“SANGUE DI ROSE”- 3 NOIR E 13 RICETTE A BASE DI FIORI- DI ANDREA GAMANNOSSI-MAURO PAGLIAI EDITORE
16 Maggio 2011“LA ZONA D’OMBRA”DI SIMONA SOLDI-ALBATROS EDITORE
21 Maggio 2011“Miss Uragano“di Paolo Ciampi è un ritratto dell’eroina inglese che partecipò alla costruzione dell’Italia a fianco dei grandi nomi del Risorgimento. Questa fu Jessie White Mario,inglese di nascita,infermiera per vocazione, militante, giornalista, insegnante,corrispondente di guerra.E’ stata questa e tanto altro, ma a dire chi è stata basta ricordare, lei che fu tra chi fece l’Italia, come veniva definita “Miss Uragano“. Paolo Ciampi ci ricorda la vita di una donna entrata nel mito ma non molto conosciuta,una donna inamorata dell’Italia. Ebbe Mazzini comed maestro, fu attacatissima a Garibaldi come uomo e come eroe, conquistò l’amicizia di uomini del calibro di Bertani,Cattaneo,Carducci, fu rispettata ed apprezzata da tutti.Con uno dei protagonisti di quel periodo,Alberto Mario,si legò di un grande amore,cementato da mille battaglie comuni, anche dal carcere, e insieme vissero una delle più belle storie d’amore del Risorgimento.Ci ha lasciato monumentali biografie di Garibaldi e Mazzini,dei suoi tempi,oltre che libri,articoli,inchhieste su personaggi e avvenimenti di quel lungo periodo.Giosuè Carducci disse di lei:”Una gran donna a cui,lo scrivo senza enfasi,noi italiani dobbiamo molto.”
Il volume di Paolo Ciampi è un omaggio al 150°anniversario dell’unità d’Italia, ma anche un sentito e partecipato riconiscimento a una donna con la quale la storia del nostro Paese ha un debito di riconoscenza ancora aperto.L’autore,ricorrendo a un’accurata disamina di libri,di lettere,testimonianze e diari ricostruisce l’Italia del Risorgimento con i suoi ideali, i suoi progetti, i suoi uomini e appunto questa grande donna.
Jessie White Mario ebbe una vita agitata,tempestosa,ricca di avvenimenti,occorerebbero pagine e pagine a descriverla,ma forse si può condensare tutto in un solo termine “l’amore per l’Italia”, con lo stesso culto di coloro che vissero e morirono per la patria.E lei appunto visse per l’Italia e per costruirla.
Paolo Ciampi ci fa conoscere questa donna che,abbiamo visto,fu giornalista,infermiera,moglie fedele,una grande idealista che visse in prima persona la stagione risorgimentale dal 1859 fino all’unità acquisita con la presa di Roma.Ma l’opera della White non finisce qua, con i suoi libri e i suoi articoli ha raccontato le difficoltà e le miserie dell’Italia unita che spesso si è rivelata ben diversa da come l’avevano sognata i suoi padri fondatori. Sempre ricca di speranze, ma anche carica di tante delusioni,si spegnerà a Firenze nel 1906.
Man mano che ci si addentra in questa storia si colgono vari aspetti dell’afascinante eroina.Certo, si dichiarava “innamorata pazza“di Garibaldi e questo amore lo aggiungerà al nostro Paese.Ma per carità niente di pruriginoso,Jessie era come la sua vita,tumultuosa e piena di passioni. Peccato che di lei,come di tante altre donne,non è che sia rimasta traccia nella storia. Una lapide sulla via Romana la ricorda così:”Jessie White-Mario inglese per nascita/per anima e opera italiana/consolatrice dei feriti sui campi di battaglia/storiografa dell’apostolato mazziniano e dell’epoca garibaldina“.Jessie era nata a Portsmouth nel 1832, visse a lungo in Italia, a Firenze si stabilì con il marito tra il 186o e il 187o,vissero poi a Lendinara, ma la loro in verità fu una vita molto randagia legata ai vari impegni ed avvenimenti che li portavano di qua e di là.Dopo la morte del marito tornò a Firenze, sempre molto orgogliosa pur alle prese con gravi problemi finanziari,rifiutando però ogni aiuto dallo Stato e vivendo della scarsa paga che le procurava l’incarico di insegnante d’inglese al collegio di Poggio Imperiale.
Mazzini la chiamava “Giovanna d’Arco”,tra loro ci fu un rapporto molto intenso,pur se a volte burrascoso.Partecipò a tutte le campagne garibaldine,dove si prodigò nel ruolo d’infermiera. Fu la prima donna “inviato di guerra“,ma non si limitò a quel periodo, condusse inchieste sui quartieri poveri di Napoli, sui minatori delle solfatare.
Fu la prima donna giornalista a occuparsi della questione meridionale.
Figlia di ricchi armatori inglesi, studiò a Parigi dove ebbe modo di conoscere Garibaldi e questo segnò una svolta decisiva nella sua vita,da allora si dedicò alla causa dell’unific azione italiana. Un altro personaggio determinante nella sua vita fu Giuseppe Mazzini per cui tenne vari cicli di conferenze in Inghilterra e negli Usa per raccogliere fondi a sostegno della causa italiana.E intanto aveva sposato Alberto Mario.
Un personaggio quello di Jessie White che può ben dar vita a un romanzo, un parziale riconoscimento postumo quello di Paolo Ciampi che idealmente può essere esteso a tante altre donne del Risorgimento,anche queste sepolte dalla polvere del tempo. Forse-aggunge Ciampi-fu preferito ricordarle come mogli e mamme,invece sono state donne come lei a fare l’Italia.
A Firenze i coniugi vissero a Bellosguardo,qui una lapide ric orda solo il marito, poi lei rimasta sola si ritirò in via Romana. Ma proprio a Bellosguardo si potevano incontrare Mazzini,Garigaldi,Cattaneo e tanti altri eroi di quel tempo.Se si ricorda Florence Nightangale come fondatrice delle infermiere,Jessie White fu l’infermiera di tutte le campagne garibaldine in Italia e all’estero. Si occupò sempre di Garibaldi, gli fu vicina anche quando fu operato a Pisa per estrargli la pallottola con cui l’avevano ferito sull’Aspromonte.
Era una donna molto impulsiva, quando Vittorio Emanuele stava attraversando in un clima festante Firenze appena eletta capitale,la White-Mario,che era seduta da Doney, si alzò e cominciò a urlargli “traditore”. Fu arrestata e presto rilasciata,commentò un poliziotto:” E’Jessie White,bisogna prenderla com’è”:
Era molto orgogliosa, rifiutò ogni aiuto della Stato,non voleva “elemosine”,lei lo Stato l’aveva costruito perchè ci credeva.Ma tutti l’amarono e l’apprezzarono,al suo funerale c’erano tutti, mazziniani,garibaldini,socialisti.
Questa donna dal temperamento vivace e impetuoso,ma anche dalla grande dedizione alle cause in cui credeva,abbracciò l’Italia come una sua seconda patria,non lesinando mai il suo apporto e il suo impegno. Tutto questo si ricava leggendo questa appassionante e appassionata ricostruzione fatta da Paolo Ciampi,non solo una biografia di Jessie, ma anche un apporfondimento di come si comportarono Mazzini e Garibaldi. Altro personaggio che ci viene fatto capire è Carlo Pisacane.E poi ci fa…partecipare alla spedizione dei Mille da Palermo a Napoli e poi la raggiunta unità,il tempo di Firenze capitale, e tutto quel che ne seguì.
Un romanzo che è uno splendido contributo a chi,non famnoso, senì il richiamo della Patria,sacrifandole vita,giovinezza,tempo.
Un libro che è sì la storia di una donna,ma anche la storia di una nazione che nasce.
Una ultima cosa da evidenziare è lo stile di scrittura, “Miss Uragano”è scritto in un buon italiano,ci voleva questa signora inglese per aver cognizione di cosa voglia dire essere italiani e parlare in buono italiano….
GIUSEPPE PREVITI