N°1″TESTA O CROCE” DI MASSIMO MANNUCCI- SOCIETA’EDITRICE FIORENTINA
27 Febbraio 2012“LO STRANO CASO DEL FALSO SHERLOCK HOLMES” DI LUCA MARTINELLI-UR EDITORE n°6
17 Marzo 2012Esiste in Francia un castello,quello di Chambod,dove è difficile trovare del personale.Si richiedono abilità e gentilezza ma soprattutto disponibilità a lavorare in un castello su cui incombe
una maledizione legata addirittura ai tempi di Luigi XIV .Dopo un lungo periodo di tranquillità la maledizione torna a colpire sotto forma di sparizioni e omicidi.
Poche ore prima della sua scomparsa una giovane cameriera del castello si è fatta ricevere dal noto investigatore David Colburn dicendo di sentirsi in pericolo .Poco dopo verrà trovata uccisa in un parco.Seguiranno poi una serie di delitti al castello, e dovranno intervenire Colburn,il suo aiutante Smiley Grant e l’ispettore-capo Bernard.Tra un colpo di scena e l’altro maturerà la soluzione.
Dopo “Il fante di picche”Valentino Meynet torna con “Un nome per un cadavere“.Anche questo è un giallo classico all’inglese,certamente si nota l’ispirazione nella Agatha Christie, ma del resto è l’autore stesso che rivendica tale fonte ispiratoria.
Anche nel secondo volume troviamo la coppia di investigatori,con Colburn nei panni del detective di razza e Smiley in quelli della spalla.Colburn rientra nei cliché dei protagonisti di questi tipi di storie,intelligente,intuitivo,pieno di sé, diremmo che ricalca un po’ la figura di Poirot.Abbastanza innovativa la figura di Smiley, più che un investigatore un “osservatore”, è astuto,tutt’altro che un imbranato e capace di cogliere particolari utili. Ma comunque sia lui che il poliziotto che li coadiuva sono un passo indietro rispetto a Colburn,vero deus ex-machina delle situazioni.
Scrittura scorrevole e anche piacevole pur se,essendo alla seconda prova,avremmo preferito uno stile narrativo meno semplice e più graffiante.La trama è comunque ben congegnata e tiene viva l’attenzione del lettore, sfidandolo come in ogni giallo classico che si rispetti alla gara con il detective a chi scopre prima il colpevole.
In questo libro la trama si svolge in Francia tra Parigi e Orleans,tra Blois e il castello di Chambod. Meynet conferma la sua predisposizione a non occuparsi di ambienti nostrani, d’altra parte nei suoi libri la prerogativa principale è il trionfo del bene per cui l’ambientazione sembra un fattore più che altro estetico.
GIUSEPPE PREVITI