” RACCONTI BREVI” di MARCO VICHI & GIANCARLO CALLIGARIS- MagdalenA- 06-11-2024
6 Novembre 2024” UN SALTO DI CENT’ANNI” DI PATRIZIA RASETTI- CARMIGNANI EDITRICE- 13.11.2024
13 Novembre 2024E’passato poco più di un mese da quando il commissario Franco Bordelli è andato in pensione e quindi non ha più impegni ufficiali. Lui però non vuolrinunciare a quello che è stata la sua vita, affrontare dei casi criminosi e cercare dei risolverli,spesso anche con l’intento di rendere giustizia a ch è rimasto vittima di una ingiustizia. D’altra parte commissari…si nasce e lo si rimane a vita. Lui puo’contare sull’aiuto del suo ex-braccio destro,il vice commissario Piras cbe lo coinvolge nelle indagini, con il silenzioso benestare del questore Di Nunzio, ma ora si è saputo che anche lui se ne andrà a breve.
Con MEGLIO DI NIENTE torna il commissario Franco Bordelli, ormai in pensione, e alle prese con il dubbio amletico ” Cosa farò da grande ?”…..
Certamente sa di poter contare sul suo ex-vice, il giovane Piras,ora al suo posto, che ha detto lo chiamerà appena ci sarà da affrontare un nuovo caso.
Ma nel frattempo anche l’amico questore, che aveva approvato questa collaborazione, sta per lasciare Firenze e Bordelli non sa cosa aspettarsi dal nuovo
dirigente.Ma lui non è certamente il tipo che demorde e quindi si adatta a lavorare su che capita.Ma poi finirà per trovarsi alle preswer con un sacco di casi e anche complicati.
Per intanto la sua vita lo porta a…scorazzare tra Impruneta e Firenze, a rendere sempre più forte l’amore con Eleonora,a celebrare le cene con gli mici.
E poi si farà sempre più vivo il ricordo di sua madre, che avrà un posto d’onore in questa nuova “avventura del commissario Bordelli”(come da sottotitolo
del romanzo), anche se forse sarebbe più giusto parlare di “nuove avventure2. Sì,perché per Franco Bordelli si apre un nuovo ciclo di vita, ma un po’per
la sua natura vulcanica, un po’per il suo non voler rinunciare ai principi che lo hanno ispirato nella sua carruiera di poliziotto, un po’per i suoi tanti interessi, la vita del buon Franco è stata sempre un concentrato di avventure….
Come potete immaginare MARCO VICHI abbraccia pienamente la tematica del romanzo giallo moderno che è sempre meno “giallo”ma sempre più ricco di storie, eventi,sentimenti, come del resto capita nella vita din tutti i giorni.Ed è anche bello rilevare che i tanti eventi danno forza alla narrazione(poesia, cronaca,giudizi morali,problemi sociali, escursioni letterarie, nostalgia). Ne volete di più ?
Tanto per fare qualche esempio, il personaggio “letterario”della storis è Erich Maria Remarque con tutto quel che ne consegue. Poi c’è il ricordo della madre, una presenza tanto viva quanto struggente, che ce la fa quasi materializzare, anche perché Bordelli ha trovato in soffitta delle poesie scritte da lei, e sarà un’occasione per farle leggere in una delle sere in cui Franco raduna a cena gli amici. Cene in cui ognuno dei presenti racconta una storia stavolta hanno anche più tempo perché ci sono commensali in misura minore e ognuno può farcire il racconto di ulteriori partic0lari.
E poi c’è Eleonora, sempre più innamorata e vogliosa di un figlio….
A ragione possiamo parlare di una serie di storie legate alla personalità complessa del protagonista, che però pur avendo così tanti interessi, non riesce
però a dimenticare il suo mestiere.
Abbiamo accennato in precedenza al risvolto “sociale”della nostra storia, oggi è un problema abbastanza sentito quello del collocamento in pensione, con la
paura di non sapere come passare il tempo. Mi è sempre sembrato un argomento capzioso, ce ne sono di più importanti sicuramente, comunque tutti abbiamo degli intetressi, il lavoro è importante, ma non dovrebbe mai essere la sola ragione di vita.Il problema che però maggiormente angustia il “nostro2 è che lui ha sempre affrontato le varie situazioni per risolverle e trovare i colpevoli, ma anche cercando di entrare nelle pieghe dell’animo umano per fare e §
rendere giustizia. Questo anche per porre rimedio a eventuali ingiustizie nell’applicazione della legge.Lui nella sua lunga carriera ha visto tanti abusi e
soprusi,non li ha mai tollerati e ha cercato sempre di combatterli.
Ecco perché non capisce come mai una persona nel pieno degli anni e delle sue facoltà fisiche e intellettive deve smettere di occuparsi di quello che ha
sempre fatto e oltretutto con finalità commendevoli, per una questione puramente anagrafica . “Non si può smettere di fare quello che da un senso alla propria vita….”.
Borrelli nella sua lunga carriera aveva sempre seguito il principio di applicare una propria legge, certo, più morale che scritta,che lo aveva portato anche ad andare oltre la legge stessa.Ora questa forzata messa a riposo lo faceva andar fuori di sentimento…
MEGLIO DI NIENTE è naturalmente un giallo come base, e quindi non vogliamo entrare nei particolari dei vari eventi, riabbiamo in azione la coppia Bordelli-
Piras, riavremo Arcieri, il Botta,,ma lasciamo a voi il piacere della lettura e della scorrevolezza di quanto viene raccontato.Ma l’interrogativo che Bor-
relli si pone è senza dubbio importante: perché rinunciare a quello che da un senso alla propria vita?§
Un romanzo che può segnare anche un passo fondamentale nel campo del “seriale”, non più bloccato nel tempo(alla Maigret)ma ancora più avvincente perchè
sa “rinnovare”il protagonista, “servendolo” di nuovi misteri e nuove sensazioni.
GIUSEPPE PREVITI