N°2″UN NOME PER UN CADAVERE”DI VALENTINO MEYNET-ROGER SARTEUR EDITORE
2 Marzo 2012“TRIOLOGIA” DI VALERIO BECCARI- Le inchieste di Lisa Mattei CM EDIZIONI
26 Marzo 2012Luca Martinelli,giornalista, grande passione per Sherlock Holmes a cui ha dedicato un apocrifo “Il palio di Sherlock Holmes” e presto ne uscirà un altro,è tra l’altro il direttore responsabile della rivista “The Strand Magazine”,organo ufficiale di “Uno studio in Holmes”,l’associazione che si occupa in Italia del mitico investigatore.
Martinelli è tornato in libreria con “Lo strano caso del falso Sherlock Holmes”,un curioso testo di non facile identificazione.
Siamo nel settembre 2011 e Sherlock Holmes vive ormai da tempo in campagna,nel Sussex,svolgendo la vita del perfetto pensionato.E’ proprio di quegli anni l’uscita del film di Guy Ritchie
“Sherlock Holmes” con la interpretazione di Robert Downey jr.(Holmes) e Jude Law(Watson).
Ma Holmes non si è interessato molto a questo film finché non gli piomba in casa un dottor Watson particolarmente indignato e sdegnato per come i due nostri beniamini sono stati dipinti nel film.I due vecchi amici non si vedevano da tempo ma la loro innata complicità,le loro emozioni,il loro spirito d’avventura sono sempre gli stessi e Holmes spronato dal dottore proverà ad…indignarsi.Ma sarà ancora una volta un mistero,che questa volta riguarda la loro vecchia casa di Baker Street,a rimettere in moto le cellule grigie di Holmes.La loro vecchia dimora era servita da set cinematografico per il film di Ritchie,ma adesso sembra celare qualche segreto e quindi Sherlock Holmes prenderà in mano la situazione guidando le mosse della polizia.
Una storia originale dove si incrociano passato e moderno,dove idealmente possiamo immaginare congiunti tutti i fan letterari del grande investigatore con i nuovi spettatori che lo hanno conosciuto attraverso il film realizzato da Guy Ritchie.
Sherlock Holmes è un mito che non tramonta mai, le sue avventure riscossero un tale successo che Conan Doyle che aveva voluto sopprimerlo fu costretto a risuscitarlo e da quel momento si può dire si sia garantito l’immortalità perenne.
Nel tempo di Holmes e Watson si sono impadroniti cinema e televisione,e del resto lo stesso Ritchie ha fatto seguire alla prima una seconda pellicola “Gioco di ombre”.
L’accoglienza per il primo film era stata controversa:chi lo aveva accettato per i colpi di scena e per il ritmo, e chi lo aveva avversato ritenendo poco credibile e poco attinente alla immagina tramandata negli anni l’Holmes di Downey jr. e lo Watson di Law. A questa categoria appartengono in gran parte i cultori del celebre duo investigativo.
Luca Martinelli si pone la domanda su come il diretto interessato,ossia Sherlock Holmes,abbia accettato la versione cinematografica delle sue gesta.
“Lo strano caso del falso Sherlock Holmes”è certamente un romanzo che sorprende il lettore,lo spiazza ma anche lo incuriosisce, a metà com’è tra la storia “gialla” e la storia di una identità da riaffermare.Intanto va ricordato che accanto alla saga letteraria “ufficiale”si è sviluppato un filone letterario composto da “apocrifi”,cioè da storie che hanno a protagonista il grande Holmes e che sono state scritte un po’in tutto il mondo, da autori anche celebri,uno per tutti Mark Twain.Anche in Italia molti si sono cimentati in questa impresa, tra gli altri Enrico Solito e lo stesso Martinelli.
E’un genere letterario che si basa su quello che viene in gergo chiamato “il grande gioco” con alcuni assiomi precisi,Sherlock Holmes è realmente esistito,il dottor Watson è il vero autore-cronista delle tante avventure, sir Arthur Conan Doyle era semplicemente l’agente letterario.
Partendo da queste premesse ,dosando in giusta misura ironia e suspense,Martinelli ci mostra Sherlock Holmes ai giorni nostri, quando ha lasciato da tempo la città per stabilirsi in campagna.
Qui si riposa lontano dalle frenetiche pulsioni della vita quotidiana in città e non darebbe particolare importanza alle tante inesattezze e falsità del film né alle diversità tra lui e il personaggio che lo raffigura se non fosse per l’improvvisa visita del dottor Watson che tuona contro lo scempio perpetrato ai loro danni e vuole quindi convincerlo a contestare la
riduzione cinematografica.
Mentre discutono se sia il caso di intervenire e come farlo arriva un inquietante messaggio che rivela strane presenze nella loro ex-abitazione, e da qui scatta una nuova avventura….
Luca Martinelli ha scritto un romanzo dove fantasia,ironia e mistero si fondono a meraviglia, facendo perno su un personaggio che non sia il solito “manichino”di troppe avventure cinematografiche e televisive.L’autore ci offre il ritratto del vero Holmes,non trascurando però il modello Downey, anzi contando sulla naturale simpatia di Sherlock Holmes perché avvenga una sorta di simbiosi tra chi è un lettore tradizionale e chi lo ha scoperto grazie al cinema.
Interessante è anche la rivisitazione,in questo caso letteraria,in chiave moderna del mitico investigatore perché al metodo tradizionale di deduzione a lui caro si aggiunge l’uso degli strumenti delle investigazioni attuali.Tutto sommato la vicenda mette a confronto cinema e carta,ma alla fin fine è tutto un pretesto per dare inizio a una nuova avventura….
GIUSEPPE PREVITI