” TUTTI I PARTICOLARI IN CRONACA” di ANTONIO MANZINI- MONDADORI- 2.2.2024
2 Febbraio 2024” MDF-LA STORIA DEL MOSTRO DI FIRENZE ” -DI ROBERTO TADDEO-MIMESIS – 13-02-24
13 Febbraio 2024Protagonisti due avvocati, Nina De Luca e Matteo Falco, in mezzo a un gruppo di personaggi, ora vittime, ora colpevoli,
ora carnefici.Tra questi Kamal, Gioele,Aicha,Youssef. Una trama, dalle tante vicende, che finisce per collegare suicidi, omicidi, su cui si svilupperanno le complesse indagini della Procura, oltre tutto in una continua altalena
di motivi giuridici e etici.
Ma i temi che tocca questa storia sono tanti, dal Mondiale di calcio che l’Italia vinse nel 1982 in Spagna a molti scontri giuridici sull’applicazione della pena di morte , da un giudice che il rivedere dopo tanti anni una vecchia
fiamma su cui ora dovrà giudicare lo porta ad avere tanti scrupoli a cosa prova chi sta per essere giustiziato con una sentenza dello Stato, e ancora ai problemi dei clochard o di chi sta per abbracciare la fede, chiudendosi al mondo in un convento.
Una serie di storie relative a processi dove alla fine si applica il giudizio di uomini su altri uomini, il che porta sì alla determinazione di una pena, ma non certo all’affermazione della verità, o meglio si afferma il principio di una verità non assoluta, in quanto scaturisce dalla esternazione di un giudizio che mediasse tra tanti punti di vista,ma senza corrispondere a una verità certa !
Ne “L’ULTIMA LUNA”, secondo parto letterario di ANDREA MITRESI dopo “Il caso Rocco”, a confluire in una serie di storie in cui protagonisti sono due avvocati, Matteo Falco e Nina De Luca, e due uomini, un arabo e un ebreo,Kamal e Gioele, coinvolti in una storia di denunce e violenze, che finiranno per portarli a una tragica fine.
IL romanzo è costituito da una serie di vicende, apparentemente slegate tra loro, ma poi sempre riconducibili a un comune denominatore, lo scontro tra i valori giuridici e quelli etici. E quindi arresti,omicidi, suicidi,atti di accusa, il tutto porterà a una serie di indagini dove alla fine gli aspetti giuridici si mescoleranno con quelli etici.
E in questo iter narrativo vengono inseriti gli incipit di canzoni di grandi cantautori, che fanno da prologo e da§
introduzione alle storie narrate, ripetiamo, solo apparentemente,slegate tra loro. Ma ci sono anche inseriti momenti di cronaca, vedi il Mondiale di calcio in Spagna del 1982,o il tormento di un giudice quando si accorge che è chiamato a giudicare una sua vecchia fiamma, oppure le intense discussioni sui favorevoli o contrari alla pena di morte o ancora le vicessitudini di un senzatetto, o le relazioni tra appartenenti allo stesso sesso, o,alla fine,il
cammino….un pò controverso di chi vuole abbracciare la clausura.
ANDREA MITRESI vista la sua professione di avvocato penalista trova molta ispirazione nei casi che la vita giornaliera ci fa affontare tutti i giorni e quindi lo sviluppo delle e i vari protagonisti sono molto
verosimili e ben tratteggiati , corrispondendo così alla realtà.L’autore ha scritto una serie di capitoli,ventidue
per l’esattezza,introdotti dalle parole di una canzone. Il che porta a rendere abbastanza elaborato il ritmo narrativo, perché grande spazio spetta all’espressione delle varie canzoni, tutte di grandi autori, ma facenti in un
certo senso da prologo alle vicende personali dei vari protagonisti, avvocati,giudici, membri della polizia o dell’amministrazione, e quindi si parlerà molto di amori,di tradimenti, di abbandoni, di calcio,di sogni, ma anche di principi, per lo più più invocati che rispettati. E poi anche molti ricordi personali, dal gioco del calcio appunto alle preferenze musicali.
Si susseguono così i pensieri dei protagonisti, le loro impressioni personali sul cammino della giustizia, si citano
documenti processuali, interrogatori, colloqui tra avvocati e imputati o testimoni.E i vari personaggi, reali o finti
che siano,sono i personaggi di questa sorta di fiction a metà tra il vero e la docu-fiction. Interessante è anche il
registro narrativo usato, prosa,linguaggio forense, linguaggio sportivo. Il Mitresi ci mette molto del suo vissuto,
Pistoia, la Versilia,la Versiliana,con i suoi mitici incontri. Ma l’ULTIMA LUNA se è valido per questa sua trama variegata, il che la fa più avvincente,è anche apprezzabile per l’impegno civile che la pervade, perché rende accet-
tabile a tutti i lettori, compresa la gente comune,quel che avverrà nelle sacre aule della giustizia, nelle carceri,direi in tutte le relazioni umane, che sono fatte di uomini. E se noi andiamo alla trama “gialla”, ottima chiave per raccontare ogni fatto), si vede che le relazioni umane possono coesistere, ebrei, arabi, cristiani , senza distinzioni, le “passioni” sono comuni a tutti.E anche la critica ai social troppo fomentatori di odio e di tragedie,anche su argomenti seri e da approfondire, vedi pena di morte, ruolo dell’avvocato difensore,diritti delle
vittime e degli accusati.
Due avvocati al centro di una storia,Matteo e Nina, facilmente assimilabili allo stesso autore, che vogliono giustamente evidenziare il loro ruolo nella società, auspicando il giusto processo, anche per chi ha commesso
i crimini più efferati.
Ed è questa la sacrosanta battaglia che Andrea Mitresi sta combattendo nei suoi libri.
GIUSEPPE PREVITI
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