” IL PAPPAGALLO MUTO” DI MAURIZIO DE GIOVANNI- Una storia di Sara- RIZZOLI- 03-06-2O25
3 Giugno 2025” l’ISOLA DEI SILENZI DI FABRIZIO SILEI- TEA- 13.06.2025
13 Giugno 2025Firenze bella e brutta,secondo i punti di vista. Non vi allarmate, Firenze non è mai brutta, ma stiamo parlando di Firenze nuova capitale
d’Italia, dove pulsa una gran vita,con relativi momenti di ricchezza e di grande miseria. Tra gli abitanti molta contentezza, grandi entusiasmi, si spera in un nuovo benessere.Tra i giovani di belle speranze Sabatino Arturi, 24enne , vede un avvenire roseo e portatore di grosse occasioni,un breve periodo nell’esercito, ora è tornato a casa e la famiglia conta che trovi presto lavoro e ,ancor più, che metta su famiglia.Così gli combinano un incontro con una ragazza fiorentina, Silvia, vagheggiando appunto un futuro matrimonio. Ma le cose andranno diversamente, anche perché lui si innamora di una bella inglesina, ma principalmente è Silvia che non lo…vuole, ha altre mire, ma comunque diverranno buoni amici.
Ma intanto la vita continua, tra ufficiali…piemontesi in cerca di buoni partiti. avventurieri che si sono precipitati nella nuova capitale subodorando buoni affari. E poi i commerci piccoli e grandi che mescolano traffici di milioni, avventurieri e venditori di lampredotto….in cerca di fortuna. E poi fanciulle in pericolo, collane che scompaiono, cadaveri che ingombrano il panorama,criminali che cercano di investire soldi sporchi , alimentando il mercato a suon di miliardi, contando di sfruttare i vizi della Firenze capitale.
Per Sabatino Arturi una lezione di vita, tra pericoli reali e presunti, e le pene del cuore….
SERGIO CALAMANDREI è tra le figure di spicco del giallo toscano,va detto che vi è partecipe dagli inizi degli anni duemila, scrittore, sto
rico, recensore, studioso di tempi e costumi, chi ne ha più ne metta.Sicuramente mai banale, mette a frutto adesso la sua grande passione
per Firenze capitale, creando un nuovo personaggio, SABATINO ARTURI, di cui ci…canta le gesta in L’OPPIO DI FIRENZE CAPITALE, appunto la prima avventura nella città del giglio del giovane Arturi. Questa nuova impresa di Calamandrei prende le forme di un romanzo storico, legato ai tempi in cui Firenze fu capitale d’Italia, partendo cioè dal 3 febbraio 1865 e sino al 3 febbraio 1871.
Ovviamente il nostro autore non ha scritto un saggio storico, ma ha voluto, tramite la formula della trama d’azione, parlarci della Firenze capitale d’Italia, raccontandoci una storia che ci descrive un mondo variegato, dove sono solo apparenti i vantaggi di essere diventata capitale.La città se da una parte gode della nuova posizione, dall’altra si trova a dover affrontare gli impatti di una amplificazione ne facile nè scontata di un nuovo mondo,certamente diverso e non necessariamente “buono”, in cui tanto si è formato nei
secoli, e nel bene e nel male.
Ne è derivata una storia di azione e di tensione dove si sta formando un nuovo mondo, anche abbastanza imprevedibile, anche per le diverse origini dei tanti personaggi. E così alla vecchia…fauna fiorentina, già molto varia di suo, si aggiungono i nuovi arrivati, i “piemontesi” che poi sono un’altra varietà altrettanto vasta e molto indefinita.
Ecco il re, che una ragazzina addirittura vaneggia di sedurre, ecco la nuova vita portata sulle rive dell’Arno, la Corte, i Funzionari, i Militari, e di contro il Popolo fiorentino, con le famiglie nobili e quelle povere della città, con tutte le sue magagne, le sue sporcizie e le sue miserie. Sergio Calamandrei ha dedicato studi e ricerche alla sua città relativamente a quell’interessante e per molti versi imprevedibile periodo. Fu certamente un’epoca di trasformazione e di grandi mutamenti, di approcci sempre profondi e dal punto di vista edilizio e di quello di vita giornaliera. Ci arrivano dei nuovi “cittadini”, appunto i “piemontesi”(o come dicono altri i “torinesi”) il che porta a grandi mutamenti, e la città forse non è pronta a questa rivoluzione. Durerà sei anni, alcuni squilibri si rincoreranno nel tempo anche nella riedificazione del centro storico, del resto certe difficoltà non sono state superate neanche al giorno
di oggi.
Ma tornando alla Firenze in cui vive il nostro protagonista,Sabatino Arturi, certamente durante quei sei anni la città si… sveglierà,ma l’impatto con il mondo legato al regno sabaudo non sarà facile.Per esempio un passo importante riguarderà la sistemazione dell’ex ghetto, dove ora sorge piazza della Repubblica.E qui si trovavano un dedalo di stradine e casupole medievali, addirittura con stradine declassate a cloaca a cielo aperto, e dove si svolgono commerci più o meno leciti.Qui vive riverito e ben protetto il re dei mafiosi, o meglio il Re del Ghetto,Berto Cassavoli, che tutto puo’e tutto fa. Di contro il commissario di pubblica sicurezza,Domenico Arganti, detto Lucertolo (chiaro omaggio a Jarro).E Ugo, il giovane venditore di lampredotto, guida preziosa e socio in affari dell’Arturi.
Girano per Firenze ufficiali e ufficialetti che cercano di …accasarsi.
La città li ha ormai c0nquistati, del resto Firenze ha sempre mantenuto nel tempo un suo fascino, una città che si fa “vivere”, sempre vivace ma anche sorprendente e con un suo fascino di marca internazionale.
Ma il romanzo ha anche storie d’amore, che non vanno magari a buon fine, ma ci sarà tempo. Insomma un bel noir, ricco di motivi e di sorprese.
GIUSEPPE PREVITI