” IL COLOSSO DI CORSO LODI MALA&FERNET-MILANO 1975″ DI RICCARDO BESOLA ANDREA FERRARI FRANCESCO GALLONE – FRATELLI FRILLI EDITORI
26 Aprile 2015” L’ISPETTORE MORSE E LE MORTI DI JERICHO” DI COLIN DEXTER- SELLERIO EDITORE
28 Aprile 2015Siamo nell’estate del 1858 quando il Conte Camillo Benso di Cavour incontra l’imperatore Napoleone III per chiedergli di schierarsi a fianco del Regno di
Sardegna nella guerra contro l’Impero austriaco. L’operazione riesce e Cavour che informa il marchese Arconati Visconti di vigilare. Il marchese è infatti
il capo del ” Circolo di Cassolo” che è un luogo dove si ritrovano patrioti, cospiratori, intellettuali,tra cui appunto anche Alessandro Manzoni. Manzoni
è ospite del conte come lo è anche il colonnello Enrico Strada, grande confidente del ministro della Guerra. Ma nel circolo si è infiltrata anche una spia
austriaca, che mischierà le carte in tavola.
Umberto De Agostino è un giornalista e uno storico, assai esperto della Lomellina e della Provincia pavese. Ha già pubblicato vari libri storici su questa
zona e anche di tradizioni locali. Per le edizioni Frilli ha pubblicato già due gialli Il brigante e la mondina.Lomellina e La contessa nera.Lomellina.
Con Manzoni e la spia austriaca si parte da un soggiorno di Alessandro Manzoni in Lomellina presso i marchesi Arconati Visconti. Siamo nel periodo§in cui Cavour sta tessendo la sua trama, ovvero convincere Napoleone III ad appoggiare il Regno di Sardegna contro gli austriaci. La vicenda si svolge
tra il 1858 e il 1859, la Lomellina apparteneva al Regno di Sardegna e il Ticino segnava il confine con il Regno Lombardo-Veneto che era sotto il dominio
austriaco. Nel palazzo del marchese, deputato al parlamento di Torino, si ritrovano quindi uno scrittore famoso come Alessandro Manzoni e anche un
colonnello piemontese. La zona è importante per la sua collocazione geografica che la pone tra i due Stati. E quindi era inevitabile l’attività di spie, confi-
denti, traditori, tant’è che nel Circolo che il marchese Arconati dirige s’infiltra una spia inviata dal Lombardo-Veneto. Seguirà poi l’invasione austriaca
con Mortata occupata nella primavera successiva con una serie di colpi di scena che porteranno alla soluzione finale.
L’autore è assai abile nel mischiare la realtà storica con fatti inventati, presentando personaggi realmente esistiti e altri di fantasia.e con un colpo di scena
finale che rispetta le regole del giallo. Due personaggi stagliano sugli altri, un Manzoni reso in maniera assai umana, anche perché De Agostino ha cercato
di renderlo in base alle lettere e ai documenti che aveva scritto nei giorni di soggiorno a Cassolnovo. L’altro è il colonnello Strada, anche lui è realmente
esistito, aveva preferito alla vita da nobile di campagna quella del militare, ed è un nome celebre perché nella terza guerra d’indipendenza salvera la vita
in battaglia al futuro re Umberto.
GIUSEPPE PREVITI