” IL MAESTRO DEI SOGNI” DI MARCO DE FRANCHI- LONGANESI- 01-04-2024
1 Aprile 2024” SCACCO MATTO IL RE E’MORTO”DI RITA CASCELLA
3 Aprile 2024Prato è una città in decadenza alle prese com’è con la crisi economica ormai più che decennale.
Andrea Solimani è socio din una agenzia investigativa ,per la quale aveva lavorato come dipendente.E’un tipo abbastanza indolente, che si rifugia in unsorta di menefreghismo…terapeutico, tirando a campare e non preoccupandosi di una città che sta cambiando in tutti i sensi, anche di lavoro ce ne è sempre meno e questo alla fine si ripercuote su tutte le attività, compresa anche l’Agenzia del Solimani.che-ansioso per natura-anche nelle relazioni amorose sembra altrettanto a secco, eccetto rapporti mercenari.
Ma ecco che la morte del suo migliore amico fa scaturire interrogativi e dubbi e qualcuno ingaggia Solimani perché indaghi sulla stessa.
SANDRO MALUCCHI è un sindacalista con il pallino per la scrittura e i gialli in particolare, ed ecco che ci occupiamo de L’ULTIM VERITà SULLA MORTE.Ovvia-
mente ha scritto una storia gialla in cui entrano anche i Sindacati, perché tutto inizia a Prato con la morte di Lupo, responsabile dell’ufficio vertenze della CGIL di Prato e malato terminale di cancro. Ora tutti sono riuniti al suo funerale,compresa l’io narrante del libro, ovvero Andrea Solimani, migliore amico del defunto,socio di una agenzia investigativa e appunto grande amico dello scomparso. Ma oltre il dolore per la perdita si avverte anche un senso di
impotenza e frustrazione per la situazione non certo brillante della città laniera come si può evincere dal discorso del segretario della CGIL di Prato.
Si avverte una sensazione di impotenza e di frustrazione , ricordando che Prato un tempo era uno dei poli trainanti di tutta la Toscana, mentre ora si trova in grosse difficoltà, con uno stato di crisi che si avverte un po’ovunque.La politica, specie quella di destra,che fomenta paure e malessere.arrivando a chiedere l’istituzione di ronde cittadine che controllino la città, specie nelle ore notturne.Questo potrebbe anche danneggiare l’at-
tività dell’Agenzia investigativa, che potrebbe anche veder calare il suo lavoro,se la gente comincia a organizzarsi privatamente.
Anselmo poi sembra anche…annaspare dal punto di vista delle relazioni amorose, si sente molto insoddisfatto di legami duraturi, si rifugia in rapporti mercenari. Insomma una vita che non lo soddisfa, con sintomi di ansia e insofferenza.Veramente un protagonista alla rovescia , poco interessato a tutto quanto lo circonda.
Qualcosa potrebbe muoversi però e perché ci sono voci di crisi sulla tenuta dell’Agenzia investigativa e perché Solimani viene ingaggiato perché qualcuno sospetta che il suo amico Lupo sia stato ucciso.
L’ULTIMA VERITA’ SULLA MORTE è un giallo sui generis, intanto di ambientazione molto circoscritta, mettendo al centro della vicenda una Prato che una brutta crisi economica sta mettendo al tappeto,e naturalmente ognuno cerca di superare i momenti difficili come può,la destra chiede le ronde cittadine,
altri pensano ad altri rimedi, soltanto il nostro protagonista, Andrea, continua a mostrarsi un po’indolente, ma comunque non rifiuta mai di sporcarsi le mani,al centro di una vicenda che, come ogni giallo che si rispetti, ha i suoi morti, anche se sono morti un po’particolari, diciamo sempre bisognose di un
aiutino….
MALUCCHI è al secondo libro, il primo era “IL silenzio ostinato dei traditori”, allora Andrea Solimani,sempre protagonista, si occupò dei delitti nella
Chinatown pratese, qui dovrà indagare sulla morte del suo migliore amico, apparentemente morto di cancro, il che poi permetter varie divagazioni sulla città laniera, non sempre positive, anzi tutt’altro.
Il protagonista di questo racconto non è molto simpatico, è un uomo complicato, e questo si ripercuote anche sul suo modo di agire, spesso border line, sicuramente è un “anaffettivo”, come dice il suo autore. E resta in chi lo legge il dubbio se è un simpatico,per carità, il protagonista non deve essere§
obbligatoriamente affettuoso o simpatico, importante è che il personaggio funzioni.
La capacità dell’autore sta quindi nel riuscire a rendere protagonista un tale che non è una bella persona, accetta tutti i lavori, anche i più sporchi e
fuori della legge, il suo carattere è “opaco”, poco trasparente, per certi versi sembra ricordare certi investigatori tipici dell’hard boiled americano del secolo, più canaglie che brave persone, magari un po’più simpatici del nostro eroe.Sembra quasi che Solimani si faccia scivolare addosso tutta la sporcizia
della società in cui vive, e forse è questa la sua caratteristica principale. Probabilmente, visto che parliamo di Prato, una città abbastanza complicataq e contradditoria, il suo personaggio deve esprimere lui stesso le stesse contraddizioni.Verrebbe quasi da dire che Prato non abbisogna di eroi per essere rappresentata, ma non perché sia impresentabile, tutt’altro !Ma in un mondo così complicato e pieno di contrasti, forse è anche la maniera giusta per farlo.
MALUCCHI alla fine ha compiuto una doppia investigazione sulla città e su un abitante della città, quest’ investigatore che ben rappresenta vizi e virtu’della città.Prato è considerata una sorta di città di laboratorio dalle tante verità, come tante sono le sue anime, e certamente non mancano nè
le violenze nè le difficoltà. E’ un giallo anche politico, se ne parla, “sindacalizzato”perché si parla di sindacato,,e con un chiaro accenno alle
morti procurate.
A un lettore attento può certamente piacere questo testo di “sensazioni”, che però non si distanza mai dalla realtà e dalla vita di tutti.
GIUSEPPE PREVITI