” IL COMMISSARIO SONERI E LA STRATEGIA DELLA LUCERTOLA” DI VALERIO VARESI- FRASSINELLI
2 Febbraio 2015” GELO PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE” di MAURIZIO DE GIOVANNI- EINAUDI
5 Febbraio 2015Un giornalista, Marcello Calvisani,che vive a Latina dove lavora per Latina Oggi per cui segue le vicende sportive, ma fa anche note di colore.
Latina ” la città delle annose opportunità perse “, ma che ora sembra trovare riscatto nel calcio, il Latina gioca infatti in serie B. E così
cambia anche la vita di Calvisani.Il giornale non lo paga da mesi, la sua vita privata è uno schifo, alienazioni e frustrazioni sono i suoi
sentimenti più ricorrenti. Ma in questa sorta di buco nero che è la sua vita l’esplodere del Latina calcio che partito per salvarsi si ritrova
a lottare per conquistare la promozione in serie A.E così Marcello si attacca alla squadra, non perde una trasferta, si appassione a questa idea.
Uno scalcinato detective milanese, Giuseppe Cavalcanti, che divide la sua casa tra le aspirazioni di un cuoco di successo e lo studio da investi-
gatore privato. Comincerà a indagare su una serie di delitti che avvengono in tutta Italia senza un apparente legame tra di loro. Anche lui è
un appassionato di calcio, unico…neo tifa per squadre alternative, prima la Pro Patria, poi il Sassuolo, e seguendo le sue indagini tiferà
anche per il Latina.
E poi una donna, la tipica donna manager, che lo ingaggia perché vuole che faccia luce sull’assassinio della sorella, una prostituta.
Questo romanzo di Gian Luca Campagna, ” Molto prima del calcio di rigore” (che segna il suo esordio come romanziere)è di difficile etichet-
tatura, ma forse questa era l’intenzione dell’autore, costruendo un romanzo ” totale” ricco di temi e di motivi.
Può essere un romanzo sul calcio, alla fin fine è la maniera insolita per raccontare quella fantastica cavalcata dei neroazzutti di Breda nello
scorso campionato di serie B.
Può essere un romanzo “politico” che sferza la città di Latina ma anche l’Italia in genere e quella del pallone in particolare evidenziandone difetti,magagne, mancanze, illusioni e delusioni e vista la rilevanza sociale del fenomeno pallone le conseguenze sono ben immaginabili.
E può essere, e lo è essenzialmente, un noir: una serie di donne, ora vecchie, ora giovani, per lo più prostitute,ma anche un prete omosessua-
le e un travestito, vengono uccisi in varie città d’Italia.Ma cosa può legare dei delitti a migliaia di chilometri di distanza ?
In una sorta di reality fiction con protagonisti un investigatore che da la caccia all’assassino, un cronista che segue i fatti sportivi, si par-
la di calciatori veri, di tifosi, di teppisti, di risultati truccati,di fatti che avvengono in campo o prima, come del resta rcita il titolo
“Molto prima del calcio di rigore “.
Un noir urbano che pesa le contraddizioni della nostra società che secondo l’autore è presa a calci dal calcio e da se stessa…..
Si comincia narrando le vicende del Latina della passata stagione che, partito petr salvarsi, si trova invece a lottare sino all’ultimo momento
per la conquista della serie A. Campagna, giornalista, si crea un alter ego in Marcello Calvisani, giornalista sportivo, che ci descrive e ci
fa rivivere tutte le emozioni di quel fatidico campionato. E infatti ogni capitolo inizia con un resoconto più o meno lungo di una partita del
Latina, ma insieme di discetta sui problemi e della città pontina e via via anche delle altre città la cui squadra incontra i neroazzurri.
Ritratti brevi ma assai incisivi, spesso al vetriolo, ma anche ricchi di notazioni storiche, turistiche, gastronomiche, con ricordi di personag-
gi, di storie vere o di fantasia. E ancora Campagna non dimentica di sviluppare la trama gialla del racconto, seguiamo passo passo il cammino
dell’assassino.
Se al giornalista è affidato il compito di indagare sulle emozioni, le paure, le speranze di una città, sempre più in preda ad una vera e propria
calcio-dipendenza, a Giuseppe Cavalcanti, il detective-chef.tocca invece di indagare su una morte, poi gli toccherà invece di allargare assai
il campo delle sue indagini e di mettersi in giro per l’Italia a seguire le tracce del serial killer. Tre protagonisti in effetti, un giornalista
insoddisfatto di se che ritrova il gusto di vivere in questo riesplodere di una città unificata in tutte le sue componenti da quel singolare
fenomeno che è il gioco del calcio. Poi un detective che apparentemente è un burbero, un mnefreghista ma che alla fine si dimostra un uomo con
un suo senso della morale. E ancora città con tutti i suoi difetti, le sue mancanze ma forse è un modo di Gian Luca Campagna per esprimerle
il suo amore.
GIUSEPPE PREVITI