“IL MIO CADAVERE” di FRANCESCO MASTRIANI riscritto da DIVIER NELLI-GIALLI RUSCONI
17 Gennaio 2011“NOIR DESIR-Nè vincitori nè vinti” DI SACHA NESPINI-PERDISA POP
26 Gennaio 2011Quale titolo inaugurale della collana dei Gialli Rusconi è stato scelta un a spy-story “L’ombra del destino” scritta a quattro mani da Daniele Cambiaso e Ettore Maggi. E’ la storia di Stefano e Giulio, due studenti universitari, arrestati a Genova perchè coinvolti in una vicenda di terrorismo. Siamo nel 1979,anni pesanti. I due amici verranno poi rilasciati perchè non c’entrano nulla con l’eversione terroristica, ma i loro destini cambieranno radicalmente.Li ritroveremo sedici anni dopo, Stefano ispettore di polizia, Giulio tenente dei carabinieri.Il loro antico debito fa sì che Stefano venga fatto infiltrare in una organ izzazione di trafficanti d’armi con legani con la mafia del Veneto e le formazioni militari che combattono nella ex-Juogoslavia, mentre a Giulio vengono affidate le indagini sul misterioso suicidio di un giovane carabiniere. Questo lo porterà a contatto con un soggetto misterioso che ufficialmente risulta morto da vari anni.Nella storia entreranno poi ricatti a sfondo sessuale, personaggi ambigui coinvolti in loschi legami politici, servizi segreti che conducono una loro guerra,conflitti a fuoco, massacri nelle zone calde oltreconfine, la lotta per spartirsi queste terre. Tante le verità, a volte sconvolgenti, punti in comune tra i due casi, molte le scoperte che i due protagonisti dovranno fare, e ancora il loro destino risulterà indissolubilmente legato.
Un thriller a quattro mani,basato su una vicenda aspra, forte tra terrorismo, mafia,traffici d’arme, ricatti,intrighi politici e tanto,tanto sangue.Come già detto il libro fa parte di una nuova iniziativa editoriale ch si propone di visitare i vari tipi di giallo, da quello classico a quello storico,dall’hard-boiled alla crime-story, dal noir alle spy-story.
Una storia che parte da una ingenuità, pagata a caro prezzo, perchè coinvolge(volutamente…)due giovani che per un debito di riconoscenza verso chi li scagiona si arruoleranno, l’uno in polizia e l’altro nei carabinieri,divenendo per sempre delle pedine da manovrare secondo disegni altrui.E’ un romanzo denso di motivi, che ti prende sempre più via via che la vicenda si dipana con i due amici coinvolti in indagini sempre più intricate e pericolose.Il libro è costruito con un’abile struttura a incastro, tecnica non nuova nella narrazione che si occupa di fatti che corrono in maniera parallela, ma che poi trovano un denominatore comune nel segno del destino, comune per entrambi e inesorabilmente portato a realizzarsi.
Il romanzo di spionaggio è abbastanza insolito nella nostra produzione letteraria e anche a livello generale sembra caduto in disuso.Il pweriodo della guerra fredda era invece stato contrassegnato da una vasta quanto efficace produzione, con in prima fila autori di grosso prestiglio da Len Deighton a Graham Greene a John Le Carrè. Sembrano ormai svanite le trame succose che si basavano sulle ambiguità dei personaggi e che tenevano su lo spionaggio letterario e cinematografico negli anni d’oro.Nella nostra epoca, specialmente i romanzieri anglosassoni, si immaginano solo storie per lo più legate al terrorismo islamico.
Daniele Cambiaso e Ettore Maggi sono due scrittori con esperienze comuni, non limitate alla sola scrittura di genere, ma sempre ricche di passioni, anche politiche,e pertanto non meraviglia che abbiano affrontato un percorso complesso e ricco di insidie.Se dal punto di vista della scrttura lo spionaggio è oggi una perla abbastanza rara,in esso a pensarci bene
troviamo elementi del poliziesco,del noir, del mistero,del romanzo d’avventura. I nostri autori si sono dimostrati all’altezza del compito e tutto sommato rendono un buon servizio alla scrittura a quattro mani. La loro è una storia raccontata con grande rigore, certamente ben congegnata e condotta con una tecnica che sfugge al sensazionalismo a scorre via gradevole.
Un romanzo molto legato alla cronaca, storie del genere potrebbero essere considerate reali e questo è un ulteriore merito per i due scrittori.Oltretutto hanno saputo dare alla vicenda un respito insolitamente alto per la scrittura di genere.
Un libro che attinge a piene mani alle nostre radici culturali e poetiche,ricco anche di tanti personaggi mirabilmente
scolpiti.
GIUSEPPE PREVITI