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10 Maggio 2022” RANCORE” DI GIANRICO CAROFIGLIO- EINAUDI- 17.O5.2022
17 Maggio 2022
In pieno centro a Milano viene ucciso un barbone mentre dorme con una lama lunga e affilata. Mentre si avvicina Natale altri delitti , apparentemente senza legame,insanguinano la città. E’ all’opera un serial Killer ? Se ne occupa l’ispettore Corrado Spezi, a suo tempo miglior collaboratore del commissario Egidio
Luponi, nel frattempo andato in pensione. I due hanno mantenuto una grande amicizia e si ritrovano ogni settimana a pranzo di venerdi, e quindi l’ispettore
lo informa di questi delitti e il commissario decide di dare una mano al suo ex-allievo. I due poliziotti seguono varie tracce e piano piano mettono a fuoco gli
eventi che hanno preceduto i singoli fatti. Cosa sta veramente accadendo ? E cosa è successo nel passato ? E naturalmente che ruolo svolge Milano in tutto questo ?
MILANO SOTTO TIRO DI MATTEO SPERONI mette insieme una città, i suoi quartieri, le sue strade, i suoi personaggi, e su questo costruisce una trama piena di misteri.
Siamo vicini al Natale quando una serie di delitti, avvenuti in luoghi e circostanze i più diversi, i quali delitti sono stati eseguiti con le “armi” più diverse, una baionetta, unj
pennello da pittore, una corona da laurea, e così via. Le vittime non avevano alcun rapporto tra di loro, ma i poliziotti che si occupano del caso,il giovane ispettore Corrado
Spezia e il suo ex-capo, il commissario Egidio Luponi,ora in pensione, cominciano a indagare, ufficialmente ovviamente lo Spezia, che ben presto, pressato da stampa e superiori,
e forse alle prese con una cosa più…grande di lui, mette ai domiciliari per ogni singolo delitto(5 in totale)un presunto colpevole, considerando quindi ogni fatto a sè stante, mentre il Luponi ha idee diverse su cosa sta accadendo.
Una situazione difficile, vittime sconosciute le une alle altre,manca un movente, si pensa a un serial Killer, però piano piano una trama comune si comincia a delineare. Si
scoprono storie del passato, si fruga nella vita delle vittime, si esaminano le possibilità di come possono essere stati eseguiti i delitti. L’ex-commissario non perde la calma,
cerca un possibile movente per ogni delitto, mette anche….Milano sotto inchiesta, perché, bene o male, la città dovrà pur entrarci visto che il killer si sposta continuamente….
MATTEO SPERONI da buon giornalista, lavora alle cronache del Corriere della sera, sa dare vita alla citta e alle sue strade, ai suoi viali, alle sue piazze, sia del centro che dellaperiferia, le trattorie. i bar, quindi le case dove possiamo rivivere le atmosfere dei pranzi di Natale, ij città e in campagna.
Ed è Luponi che ci porta a spasso, si muove in pullman e in treno seguendo delle piccole tracce che poi alla lunga tanto labili non saranno, e così tra un ricordo,una riflessione,
una scoperta,il romanzo va avanti, del resto tutto scritto con con molta scorrevolezza e semplicità, permeato di un’atmosfera tranquilla,. mai troppo cattiva.
IL nostro Speroni sfrutta a pieno le sue caratteristiche di cronista del corriere, ogni strada, ogni personaggio, ogni ambiente, ogni percorso hanno la loro storia, non sono dei
numeri, lui scrive con passione, li “colora”,dando a tutti, buoni o malvagi,un’anima. Del resto le cronache di una volta davano tutti i particolari, chi ha seguito questi giorni un>
documentario televisivo sulla mala milanese ha apprezzato come erano tracciati i profili dei protagonisti, buoni o cattivi che fossero. Questo libro è anche un omaggio, un po’
nostalgico alla generazione dei “cronisti da marciapiede” del cui lavoro fortunatamente non si è persa traccia. Ed infatti molto riuscito è il personaggio del “Rotativa”, il cronista
che sa trasformare le poche parole carpite ai poliziotti mentre pranzano in trattoria.
E cos’ la storia continua tra misteri e colpi di scena, c’entrerà anche una partita a dadi, che appare nel romanzo alla fine di ogni capitolo.Libro di atmosfere, quindi,, con in evidenza la Milano di oggi, riconoscibile in molti casi, ma anche dai tanti luoghi nascosti o inediti, con storie di vita che cambiano da personaggio a personaggio, storie che con
molta abilità Speroni mescola a più riprese, si da tenere sempre attento il lettore.
Un gioco alla fine è la chiave di tutto, un gioco che si rinnova di continuo, minando le…certezze del lettore che crede di aver capito tutto, e anche questo è un merito….
GIUSEPPE PREVITI