” LE VAMPIRE DI PRAGA- Danse Macabre” di ANDREA CARLO CAPPI- ED.NORDEST
25 Maggio 2014” IL CINEMA VUOL DIRE “(Secondo tempo) di MAURIZIO PORRO- BOMPIANI
26 Maggio 2014Bassa padana, un caldo da squagliarsi, la farmacia oggi è chiusa per imprevisti impegni del titolare (sta per divenire padre)ma da questo deriveranno un sacco di
guai. Alla Piccola Russia, placido borgo, vive il Baggina, un colosso di centotrenta chili dal carattere difficile, un prepotente che solo i tranquillanti fanno stare
tranquillo. Ma lui interpreta la farmacia chiusa come un segno del destino e si scatena, assale la caserma dei carabinieri, irrompe nel bar cittadino, picchia un vigi-
le e poi si barrica in casa minacciando chiunque si avvicini, brandendo pericolosamente una katana. In paese lo conoscono, nessuno si preoccupa più di tanto,li
ritengono inoffensivo. Ma il ritrovamento di un cadavere nei campi, un uomo ucciso a colpi di spada, cambia le prospettive e per il maresciallo dei carabinieri Valdes
non sarà un’indagine facile.
L’ira funesta di Paolo Roversi è una storia a tratti esilarante, a tratti poliziesca, certamente una storia di costume ambientata in uno straordinario borgo, la Piccola
Russia, e questo già ci fa vedere gli orientamenti politici di chi lo abita, ma ci f anche vedere una umanità composita, assai stravagante, che già di per se stessa fa
notizia.
Ma è anche un paesino dove non succede mai niente, e figuriamoci che evento è quando un bel giorno le saracinesche dell’unica farmacia restano chiuse, ovviamente
si dovrà fare a meno delle medicine. Vi domanderete: che problema c’è per un giorno ? Ditelo a Mauro, meglio noto come il Gaggina, una sorta di Hulk, 13o chili di
peso, un carattere violento per natura. Si aggira in Kimono brandendo la spada da samurai e creando un gran casino, se la prende con i vigili, con i carabinieri, con
chi gli capita a tiro. E poi si barricherà in casa con la nonna, che è scombinata come lui. La casa viene assediata e lui prende in ostaggio uno pseudo-giornalista e
un altrettanto improbabile regista che si erano avventurati presso di lui.
Il maresciallo dei carabinieri Omar Valdes, un sardo trapiantato nella bassa, detto “Tenente siluro” perché è sempre a pesca di pesci siluri, e il brigadiere Puglisi
cercano di farlo ragionare, ma senza successo. Intanto la scoperta di un cadavere, quello di un uomo accoltellato, fa crescere la tensione nella zona. Tutti ne ritengono
il Gaggina colpevole, ma Valdes non è convinto. Valdes è ormai da vari anni a Piccola Russia, conosce un pò tutti, ne sa pregi e difetti, vizi e virtù, comprende
la vasta congerie di questa umanità, è disposto anche a chiudere un occhio sui loro difetti, però la situazione adesso è esplosa a livello mediatico nazionale e
così Valdes conoscerà Giulia Savelli, una giornalista assai nota, che chiede alla magistratura di impiegare le teste di cuoio del GIS per cattutrare il Gaggina.
Valdes è contrario, non crede che il gigante sia un assassino, cerca di prendere tempo, e intanto si rivela un uomo vero ne giusto, sì da colpire la stessa Giulia.
Usando la chiave del giallo Roversi ci racconta le astuzie e le ingenuità di una serie di personaggi presi dalla vita vera, ci fa vedere come si vive in un paesino
dove tutti si conoscono e un bicchiere di Lambrusco e quattro chiacchiere a un bar cimentano vere amicizie.
GIUSEPPE PREVITI