
negativi,ora positivi,e maschili, per lo più negativi,con un altro personaggio co-protagonista, l’Hotel. Molto gira
sull’impostazione di fondo data alla protagonista assoluta del romanzo, miss Merrick, certamente una spietata “mangiauomini”, in questo horror con passaggi erotici e gialli, dove appunto la Merrick arriva a sterminare i suoi affetti più cari, padre e fratello.
La storia dura sulle ventiquattro ore ,molto avviene di notte, in cui tutto è ancora più misterioso pur che più che il buio della notte potè il buio dell’animo umano.
A concludere un sottitolo ideale secondo l’autrice poteva essere: “Alle donne sono sempre stati chiesti tre grandi
GIUSEPPE PREVITI
sacrifici:la verginità, la maternità e la prostituzione”.
mpo in New Orleans ma non solo..
Tutto filerebbe liscio, senonchè una sera una prostituta di un bordello cittadino fugge verso la campagna e cerca rifugio nella villa della Merrick e da allora inizia tutta un’altra storia….
In l’HOTEL di DANA MARIA STIFREN tutto si svolge in un lasso di tempo assolutamente breve nella città di New Orleans e nelle sue campagne.
La storia prende corpo e poi si esaurisce nel giro di ventiquattro ore, il tutto raccontato con una prosa forte, senza particolari abbellimenti, con una certa concessione ai toni horror,ma anche con uno sguardo alla vita sociale
del XIX secolo, con particolare riferimento alla condizione della donna, considerata in varie accezioni, vergine,madre, prostituta, e sottoposta alle vessazioni dell’uomo, padre-padrone, marito-padrone ,despota-padrone.
Curioso il contrasto tra i vari tipi di donne, dalla spietata protagonista,Miss Rosemary Merrick, che tutto può e tutto controlla, e che sfruttando il potere economico e decisionale che aumenta sempre può permettersi di seguire la
sua vera vocazione, combattere “l’odiato genere maschile”. Rosemary odia gli uomini che sottomettono le ragazze povere alle loro turpi voglie, e così è decisa a dare a queste donne la possibilità di cambiare vita. Ecco, importante è dare questa possibilità, osservando anche che “solo una donna puo’salvare una donna”.E anche quello strano Hotel dove periodicamente si radunano queste donne, custodendo dei vasi di vetro che custodivano i “figli della colpa”, almeno per la società dove vivevano.
E come epigono di Rosemary, la prima vera femminista della storia,Elisabetta I d’Inghilterra, la prima che purificò§
il nubilato perenne. Rosemary prese la stessa decisione, e per aiutare le donnè creò questo hotel esclusivo, creato per un mondo solo al femminile e quindi riservato a un numero chiuso di donne, le sole che potranno godere di questo
regalo.
Di contro le donne, comandate dai familia