“L’UGUAGLIANZA DELLE OSSA ” DI VINCENZO MARIA SACCO – a.l.a.LIBRI
13 Febbraio 2019” LA PRIGIONE DELLA MONACA SENZA VOLTO” DI MARCELLO SIMONI- EINAUDI
19 Febbraio 2019Roma 1 sec.d.C: Siamo sotto l’imperatore Tito, Aurelio Cecina ha perso tutto, ha fatto fallire l’impresa che aveva ereditato dal padre per
troppi debiti e oppresso dagli usurai finisce schiavo ed entra in una scuola per gladiatori. Qui dimostra di avere del talento ma è inviso
a tutti i suoi colleghi che lo umiliano in continuazione.Lo aiuterà Clovia ,una matrona moglie di un senatore, che gli farà ingerire una
pozione misteriosa che serve a potenziare gli atleti.
Roma giorni nostri: Valerio è un gioielliere fallito e raggirato, lasciato dalla moglie si arrangia per campare, quando si innamora di una
prostituta. e allora per riscattarla e mantenersi lui stesso si trasforma in combattente di incontri di arte marziale clandestini. Egli stesso
si trasforma in combattente. Ma sarà dura sopravvivere in un mondo spietato e senza scrupoli e allora Angelo cercherà aiuto ingerendo una sostanza misteriosa, la cui formula gli è stata fornita da un’amica che studia testi antichi.
Due destini legati quelli di due giovani uomini, spr, ma ovveduti negli affari, costretti a soluzioni estreme pur di sopravvivere, ma il fatto
singolare è che sono vissuti in epoche diverse, 2000 anni li separano.
Questa è l’idea che sviluppano Andrea Frediani e Massimo Lugli in Lo chiamavano Gladiatore.
Una vicenda che si svolge in parallelo, in comune Roma,e due commercianti “falliti” Nel primo secolo dopo Cristo ai tempi dell’Imperatore Tito viveva a Roma Aurelio, un giovane romano che ha perso tutti i suoi averi, lavoro, donna e denaro. Gli sono rimasti
solo un fisico statuario e una grande forza. Finisce schiavo ed entra nel giro dei gladiatori. Disprezzato e umiliato dai compagni si riscatta nell’arena tanto da diventare il beniamino dell’imperatore e del pubblico. Ma per arrivare a questo dovrà ingerire una misteriosa pozione….
Velerio Mattei è un giovane benestante dei giorni nostri caduto in miseria per la sua incapacità nel gestire gli affari. Disperato cerca con-
forto nell’amore per una prostituta. Lui la vuole riscattare dal suo protettore e per procurarsi la somma necessaria entra nel giro dei com-
battimenti clandestini di arti marziali, arti che lui ha sempre praticato. Le prime prove non vanno, quando grazie a una sostanza segreta
risalente ai tempi dell’impero romano diventa praticamente invincibile….
Corsi e ricorsi storici sono alla base di questa storia scritta a quattro mani da Andrea Frediani e Massimo Lugli,un maestro dei romanzi
storici e un giornalista tra i massimi esperti di nera nonché autore di riuscitissimi noir all’italiana. Un’oera originale che mette a con-
fronto due epoche lontanissime tra loro, il 1°secolo d.C. e il nostro secolo. Da una parte un patrizio, Aurelio Cecina, dall’altra un pariolino,
Valerio, sprofondati nel nulla dopo aver fallito fallire il primo l’azienda paterna,il secondo altrettanto imbranato negli affari :entrambi
costretti a “vendersi” per sopravvivere e anche per una questione d’onore.
Due viceende che si ripetono a distanza di duemila e passa anni, leit-motiv Roma sempre bellissima e tormentata a un tempo. con il
destino degli uomini che si perpetua nel tempo, la caduta delle persone nella polvere, il tentativo di rialzarsi a prezzo di enormi sacrifici
e sofferenze.
Frediani da buono storico ci racconta la Roma degli imperatori, dalle ricche matrone che si comprano i loro amori a una Roma in
grande spolvero per i “Ludi gladiatorii” organizzati per l’inaugurazione di quello splendido anfiteatro oggi conosciuto come IL Colosseo.
Lugli invece si immerge nello squallore della Roma di oggi, con le scommesse su incontri clandestini, droga, prostituzione, insomma un
sottobosco dove la malavita impera sovrana.
Un romanzo che colpisce per la sua crudezza,l e che ci fa vedere che passano i secolo ma continua a mancare uno spirito etico e morale
comune. I due protagonisti provano a riscattarsi ma le mancanze di questa società sono troppo forti e ripetute.
Un romanzo che è molto “sentito”anche dai due autori, che essendosi “uniti” in questa opera, e pur appartenendo a sistemi narrativi
diversi,hanno proceduto ognuno con la propria storia avendo come base il tema Roma, ma riuscendo quasi magicamente a creare uno
spirito comune che finisce per avvicinare i due protagonisti, che attraverseranno un processo generale di caduta , riscatto e ricaduta.
Oltre i nostri personaggi principali vi sono anche numerose protagoniste femminili, da Helena la prostituta, un amore impossibile,
a Ambra, breve fiamma di un tempo per Valerio, quasi un passatempo da dimenticare, ma che invece quando si ritrovano sarà deter-
minante nel fissare il suo destino. E poi la matrona Clovia, dissoluta, al di fuori di ogni principio morale, a cui si contrappone Innithivei
la schiava di cui s’innamora Aurelio.
Questo romanzo è la dimostrazione di come si devono rapportare due forme di narrativa diverse,, il romanzo storico e il noir.Ebbene
due forme che hanno in comune, specie per i noir d’epoca, un lavoro di studio e di ricerca notevoli, mentre nel romanzo storico c’è
avventura, passione, studio, ma anche un pizzico di giallo, di noir nell’evolversi delle varie vicende, insomma tanta “atmosfera”negli
uni e negli altri
GIUSEPPE PREVITI