” ROMOLO IL PRIMO RE” DI FRANCO FORTE GUIDO ANSELMI- MONDADORI
11 Febbraio 2019” LO CHIAMAVANO GLADIATORE” DI ANDREA FREDIANI- MASSIMO LUGLI NEWTON COMPTON ED.RI
18 Febbraio 2019Siamo nel 1700 a Napoli capitale di un Regno di vaste proporzioni e tra le città più popolose d’Europa.Facciamo la conoscenza
di un commissario di polizia, anzi il suo titolo esatto è “giudice commissario”, Francesco Filangeri. Lo vediamo all’opera in quattro
episodi che si svolgono tra il 1793 e il 1799. Seguirà la restaurazione borbonica dopo il breve periodo della Repubblica napoletana.
I personaggi, in una città dove è tutto vissuto con estrema passione e quindi la “napoletatinità” la trovi nel pensare, nel parlare,
nell’agire,si comportano sempre con estrema focosità.
Il commissario Filangeri pur con pochi uomini e pochi mezzi si trova ad affrontare problemi sempre più ardui, ma come è tipico
di Napoli, ci sono anche situazioni da commedia o grottesche assai. Il romanzo è composto da una serie di racconti relativi a quattro
episodi in cui spicca sempre la figura del nostro commissario.
In L’UGUAGLIANZA DELLE OSSA il commissario si trova a dover aiutare un giovane amico, il conte de Vargas,che ha perso da poco
il padre e si è accordato per la sepoltura del genitore in un luogo appartato dove lui “potesse”onorarlo e pregarlo in perfetta solitudine
con un “salmataro”ovvero uno che procura le sepolture.Ma ben presto si accorge che il mariuolo vende lo stesso luogo a più persone e
così chissà che fine avranno fatto le ossa del sig.contee degli altri sfortunati defunti. Il nostro commissario avrà il suo daffare per siste-
mare la faccenda.
In TRISTE STORIA DI SPIE E INTRIGHI la storia si svolge nel 1795 quando a Napoli comanda il potentissimo Lord Acton che aveva
scatenato un vero clima di odio contro i francesi, in questo spalleggiato dalla Regina, sorella di Maria Antonietta.
Tutto inizia con l’uccisione di un giovane francese che pronuncia poche parole prima di morire, facendo pensare a una serie di regola-
menti di conti tra spie. La storia si rivelerà ancora più complessa, coinvolgendo anche l’ultimo figlio dei Reali di Francia a suo tempo
ghigliottinati.
In FALSE COSPIRAZIONI E ALTRI INGANNI addirittura la cospirazione sembra investire molti alti funzionari dello Stato e tanti no-
bili napoletani che verranno arrestati.Lo stesso Filangeri sfugge all’arresto e si dovrà battere a fondo per dimostrare che le accuse erano
false.
In L’ONDA DEL MARE si parte da una esecuzione in piazza di quattro persone, compresa una donna, la marchesa de Pimentel. E dire
che il nostro commissario si era assai preoccupato per lei e in tutti i modi aveva cercato di convincerla a lasciare Napoli, ma lei, solo
colpevole di professare e non rinnegare le sue idee, aveva affrontato con animo fermo il patibolo, difendendo la sua acquisita napoletanità.
L’UGUAGLIANZA DELLE OSSA di VINCENZO MARIA SACCO è un romanzo costituito da quattro episodi che si svolgono nella Napoli
di fine ‘700.Protagonista ne è il “giudice commissario”Francesco Filangeri. Va detto che a quei tempi nel regno borbonico i commissari
svolgevano il duplice compito di autorità giudiziaria e di polizia nei vari quartieri che costituivano il centro urbano. Allora Napoli era
§la seconda città più popolata d’Europa, subito dopo Parigi. A Napoli si parlava il napoletano stretto e quindi nei vari racconti i perso-
naggi si esprimono in dialetto, ed infatti il nostro autore li fa esprimere liberamente, spesso ricorrendo per alcuni vocaboli alla tradu-
zione a pié di pagina-
E’un romanzo di fantasia, molti personaggi sono realmente esistiti, e anche le descrizioni di fatti e luoghi della città sono veritiere,
insomma una sorta di piccola storia della Napoli di fine ‘700.
L’autore ha anche corredato di note il racconto indicando come si erano svolti realmente i fatti da lui necessariamente “romanzati”.
SACCO si muove agilmente in questa storia un pò feuilleton, un pò commedia amara,, un pò spy-story, un pò buttata sullo scherzo.
La animano una serie di personaggi tratteggiati in maniera assai incisiva e ben corrispondenti alle parti che il nostro…burattinaio as-
segna loro. Molto spazio viene dato ai dialoghi, spesso scintillanti, sempre molto reali, visto anche l’uso del dialetto.
Il perno delle varie storie è Francesco Filangeri, un uomo che compie sempre il suo dovere, ma che è anche dotato di una grande umani-
tà, come si vede da come si rapporta con i suoi giovani colleghi,ma anche dalla sensibilità che ha verso un popolo sottoposto a vessazioni
e ingiustizie continue.
Un largo spazio anche alle donne, colpisce il ritrattino di una popolana piena di figli e di problemi ma di una personalità che merita
ogni rispetto. C’è poi la 007 antelitteram che cerca di carpire i se greti tra le alcove e il nostro protagonista ne saprà qualcosa…
Ma il personaggio senza dubbio più profondo è la marchesa Eleonora de Fonseca, che il nostro Filangeri ammira e forse sarebbe anche
pronto ad amare. Ma lei è ormai protesa verso il suo destino di partenopea acquisita e orgogliosa di esserlo al punto di sacrificarsi per
esso.
Tante storie che possono entrare di buon diritto nella storia di questa città e che ci ricordano anche tanti dei suoi preziosi tesori.
GIUSEPPE PREVITI