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12 Maggio 2014” SHERLOCK HOLMES E L’ENIGMA DEL CADAVERE SCOMPARSO” DI LUCA MARTINELLI- DELOSBOOKS
16 Maggio 2014L’inverno del mondo è la storia di un gruppo di famiglie, cinque, che vivono nel ventesimo secolo e i cui destini si intrecciano in un mondo che va a rotoli
per la mano pesante delle dittature e poi per la guerra.
Ci troviamo nel 1933, Berlino vede la marcia di Hitler verso il potere e Carla von Hulrich,11 anni, vede la sua famiglia assai incerta sul futuro che li attende.
Intanto conosciamo Ethel Leckwith, grande amica di Maud, mamma di Carla, ex-membro del parlamento inglese e suo figlio Lloyd che avrà dei problemi
con il nazismo.Infatti lui opera con un gruppo di tedeschi che sono contrari a Hitler, il tutto avviene sotto il controllo di un giovane che farà carriera nei
servizi segreti dell’Unione sovietica, Volodja, la cui cugina Daisy attrae molto Lloyd, ma lei gli preferisce l’aristocratico inglese Boy Fitzherbert, membro
influente del partito fascista inglese.
Nel frattempo in America ci sono due fratelli, Woody e Chuck Dewar, che vivono quel periodo difficile e pieno di incognite, l’uno dandosi alla Politica,
l’altro arruolandosi.
Tanti destini si incrociano, anche perché si sta scatenando una delle più spaventose guerre del pianeta, che non risparmierà nessuno, da Londra a
Berlino, dalla Spagna a Mosca, da Pearl Harbor a Hiroshima, con una serie di battaglie e una striscia di sangue che produrranno lutti e tragedie.
Questo romanzo fa parte della triologia “The Century”, è il secondo episodio, e quindi vi possiamo ritrovare molti dei personaggi di La caduta dei
giganti.
Ken Follett ricostruisce con la consueta cura e bravura un periodo storico tra i più complessi, con una narrazione sempre fluida e accattivante, creando
una serie di personaggi sempre assai vivi e reali, occupando la trama e con i loro drammi personali e con i drammi dell’umanità alle prese con il devastante
conflitto mondiale.
Il grande scrittore prosegue quindi nel suo ambizioso progetto di ripercorrere la storia del Novecento attraverso la vita di alcune famiglie nel corso degli
anni, passando di generazione in generazione. Ne La caduta dei giganti si era occupato del tempo della Prima Guerra Mondiale e della Rivoluzione Russa,
in questo secondo volume, L’inverno del mondo, siamo alla Seconda Grande Guerra, mentre nel terzo si arriverà al periodo della Guerra Fredda.
L’inverno del mondo è un romanzo assai impegnativo, 95o pagine, una vasta schiera di personaggi, parte reali, parte inventati, le cui vicende si alternano e
si intersecano continuamente.Ovviamente Ken Follet, maestro nella guerra di spie, non ha certo voluto comporre un saggio storico, il suo vuole essere e
resta un romanzo costellato da tante avventure, da una serie di eventi, magari presi anche dalla realtà storica, ma visti e adattati secondo il disegno della
storia che ci vuole raccontare. Così avviene che tali scelte magari trascurino o diano meno spazio a alcuni fatti storici come l’Olocausto o la dittatura sovietica
mentre si evidenzia l’aiuto che alcuni industriali americani dettero a Hitler o anche la genesi del fascismo inglese.
La nostra storia va dal 1933 al 1949, partendo dall’avvento di Hitler sino all’inizio della Guerra Fredda. Protagonisti sono appartenenti a famiglie americane,
inglesi, tedesche, russe e gallesi. Due grandi storie d’amore contraddistinguono la trama, quella tra Carla von Ulrich e Wener Frank e quella tra Lloyd Williams
e Daisy Peskov, cugina di quel Volodja Peskov che ha un ruolo basilare in questo romanzo.
L’inverno del mondo è quindi un grande romanzo d’amore ma anche una storia epica di un gruppo di uomini e donne di cui seguiamo l’epopea, e li vedremo
in ruoli e posizioni differenti. Ci sarà amore, coraggio, volontà di battersi contro la barbarie e l’oppressione. Netta, forse sin troppo, è la contrapposizione che
Follett fa dei suoi protagonisti, da una parte i buoni e dall’altra i cattivi. Follett riesce comunque perfettamente nel suo intento di far rivivere al lettore un mondo
che certamente è bene venga ricordato e nel bene e nel male, preservandone così la memoria storica, pur se in forma romanzata.
Una curiosità, ben quattro le traduttrici di questa opera, quasi a voler sottolineare la complessità della stessa e la volontà di voler riportare tutte le sfaccettature
della scrittura di Ken Follett.
Giuseppe Previti