” L’AGENTE DEL CAOS ” DI GIANCARLO DE CATALDO – EINAUDI
16 Giugno 2018” L’ORO DEI MEDICI ” – DI PATRIZIA DEBICKE VAN DER NOOT- TEA
19 Giugno 2018Al centro della nuova indagine del commissario De Cataldo, in una Modena all’inizio dell’estate, una serie di delitti che stanno sconvolgendo la città, Ma avvengono in un’ambientazione insolita, la locale squadra di calcio, la Modenese. Infatti la prima vittima
è il medico sociale della società che viene trovato torturato e ucciso,Non ci sono indizi o motivazioni apparenti, il delitto non rientra
certo nella mentalità delle squadre di calcio, poi le cose si complicano ancor più quando viene trovato ucciso il giocatore più famoso
in città, il brasiliano Valdir, sentimentalmente legato alla figlia dello sponsor, ma anche con una fama di sciupafemmine. Tutta la città si
agita, il procuratore lo pressa,ma Cataldo ha altro per il capo, ancora non ha superato l’abbandono della moglie, e ancor meno la separa-
zione dai figli. Comunque, con l’aiuto di altri due giovani colleghi, in eterna competizione tra loro,comincerà a compiere un viaggio, che
si rivelerà pieno d’angosce e di paure, dentro un mondo e tutto ciò che vi è connesso,un mondo comunque abbastanza al di fuori delle sue
conoscenze. Ne viene fuori un concentrato di sporcizie morali e materiali, di intrighi, di misteri, di passioni, di omertà,di tradimenti, di
invidie,di ricatti, di ambizioni frustrate. Tutti sembra abbiano qualcosa da nascondere.
Mentre continuano a susseguirsi i delitti Cataldo deve battersi contro il tempo, l’assassino non dà tregua, e dovrà risalire al passato per
scoprire il presente…
Luigi Guicciardi in Nessun posto per nascondersi si occupa di una delle sue grandi passioni, il calcio, o meglio dell’ambiente che gravita
intorno a una squadra di calcio, nel nostro caso la Modenese, squadra di serie B che ha mancato di poco l’aggancio alla lotta per la promozione. Il commissario Cataldo entra appunto in gioco quando una serie di omicidi comincia a colpire la città. Il primo sarà il medico
sociale della società, seconda vittima il calciatore più famoso, poi verranno fatte fuori altre persone tutte in qualche modo collegate a quel
mondo.
Per il commissario un’indagine che si presenta subito difficile, lui e i suoi collaboratori cercano di infiltrarsi in quel mondo, e sbucano fuori legami con il mondo della finanza e con quello della droga. Forse anche troppa carne al fuoco, il che non aiuta certo chi deve svolgere
le indagini.
In sostanza Guicciardi ha scritto un giallo classico, sapientemente sviluppato, una serie di delitti in una situazione alla Agatha Christie,
tipo 10 piccoli indiani,, ogni capitolo ne sparisce uno. E qui l’autore modenese segue la stessa falsariga. Ma l’inchiesta si svolge in un am-
biente insolito per un libro giallo, sotto mira una squadra di calcio vista però al di fuori del momento agonistico, anzi qui quando comincia
la storia il campionato è già finito. Cataldo e la sua squadra su devono così addentrare in questo mondo, eccoli quindi frequentare i bar dei tifosi, che sanno tutto di chi fa parte della squadra e di chi vi gravita intorno, dai tecnici ai collaboratori agli amministrativi.E ne esce
un universo corrotto,pieno di figure false, supponenti, troppi interessi personali, troppi segreti e non sempre confessabili.
Un mistery calcistico, di marca modenese, l’autore vi ha voluto inserire il suo protagonista. Ma è un Cataldo sempre più malinconico e
nostalgico della famiglia disgregata, comunque come sua consuetudine non si atteggia mai a superuomo. E’ un uomo che ama sempre con-
frontarsi con altri uomini e altre donne, colleghi, magistrati, e la tante gente con cui entra in contatto per la sua professione. E’abituato a
entrare piano piano nelle loro vite, li studia, li scruta, cerca di cogliere da piccoli segni se mentono o dicono la verità. La sua natura, la
sua esperienza, la sua cultura lo portano a approfondire ogni concetto, ogni gesto, ogni parola, in questa vicenda i fatti, le parole sembrano
non aiutarlo, le morti si susseguono, ma Cataldo è un pò alla Maigret, cerca le motivazioni, solo quelle possono far capire cosa è successo.
D’altra parte in questa storia si può mescolare tutto e di tutto, droga,alcol, sesso,denaro, che per conseguenza portano al delitto o al suicidio, come sta accadendo attorno alla Modenese.
Tanti delitti, tanti prigionieri, la città si agita, le autorità cittadine pressano e per gli inquirenti è un po’ una corsa contro il tempo, con il
Killer che li precede sempre. La sfida che fa partire Luigi Guicciardi parte da una serie di fatti e di personaggi, ci sono gli indizi: da una
parte quindi Cataldo, dall’altra i lettori, la caccia all’assassino è aperta !
Tante piste da seguire con personaggi poco raccomandabili, segreti incofessabili, vendette e tradimenti. Gira gira il romanzo è sì su una
squadra di calcio ma principalmente riguarda un mondo che è marcio e che possiamo trovare anche in ambienti di altro tipo.
Lo scrittore è abile nello sviluppare una trama dove tensione e mistero sono sempre vivi.Quel che è singolare è che i personaggi principali
via via escono dal gioco, morti ammazzati. Inoltre Guicciardi ricorre all’espediente di far comparire sempre(o quasi)l’assassino a fianco
della vittima prescelta a comunicargli la sentenza, ma è anche attento a che non si scopra più di tanto.
Se vogliamo un’altra vittima lo stesso Cataldo che non è tranquillo,patisce la lontananza dei figli, patisce la solitudine, e quindi la sua mente non è del tutto serena.
Sull’ambiente calcistico l’immagine non è certo rassicurante, ci fa vedere anche due calciatori, stranieri, che come uomini lasciano molto
a desiderare, e che non si rendono neppure conto di quanto stanno rischiando con il loro comportamento.
Ma Cataldo( e quindi Guicciardi) tiene sempre ferma la barra della giustizia, sa benissimo che non è semplice arrivare a inchiodare un
colpevole. Leggetevi i vari colloqui con il procuratore Russo, due uomini disincantati e pieni di ferite, che però sanno che loro dovere è
assicurare il colpevole alla giustizia, ma Cataldo ripete sempre che bisogna arrivarci con le risposte e le motivazioni giuste.
Una scrittura come sempre viva e reale, un giallo meritevole di essere letto. E leggetelo con attenzione, a volte i particolari sono dove
meno ce li aspettiamo….
GIUSEPPE PREVITI