Annuario del giallo 2011 e Delitti tra i libri tra le uscite Del Bucchia
21 Dicembre 2011“IL SEGRETO DELLA MEZZA LUNA”DI FABIO PICCHI- MONDADORI ELECTA
30 Dicembre 2011Niente,tranne la pioggia è un romanzo che parla di ragazze allettate con la promessa di un lavoro e poi portate in Italia dai paesi dell’Est europeo e costrette a prostituirsi.Protagonista di questo noir è il sovrintendente capo in forza alla polizia giudiziaria di Bergamo Vasco Lubrano.Casualmente nel corso di un sopraluogo
nelle campagne trova un sacco dove c’è il corpo fatto a pezzi di una ragazza,che si suppone sia una prostituta venuta dall’est.Della morte della poveretta non frega niente
a nessuno, un caso insignificante,di routine,ma Lubrano è un poliziotto che non trascura le cose,”finisce sempre quello che inizia”.Quindi non abbandona l’indagine,anche perché glielo ha chiesto,Will,un vecchio amico.Intanto le placide giornate bergamasche vengono scosse da un altro omicidio,quello di un modesto libraio, proprietario assai conosciuto di una piccola libreria di nicchia,dove viene trovato ucciso da un a pallottola in testa.Ci troviamo nella Bergamo alta,l’espressione più nobile e antica della città.I due omicidi fanno rumore, ci si chiese se siano legati. Lubrano e i suoi uomini indagano sulla vita del libraio e si chiedono dove abbia trovato tutti quei soldi necessari per coltivare il suo sogno di libraio,inoltre sul suo conto corrente transitano cifre rilevanti di denaro.Si scopre che era amico del potente direttore della Banca del Monte, e anche che si era innamorato perdutamente di un’altra prostituta venuta dalla Moldavia.
Lubrano intuisce che dietro questi omicidi c’è una ragnatela assai intricata di interessi più o meno inconfessabili, scorre altro sangue,vengono uccisi anche due poliziotti, e lui andrà avanti nell’inchiesta costi quel che costi..
In questo terzo romanzo di Sergio Paoli ci troviamo nell’atmosfera di un noir che se da una parte segue gli stereotipi del genere-sbirro melanconico e rassegnato
con fidanzata più o meno rassegnata e trascurata,vertici di governo e autorità locali insensibili, stampa di parte e prevenuta-dall’altra ci racconta uno spaccato di vita del Bel paese.La storia si snoda intersecando vari piani narrativi e temporali,specie nella prima parte in cui i vari eventi sono necessari per comprendere cosa avverrà dopo.Sul piano narrativo si usa per lo più la terza persona, anche se c’è un personaggio, Isabella,la fidanzata di Vasco,che si esprime in prima persona manifestando le sue arrabbiature per una vita abbastanza anche per il rapporto non proprio soddisfacente con Lubrano. Ma dalle sue esternazioni avremo modo di conoscere meglio anzitutto “l’uomo-Vasco”, e poi approfondiremo anche i concetti del “poliziotto-Vasco” mentre conduce le sue indagini.Insomma un passaggio continuo dal Lubrano
pubblico a quello privato, e Paoli ricorre a questo marchingegno per spiegare meglio il comportamento anticonvenzionale e refrattario alle regole del personaggio pubblico che si può capire e giustificare conoscendolo meglio nel privato.
Il romanzo si snoda in una serie di episodi che si incastrano l’un l’altro,pur se i piani temporali sono spesso diversi ma il tutto è costruito in maniera assai coerente.
Un romanzo tutto sommato doloroso,anche moderno e attuale, forse un pò scontato nei fatti e anche nel pessimismo moralista del protagonista, ma resta la visione d’assieme di una storia dove il male regna sovrano,dove la violenza risolve le questioni e dove fa impressione la visione di una società troppo rassegnata alle tante ingiustizie che la minano.
Tra i pregi del libro è il tono musicale che lo pervade,Paoli predilige sempre nei suoi noir la musica che spesso tratta nei suoi temi i deboli e gli emarginati e anche in questa storia si può trovare nella musica i temi adatti per scandire i suoi passaggi e le motivazioni dei tanti protagonisti.
Quanto al titolo “Niente,tranne la pioggia”lo si può ben riferire ai tanti personaggi del libro che si sentono svuotati, non provano più emozioni o sentimenti e allora……
non sentono niente,tranne la pioggia.
Complesso e sofferto è il personaggio di Lubrano: in questo paese esiste un vasto degrado civile e morale, eppure non ci si deve arrendere, si deve lottare e credere
nei valori che contano. Ecco,Lubrano appartiene alla categoria di coloro che non si tirano mai indietro.Lui agisce con difficoltà in un mondo dove le relazioni umane si fanno sempre più difficili, avverte questo stato e cerca di cambiare questo stato di cose addirittura ispirandosi alla scienza.
Nel romanzo si fa un richiamo anche ai fatti che avvennero nella caserma Diaz a Genova, furono giornate bruttissime.Lubrano non c’era,ma ne ha parlato con i colleghi,lui è convinto che le forse dell’ordine debbono essere al servizio del popolo,e quelle giornate gli pesano ancora come un macigno.Lo rivelerà a Isabella in uno dei loro colloqui. E quando lei gli obbietta che non può cambiare il mondo da solo,lui replicherà che non si può stare solo a guardare.
Paoli poi si toglie un altro…sassolino quando Lubrano ci parla a lungo dei romanzi di Fred Vargas dove c’è una affermazione ricorrente “un delitto è sempre semplice”.
Paoli/Lubrano contestano questa asserzione, risolvere i delitti è più semplice per gli investigatori di carta, non certo è così nella realtà e se lo dice un poliziotto
acquista maggior valore.
“Niente,tranne la pioggia”è un romanzo molto amaro,anche se non manca una nota di speranza, Lubrano continuerà a battersi, non importa che sia stato sconfitto.
E’ un libro che vuole anche fare riflettere su temi difficili, ricostruendo accuratamente il clima di questi anni e lo fa non in maniera pedante ma attraverso alla più accattivante chiave del thriller.
Ricapitolando, si legge un noir “nerissimo”,assai crudo,sviluppato su più piani narrativi. Anzitutto il viaggio da incubo delle ragazze rapite dalla Moldavia a Bergamo.
Poi incontriamo Vasco Lubrano,personaggio profondo,con le stimmate del perdente, ma anche con la convinzione che non si deve mai rinunciare,questo anche a costo del sacrificio personale.Sullo sfondo il ritratto di Bergamo, simbolo del Nord-Italia e della sua classe politica,un ritratto disincantato,senza scrupoli,ben poco edificante.
Tutto questo accompagnato virtualmente da una bella colonna sonora con continui riferimenti a pezzi di musica pop e rock.
Le storie di Paoli vanno al di là del puro intrattenimento e si basano su una importante denuncia sociale.Paoli è autore che colpisce per le sue trame ben congegnate e per quanto vuole dire.Non è scrittore d’evasione,il suo lavoro carica sempre d’angoscia il lettore,facendolo entrare nel marciume del sistema sociale politico e culturale del nostro paese.E in questo romanzo lo sfruttamento delle schiave del sesso reclutate nell’Est europeo innesca dei loschi affari che uniscono criminalità slava e cosche mafiose italiane.
Immigrazione,prostituzione,riciclaggio del denaro sporco,criminalità,corruzione,bassa politica, i temi cari a Paoli e che puntualmente ritroviamo in questo noir che se si fa leggere tutto d’un fiato chiama anche a una riflessione meditata si quanto avviene intorno a noi.
GIUSEPPE PREVITI