“PRIMO VENNE CAINO” di MARIANO SABATINI – SALANI EDITORE
1 Maggio 2018” UN PIEDE IN DUE SCARPE” DI BRUNO MORCHIO- RIZZOLI
8 Maggio 2018In un dicembre assai freddo, poco prima di Natale, in una gelida mattina viene tirata fuori dalle acque del lago di Como
la carcassa di una Mercedes precipitata la notte precedente lungo i tornanti della strada per Bellagio. Nell’interno viene
rinvenuto il cadavere di Irene Castelli, una donna ricchissima, molto disinibita, ma dalla vita assai tormentata. La donna
è morta dopo una fuga precipitosa da casa nella notte, ma non si sa cosa l’avesse spinta a uscire a quell’ora. Si scoprirà
poi che i freni dell’auto erano stati manomessi, e allora del caso se ne occuperà la polizia, con il commissario Stefania Va-
lenti e i suoi uomini. Subito finiscono sotto mira il marito e l’autista. Il marito è Alfredo Barbieri, un uomo più anziano di
lei ma ancora affascinante, anche se i rapporti tra i due erano ormai di mera convenienza. L’autista, il russo Alexander,era una sorta di boy-guard della signora, almeno così lo definisce il marito, che lo considera molto leale e attaccato alla famiglia. Ma ci sono anche altri personaggi in questa sorta di puzzle che è la famiglia Castelli, i due fratelli
di Irene, il bonario Alberto, l’ambiguo Fulvio, e poi una serie di medici compiacenti nel tempo, e infine Ingrid, l’amica
di Irene, un’autentica avventuriera.
Stefania Valenti dovrà ricostruire tutte le vicende drammatiche e, spesso squallide, di una famiglia che apparentemente
aveva tutto, ma che si portava dietro un terribile segreto, la morte della madre dei Castelli. Reclusa a forza in quello che
allora era uno dei principali sanatori europei, Sondalo. In uno scenario stupendo tra monti, lago e Svizzera, il commissario dovrà seguire varie piste, interpretare e sollecitare vecchi ricordi, prima di poter scrivere la parola Fine.
Un nuovo caso irrompe nella realtà quotidiana del commissario Stefania Valenti. Siamo a dicembre, Natale è vicino,
quando una carcassa di suv viene avvistata avvistata nelle acque sottostanti la strada tra Lezzeno e Bellagio. Nella notte
precedente procedeva per quei tornanti una macchina a velocità pazzesca per poi precipitare nel lago. La carcassa viene
tirata su e vi è dentro il corpo senza vita di Irina Castelli, una donna bellissima, ereditiera di una grande fortuna e che
abitava in una bellissima villa sul lago. Secondo il marito, parlando con la Valenti,si è trattato di un tragico incidente.
Lui è un uomo di affari, assai influente, molto più anziano di Irene: I rapporti tra i due erano da tempo puramente formali, pur continuando a vivere nella stessa casa, e aggiunge che Lei era sempre imbottita di alcol e psicofarmaci.
Ma la scoperta che i freni dell’auto erano stati manomessi, riapre tutti gli interrogativi del caso.
Il commissario si trova a indagare su un mondo pieno di menzogne e di misteri, inoltre appare molto complessa la figura della vittima, figlia di un grande industriale, però una sorta di padre-padrone che ha sempre spadroneggiato su figli e moglie, trattandoli con la stessa spietatezza con cui salvaguardava i propri affari.
Ora l’interrogativo è su chi volesse uccidere la donna e quindi la Valenti e i suoi uomini devono scandagliare a fondo sulla storia di questa famiglia e dei tanti uomini e donne che si sono inseriti in questo quadro.
Sono ormai cinque anni che il duo Giovanni >Cocco e Amneris Magella hanno scelto gli incommensurabili paesaggi del
lago di Como come ambientazioni ideali per i loro noir. Ancora protagonista del loro ultimo romanzo Morte a Bellagio
il commissario Stefania Valenti. Una donna caparbia, dalla vita privata abbastanza complicata tra figlia, nuovo compagno e mamma anziana. La coppia Cocco&Magella, ora passata sotto i colori della Marsilio, si dimostra sempre abile nel costruire trame mozzafiato, con un continuo alternarsi tra fatti e azioni. In questo romanzo molti i fantasmi del
passato, ma c’è anche un’accurata descrizione dell’aspetto psicologico dei vari protagonisti.
Spicca ovviamente il personaggio di questa donna commissario, e quindi alle prese con un duplice gravoso impegno, tra mura domestiche e servizio di polizia, che sa però “estraniarsi” a seconda del ruolo che è chiamata a svolgere, donna di
famiglia e investigatrice provetta. Nel ruolo dei tanti “commissari di carta” la Valenti si fa apprezzare perché il suo è un
personaggio vero, molto legato alla realtà, che non rinuncia tra l’altro a essere donna, madre, figlia, e questo da ancora
più sostanza al personaggio.
I nostri autori ci tracciano un quadro abbastanza spietato di queste grandi famiglie che vivono tra Italia e Svizzera dove
il potere e il denaro sono tutto, e chi si oppone non ha molte speranze di farla franca….
GIUSEPPE PREVITI