“SHERLOCK HOLMES E LA MORTE DEL CARDINALE TOSCA”DI LUCA MARTINELLI-UR EDITORE
18 Aprile 2012“MERCE DI SCAMBIO”-DI UGO MAZZOTTA-TODARO EDITORE
23 Aprile 2012Siamo nel 2009 e ormai il giornalista investigativo Ben Webster non fa più il giornalista investigativo dopo un’inchiesta finita tragicamente nel Kazakistan dove si occupava di certi traffici illeciti e pericolosi legati a personaggi russi.Adesso lavora a Londra per un’agenzia specializzata in spionaggio industriale e si deve occupare di casi molto delicati e scottanti.E così in una vicenda che vede implicato un magnate russo si imbatte in un avvocato,Richard Lock, che fa da prestanome all’oligarca e ne copre le attività.
Tra Lock e Webster sarà una partita assai dura da giocare,Webster lo vuole incastrare per arrivare all’altro e si assisteremo a una serie di drammatiche vicende in giro per l’Europa tra due uomini che militano in campo avversi e si muovono mossi da opposte motivazioni,pur se entrambi a modo loro sono a cerca di riscatto.
Con “L’uomo dell’inganno“esordisce in letteratura Chris Morgan Jones che costruisce una spy story molto avvincente ambientata anziché nel classico mondo delle spie al servizio del governo alla Le Carrè in quello dell’industria, dei mercati finanziari e dell’economia.
Mi chi è Chris Morgan Jones?E’ stato capo missione in Medio Oriente e a Mosca per una multinazionale che si occupa di sicurezza,protezione informatica e controspionaggio finanziario,la Kroll.Una specie di Cia privata che si è occupata di molte vicende misteriose legate al mondo della finanza internazionale, anche qui in Italia.I Signori del Denaro temono quelle forse oscure che minacciano i loro averi e le loro fortune e questa è stata la fortuna di molti agenti segreti passati dal servizio governativo a quello privato,che probabilmente paga anche di più…
Dicevamo prima che il mondo ambiguo e ricco di spie che John Le Carrè ci ha poi sapientemente descritto nei suoi libri è cambiato o forse non esiste addirittura più.O quanto meno non esiste più in quella forma,sia quella ridondante alla James Bond sia quella molto più segreta e maleodorante alla Smiley. Ma certo corruzione,spionaggio, segreti non sono venuti meno e quindi cambia la materia ma il mondo degli uomini “votati agli inganni” non è certamente restato disoccupato.
Tra questi possiamo annoverare quel Ben Webster,alter ego dell’autore,in origine un giornalista, rimasto segnato dall’assissinio in Russia di una sua collega troppo curiosa e invadente per chi detiene il potere.Una vicenda che certo fa venire in mente fatti realmente accaduti nella Russia prima di Eltsin e poi di Putin.Un mondo di funzionari corrotti,di oligarchi mafiosi, di traffici di ogni genere dal gas al petrolio,dalle armi ai rifiuti tossici.Inessa,la giornalista,indagava su tutto questo e viene eliminata.
Questa ferita segna in maniera indissolubile Webster e lo porta a schierarsi contro Malin, un ric iclatore di denaro sporco che impiega in società e fondi di investimento. Simbolo del nuovo concetto del Male che porta a un nuovo potere legato a faccendieri senza scrupoli che ormai allignano ovunque e non arretrano dinanzi a niente.
La vicenda narrata nel libro non si discosta dalle zone classiche delle spy-storyes , da Berlino a Mosca a Londra, simboli della lotta tra le varie intelligence,e nella realtà giornaliera e in quella poi tramandataci dai romanzi.
Chris Morgan Jones rievoca in questo L’uomo degli inganni tutto questo mondo, un po’ grigio un po’guasconesco, certo anche violento, fatto di ideali magari non condivisibili ma che pur sempre smuovevano questi personaggi.Intanto i luoghi dove si muove la nuova generazione di spie sono più o meno gli stessi dei loro predecessori, certi capolinea tipo Berlino non cambiano mai, la Russia corrotta delle nuove mafie e suoi oligarchi sono il simbolo del male, il bene chi lo rappresenta? Beh nel mondo delle spie,come avveniva prima,tutto è relativo….
GIUSEPPE PREVITI