” LA MASCHERA DELLA MORTE ROSSA” di STELVIO METROVICH- DARIO FLACCOVIO EDITORE
25 Agosto 2014” LA VERA NASCITA DI MAIGRET” DI FRANCIS LACASSIN- MEDUSA
7 Settembre 2014Maurizio Testa, gi0rnalista, direttore di testate, scrittore, una vasta conoscenza di Simenon e Maigret a cui ha dedicato varie pubblicazioni, vedi L’uomo che voleva
essere Maigret, Adieu Simenon, Chez Maigret. E proprio in questi giorni in cui ricorre l’anniversario della morte di Georges Simenon siamo andati a rileggere Maigret
e il caso Simenon : è una sorta di autobiografia in giallo del grande scrittore, che parte da un singolare e curioso artifizio, ricorrendo alla più famosa delle sue creazioni,
ovvero il commissario Maigret. A lui è appunto affidata una indagine per scoprire chi fosse stato veramente Simenon, e così si troverà a ripercorrere la vita del romanziere
in tutte le sue sfaccettature.
Maigret è una di quelle figure che ormai hanno superato il ruolo di investigatore di carta…..conosciutissimo in tutto il mondo ed ancora oggi una macchina commerciale
assai redditizia.Ormai ha un pubblico di lettori affezionatissimi, di tutte le età, di tutte le nazionalità, di tutti i ceti sociali.
Ma Simenon oltre ad assere un buono scrittore era uno che scriveva moltissimo, si parla di più di 400 titoli, venduti in tutto il mondo per milioni di copie.Ma tutta
la sua vita è basata sull’eccesso…: due moglie e due compagne, quattro figli, ha vissuto in cinque paesi, in due continenti, ha cambiato diecine di volte il suo domicilio.
E’ stato l’amante di Josephine Baker e di altre donne famose, si è vantato di aver avuto oltre diecimila rapporti sessuali. Ma è stato anche un grande giornalista, intervistan-
do tra gli altri Lev Trotsky, è stato grande amico di Gide, Colette, Henry Miller, Federico Fellini e altri ancora…
La particolarità del test0 è di…affidare lo scrittore al celebre commissario chiamato a condurre una inchiesta proprio su tutta la vita ordinaria, sociale e letteraria
di Simenon. E quindi ecco i classici metodi tipici dei ” Maigret” con il raccogliere via via personaggi, fatti, documenti, testimonianze, dichiarazioni, tutti rigorosamente
veri e realmente avvenuti, per cui ecco che si può anche parlare di biografia. Ovviamente le….licenze d’autore sono innumerevoli con Maigret che si muove nel…
tempo, incontrando personaggi che hanno frequentato Simenon in tempi diversi.
Questo libro fu scritto una ventina di anni fa, ma è sembrato giusto riproporlo proprio quando ricorrono i 25 anni dalla morte dello scrittore e i cento anni dalla prima
inchiesta di Maigret.
Un’opera singolare che si sviluppa come una tipica inchiesta del commissario, sino a diventare una vera e propria biografia di Simenon stesso. Una inchiesta che viene
affidata proprio al personaggio più celebre scaturito dalla penna del romanziere che ha venduto più libri di tutti al mondo.
Direi che sono, o meglio siamo in tanti, quelli che nel tempo non hanno mai smesso di leggere Le avventure di Maigret, acquisendo le più svariate edizioni e traduzioni,
o seguendolo negli exploit cinematografici e televisivi.
Ci voleva un altro….malato di Maigrettite come Maurizio Testa, grande appassionato ed esperto di letteratura gialla, per arrivare la singolare vita di George Simenon
facendola ricostruire, in una inchiesta segretessima, dal capo della brigata criminale parigina.
Testa è molto abile nel ricreare lo stile simenoniano con questo piacevole e geniale libro autobiografico.
IL personaggio di Simenon era assai complesso,un uomo che viveva quasi con paura la sua fama,tormentato da ossessioni sulla durata del successo e della relativa
disponibilità economica, da pulsioni amorose, da eccessi di vario genere, dalla necessità di non fissarsi mai a lungo in un posto, ma era anche un uomo che voleva
vivere ” tutte le vite possibili “.
Era un uomo che si buttava a capofitto in tutte le esperienze che viveva, sua nello scrivere i romanzi sia nei tanti cambiamenti a cui ha improntato la sua vita, vivendo
anche in situazioni obbiettivamente difficili, come il nazismo, il maccartismo, situazioni che non gli hanno certo lesinato critiche e osservazioni, pur se niente di
rilevante è mai stato provato contro di lui.
Altrettanto decisivo per comprendere Simenon uomo e scrittore era addentrarsi nel meccanismo della sua creatività, il c.d. ” stato di romanzo”, cioè l’immergersi com-
pletamente nella storia che stava raccontando pena la perdita dell’ispirazione.
Simenon riconosceva una certa sua sregolatezza, e pensava che la maniera migliore per combatterla fosse quella di sposarsi perché la donna con cui viveva potesse con-
trollarlo. Lui stesso soleva dire “…mi sono sposato per proteggermi da me stesso”.
Importante per lui era, nello scrivere il romanzo, di permanere in una sorta di ” stato di grazia” che lo portava ad identificarsi con il personaggio, vivendo la sua vita,
soffrendo e gioiendo con lui.
Maigret e il caso Simenon fu scritto nel 1998, è un racconto lungo con un Maigret in carne e ossa, vi si vuole tracciare una biografia di Simenon raccontandola tramite
una indagine che il giudice Comelieu commissiona a Maigret su istanza di….autorità superiori, indagine che dovrà raccogliere tutte le informazioni possibili sullo
scrittore scomparso senza chiedersi finalità e scopi.
Maigret entra nel meccanismo che ha usato il suo nome in una serie di polizieschi, ma lui non li ha letti e anzi diffida dello scrittore. Ma via via che entra nella vita
irrequieta di Simenon, un uomo sempre in giro per il mondo, quasi un ” senza fissa dimora”(ecco forse spiegata l’attrazione di Simenon verso la vita dei clochard…)il
suo giudizio progressivamente cambia.
E così si accavallano gli elementi biografici, i rapporti con le mogli, le amanti, i figli, tragico è stato per lui l’impatto con il suicidio di Mary-Jo, le tantissime donne
possedute.
Ma è anche la storia di un grande scrittore, assai apprezzato anche da colleghi altrettanto celebri e pure dai tantissimi artisti che ha incontrato nella sua vita.
Niente di particolarmente nuovo, la vita di Simenon è stata troppo complessa e piena di eventi per poter essere ” giudicata” in un testo che vuole principalmete
essere l’occasione per rendere fruibile il personaggio e ci sembra che in questo senso Maurizio Testa abbia raggiunto il suo scopo.
Azzeccato il Maigret che fa il Maigret…..e che alla fine, come sempre,cerca di comprendere e non di giudicare….
GIUSEPPE PREVITI