“TROVARSI”DI LUIGI PIRANDELLO-ADATTAMENTO E REGIA DI ENZO VETRANO E STEFANO RANDISI n°5
20 Marzo 2012“..MI CHIEDETE DI PARLARE” SCRITTO E DIRETTO DA MONICA GUERRITORE CON LUCILLA MINIMO N°6
25 Marzo 2012Cast: Elio Germano,Margherita Buy,Vittoria Puccini,Beppe Fiorello,Andrea Bosca,Alessandro Roja,Paola Minaccioni,Cem Yilmaz,Ambrogio Maestri,Claudia Potenza,Gea Martire,Monica Nappo,Bianca Nappi,Giorgio Marchesi,Gianluca Gori,Mauro Coruzzi(Platinette),Massimiliano Gallo,Anna Proclemer.
Quartiere di Monteverdi vecchio, l’interno di una grande casa con i mobili stinti,il pasticciere che fa solo cornetti,la cucina come luogo mitico.Questo l’ambiente del nuovo film di
Ferzan Ozpetek, Magnifica presenza ,una specie di mistero buffo intriso di realtà e finzione che si mescolano continuamente. E’ la storia di Piero(Elio Germano)che arriva a Roma dalla Sicilia per fare l’attore,ma intanto per vivere fa il pasticciere.Affitta una vecchia casa,malmessa ma grandissima e bellissima dove finirà per scoprire la sconcertante presenza di signore e signori elegantissimi,che… abitano anch’essi la casa. Sono dei fantasmi, sono i componenti di una compagnia teatrale scomparsa senza lasciare traccia negli ultimi anni della guerra.Appaiono ancora in abiti di scena, le donne con ondine platinate nei capelli,gli uomini in smoking,con papillon,scriminature,l’occhio bistrato.
I piani della storia sono diversi intrecciando classicità e follia.Un film che Paolo Mereghetti ha definito “sincero”perché riflette la volontà de regista di affrontare determinati temi che sono i rapporti tra le persone,la memoria,i trans,la nostalgia,l’omosessualità,i rapporti con se stessi,la famiglia. Ma il regista non ci fa delle prediche ma affronta le varie situazioni con calore,simpatia,dolcezza e anche una vena di malinconia.Certamente un film coraggioso che se ne infischia dei cine-panettoni o dei temi…nazional-popolari che fanno(o dovrebbero fare)
audience…
Un’occasione da non perdere per lo spettatore,perché dà la possibilità di assistere a una storia giocata su toni che vanno dalla commedia alla farsa, una storia di fantasmi oltretutto affatto romantica.Un film in cui il regista non esita a mettersi in gioco con il suo bisogno di raccontare una storia ricca di umanità in cui si privilegiano la condivisione dei sentimenti e il bisogno della famiglia o quanto meno la necessità di sentirsi non soli.
Chi ne ha bisogno è appunto Piero(uno straordinario Elio Germano),la magnifica presenza del film. In questa storia lui è il Candide di Voltaire,venuto dalla provincia a Roma vi si muove senza pregiudizi,si spaventa alla vista dei suoi “strani”coinquilini,ma poi avverte la nostalgia quando spariscono.Lui ha anche altri incontri,le bariste(Monica Nappo,Bianca Nappi)che sanno tutto dell’appartamento, la cugina Maria(Paola Minaccioni)che vorrebbe riportarlo sulla…normalità, il gioielliere “travestito”(Gianluca Gori)che lui ha soccorso dopo una brutta avventura,la furba padrona di casa(Gea Martire).
E poi l’incontro con i fantasmi che “infestano” la casa, ecco perché affittata a buon mercato,ma un motivo della loro presenza c’è:facevano parte di una troupe teatrale uccisa in quelle stanze negli ultimi anni della guerra(Margherita Buy Vittoria Puccini Beppe Fiorello Cem Yilmaz Andrea Bosca Claudia Potenza Ambrogio Maestri Matteo Savino).
Questi fantasmi non sono certo degli “zombies”anzi si riveleranno prodighi di suggerimenti per la carriera professionale del protagonista.Anch’essi ,secondo il regista, delle “magnifiche presenze“, attori capaci di attraversare il tempo,ignari degli eventi di questi settanta anni in cui tutto è cambiato.Significativo che giochino con Pietro con le figurine,ma non tanto con quelle dei calciatori,quanto con quelle del Risorgimento,si vuole evocare anche l’Unità d’Italia.
Ozpetek oscilla tra le due strade del film,quella della vita di Pietro,con i suoi sogni,le sue realtà,le sue delusioni,e quella dei fantasmi che vogliono che lui li liberi dalla “maledizione”che li costringe in quella casa.Ma non lo fa per sorprendere o accattivarsi lo spettatore,piuttosto a lui interessa evidenziare questo miscuglio tra passato e presente,tra memoria e storia,tra finzione e realtà,tra apparenza e essenza.Il tutto raccontato con molta dolcezza e voglia di mostrare che alla fine tutto può coesistere dalla raccolta(piacere infantile)delle figurine
al travestitismo(tentazione da adulti) e in questo alternare più piani di ascolto anche il finale imperniato sulle rivelazioni dell’attrice interessa assai relativamente in chiave di chi fossero gli innocenti e i colpevoli.Il personaggio della vedette Livia Morosini(Anna Proclemer) va visto sotto il profilo della convivenza tra passato e presente,lei è sopravvissuta a tutto e tutti,
feroce nel suo egoismo e nella sua voglia di vendetta.
Ozpetek ci vuole dire che il mondo ideale è quello senza barriere,dove tutti possono sognare e realizzare il proprio sogno, dove è possibile trovare il conforto e il calore di una nuova amicizia, di una nuova famiglia(anche virtuale…), di una nuova compagnia, o semplicemente di un posto che ti fa commuovere.
Un fil generoso,affollato di facce,di personaggi di spunti, di relazioni, non a caso compare spesso il tram che Pietro prende per i suoi spostamenti e che non è altro che un segno di
collettività che vi si riunisce.
Un “film-Ozpetek”potremmo concludere, è lui alla fin fine il protagonista, con lui come sempre tutti gli attori sono altrettanto protagonisti,vengono fuori al meglio,tutti perfetti nell’incarnare personaggi spesso appena accennati in bilico tra finzione e realtà,tra passato e presente.Sotto la copertura di una “commedia di fantasmi” che si segue con divertita curiosità
spicca questo autoritratto di un grande uomo di cinema.E sicuramente il film non può non far venire in mente Luigi Pirandello, grande progenitore della domanda senza risposta della coesistenza di finzione e realtà.
GIUSEPPE PREVITI