” LA PIOGGIA FA SUL SERIO ” DI FRANCESCO GUCCINI LORIANO MACCHIAVELLI – MONDADORuwst
25 Novembre 2014” FIRENZE AMARA E DOLCE” DI MARCO INNOCENTI- AVAGLIANO EDITORE
6 Dicembre 2014Durante i lavori per il G8 di Genova viene ritrovato uno scheletro in una cantina che in tempo di guerra era usata come rifugio antiaereo. Lo scheletro apparter-
rebbe a una ragazzina di non più di quindici anni come risulta dalle analisi sul cavo dentario e le ossa del bacino. La morte risalirebbe al 1944 quando il palazzo
sovrastante la cantina era crollato per un bombardamento.Inchiesta ufficiale quindi chiusa, Ma per Erica Franzoni, commissario capo della squadra mobile, il
caso merita ancora qualche approfondimento, anche perché un suo anziano vicino di casa, Sam Lauria, ebreo, ex-insegnante, le aveva chiesto di dare una mano
e a dare un’identità a quei poveri resti e a cercare di capire cosa fosse successo.
Non manca ovviamente il compagno storico della Franzoni, il vicequestore Antonio Maffina, ma questi ha poco tempo da dedicare all’inchiesta di Erica, perché è
alle prese con i brutti risvolti che sta prendendo la tre giorni di Genova, e lui è deciso ad accertare le responsabilità dei poliziotti nei fatti di Bolzaneto.
L’oro di Sarah è un libro giallo scritto da Anna Maria Fassio in cui ci si alterna tra passato e futuro, passando dall’Italia occupata dai nazisti, con le famiglie ebree
vittime di sciacallaggi continui anche da parte degli stessi uomini di Chiesa, con sospetti e ombre inquietanti che si riversano anche sui giorni nostri, all’Italia
di oggi dove si ripetono atti scellerati coperti da troppe connivenze.
Nel libro si registra l’atteso ritorno del commissario Erica Franzoni che questa volta si deve occupare di un caso del passato, risalente addirittura al lontano
1944, ma anche il suo abituale compagno di avventure, il vicequestore Maffina, deve occuparsi del passato, ma assai più recente e quindi ancora più ” bol-
lente “, cioè il comportamento della polizia nei giorni del G8.
Due modi di affermare la necessità che la verità non deve essere mai nascosta. Nel caso della ragazza apparentemente senza nome e senza passato non è vero che
non esistono, nome e passato sono stati cancellati ma è necessario che vengano riportati alla luce, lo esige in generale il senso di giustizia, ma lo esige ancor
più la ragazzina stessa che ha diritto di sapere la verità sul perché ha fatto quella fine. E lo esige la memoria, ,lo esige la storia senza le quali non ci sarebbe più
nessun senso di giustizia. In un certo senso le due indagini sono molto più vicine di quel che sembri, in entrambi è primaria la volontà di stabilire la verità, e
soltanto dopo si può fare giustizia.
Con L’oro di Sarah Anna Maria Fassio torna ai suoi amati poliziotti, lei è ormai da anni che occupa un ruolo nel poliziesco italiano, una scrittrice alla McBain,
pur se poi recentemente sl è avventurata anche nel noir nella spystory. E del resto lei fu seguita da McBain in persona in uno stage degli anni ’90 Ma l’amore
per la sua poliziotta non è evidentemente venuto meno e quindi eccola al centro di questa storia con forte sapore retrò !
La Franzoni ha ormai una parte stabile nella mitica collana Mondadori. Lei è la giovane responsabile della squadra mobile della questura di Genova, laureata,
rapporti più che aperti con gli uomini della squadra, assai capace, e poi non dimentichiamo l’ottimo rapporto con il Maffina.
Anna Mario Fassio ha cominciato a scrivere molto tardi, in compenso il successo le ha arriso ben presto e il fatto po di militare in una collana che passa dai grossi
nomi della letteratura gialla è già di per sé ragguardevole. Le pagine della Fassio sono sempre molto scorrevoli, con una giusta miscellanea tra azione e lo studio
dei personaggi. Anche in questo nuovo libro continua il legame tra Maffina e la Franzoni pur se meno evidenziato che nei libri precedenti..
Ogni anno la Fassio ha pubblicato un libro giallo con questo editore e nel 2014 ci ha fatto la bella sorpresa di riproporci il genere poliziesco anche per
la gioia dei suoi lettori ormai affezionati a questi personaggi. Ma quel che conta di più è che la Fassio con i suoi gialli si cala sempre nella realtà della sua città,
Genova,che lei descrive sempre con molta precisione e storica e geografica.Lei varia spesso i temi, sempre presi dalla realtà. Nel caso di questo ultimo libro
si fondono due storie, una che risale alla Genova occupata da nazisti ma che poi avrà anche sviluppi attinenti ai giorni nostri grazie all’impegno della Franzoni.
L’altra è anch’essa datata ma l’insegnamento dell’autrice è che non esistono storie ” passate” se non si fa giustizia nel loro interno.
GIUSEPPE PREVITI