” A VEGLIA IN TOSCANA- Storie popolari tra Otto e Novecento ” – DI LUCIA BRUNII-FELICI EDITORE
25 Ottobre 2013” LA BANDA SACCO ” DI ANDREA CAMILLERI- SELLERIO EDITORE
28 Ottobre 2013Una nuova antologia, Neronovecento, con dieci autori che devono raccontare un secolo come il Ventesimo dalle tante facce.
Così Srefano Mantero con Il sogno di Anna ci offre una sorta di spy story con commistioni tipiche della letteratura di viaggio. Infatti la vicenda avviene
durante un viaggio di emigranti per mare . Molto spazio viene lasciato nella soluzione della vicenda alle nuove tecniche della fotografia.
In Non come in guerra Angelo Marenzana ci parla della tensione e i problemi dell’Italia del primo dopoguerra da cui po scaturirono moti sociali, scontri
e violenze.
Con Gaggio la coppia storica Parigi&Sozzi si occupa del mondo del circo con storie riferite ai suoi protagonisti, storie personali ma che riflettono i disagi
di un Paese si cui si addensa il dominio del fascismo.
L’uomo della valigia di Giorgio Ballario è ambientato nelle colonie italiane in Africa, un racconto assai palpitante che non trascura la ricostruzione di
un’epoca pur giocando sulla chiave del giallo.
Ancora una coppia d’autori , Bresci&Polli, con Requiem: siamo negli anni quaranta, tempi di guerra in una storia di tradimenti e i vendette, ma anche di
redenzione.
Con Phlebes il Fenicio Giulio Loeni ci riporta a una storia di mare, in un viaggio dagli oscuri presagi, una vicenda che va quasi al di là dell’umana comprensione.
Con Claudio Asciutti ci troviamo negli anni Sessanta, Amesha spenta ha una trama misteriosa con una vecchia foto che riporta i protagonisti del racconto appunto agli
anni ’60 con tutta una serie di ricordi amari che oggi si rivelano assai dolorosi.
Invece in L’ultimo scatto Adele Marini costruisce la sua storia su alcune fotografie rubate che rendono palesi le ombre e i tradimenti della ” strategia della tensione”
con conseguenze assai tragiche.
La guerra fredda è la protagonista del racconto di Vindice Lecis L’attentato che non ci fu. Siamo negli anni ’80 ai tempi della segreteria Craxi nel Psi, quando il
Pci decide di riaprire l’inchiesta su un misterioso incidente avvenuto a Sofia nel 1973, in cui fu coinvolto anche Enrico Berlinguer. E man mano emergeranno parti-
colari assai scomodi.
Ancora tempi più vicini a noi li affronta Giorgio Merega ne Il sogno, siamo in un’Italia più moderna alle prese con profondi mutamenti politici, sociali, etnici e anche
culturali, e tutto questo finirà per portare a nuovi crimini., nuove vendette, nuove in giustizie. Sarà il commissario Leone ad occuparsi di una indagine che si rivelerà
troppo scottante e di cui verrà a capo solo molti anni dopo.
Quindi una serie di racconti pieni di mistero, di suspense, di azione, di sangue, di tradimenti che ci vogliono raccontare il secolo ritenuto il più nero della storia.
E’ stato definito in tante maniere il ventesimo secolo, non proprio lusinghieri i giudizi e certo molto controversi, ma d’altra parte ci troviamo a parlare di
un secolo che si è tirato dietro due guerre mondiali e tanti conflitti che possiamo definire minori ma certo non meno sanguinosi. E’ stato caratterizzato anche dalla
Guerra fredda, ci sono stati poi sconvolgimenti sociali, economici, uniti a cambiamenti di costume, culturali, tecnologici, scientifici, sociologici.
Anche la letteratura è cambiata profondamente, specie nel campo della letteratura gialla che è passata da un ruolo di pura evasione a una tipologia di scritti
adoprati come chiave di volta per penetrare nei problemi sociali e storici di questo importante secolo.
Infatti il noir, il giallo,il mistery, la spy story hanno sempre più cambiato pelle inizialmente per la latitanza del giornalismo d’inchiesta o per la faziosità dei nuovi
romanzi storici, poi per la sempre maggiore rìspondenza della c.d.letteratura di tensione a interpretare e raccontare la storia con le sue tante pagine spesso inquietanti
e misteriose.
E di questo periodo si sono occupati molti autorevoli scrittori da Macchiavelli a De Cataldo, da Lucarelli a Augias, da Leonardo Gori a Patrick Fogli, tanto per citarne
alcuni, tutti autori che hanno studiato a fondo il periodo facendolo poi rivivere nelle loro pagine e cercando di raccontarlo e interpretarlo al meglio.
Partono agli inizi del ‘900 gli emigranti verso le Americhe,intanto i lavoratori insorgono, poi ci saranno le due guerre, inframmezzate dall’avvento del Fascismo,con
un Paese sempre più spaccato. Poi seguiranno gli anni della Guerra Fredda, gli anni di piombo, tangentopoli il G8 a Genova.
Non è certo da buttare tutto il Novecento,ci sono state conquiste, evoluzioni, però molti fatti hanno gravato come una cappa sull’atmosfera generale. Daniele Cambiaso ha avuto
l’idea di far raccontare questo secolo attraverso una serie di racconti gialli affidandosi a un folto gruppo di scrittori.
Tante piccole storie che servono però per far rivivere le pagine più oscure e inquietanti di questa fase storica. Dieci racconti che vogliono illuminare gli angoli più oscuri
del secolo scorso. Dieci storie corrispondenti ad altrettanti momenti storici rivissuti in maniera ora intensa, ora tragica, ora drammatica. E tutti resi in maniera molto
immediata come è nella tradizione del racconto.
Denominatore comune dei vari racconti è la città di Genova, di là partivano gli emigranti verso il Nuovo mondo, qui ci fu una forte opposizione verso il regime
fascista. Negli anni più vicini a noi la città ligure fu palcoscenico poco invidiabile per i drammatici eventi degli anni di piombo. Attentati anche mortali, rapimenti,
agguati, triste prodomo della rovente estate del 2001 con il G8.
I nostri autori si cimentano con un’occhiata ai classici del genere giallo, dal romanzo criminale alla spy story, del resto sono tutti scrittori di chiara fama e
i loro prodotti non potevano risultare che positivi sia per qualità e ritmo di scrittura sia per l’innata capacità a rispettare la tensione tipica del genere.
Certamente la lettura di queste storie fa anche venire nel lettore la volontà di approfondire certi argomenti e certe sensazioni.
Vi è una riuscita miscela di storia e di finzione, molti fatti che fanno da sfondo sono reali e l’introduzione di personaggi di fantasia serve a dare una veste più ricca e meno
scontati ai fatti narrati. La narrativa gialla utilizzata quindi per entrare in una maniera più viva, più spontanea nelle vicende di un periodo. E non è certamente
semplice entrare all’interno di avvenimenti che hanno segnato alcune tra le fasi più controverse vissute nel nostro Paese.
Ogni racconto è caratterizzato da un delitto che fa da supporto a una storia esaminata sotto vari punti di vista, e se è pur vero che ogni rifermento a fatti e persone è
puramente casuale visto che si tratta di ricostruzioni di pura fantasia, è anche vero che dette costruzioni sono presentate in maniera molto reale si da
apparire vere.
GIUSEPPE PREVITI