” I LOVE SICILIA” DI RAFFAELE DAMIANI- RAI ERI
12 Febbraio 2013DOPPIO GIALLO – Bergamotto, gelsomini e Champagne E Gianluigi Ramazzini e il mistero dei fermodellisti suicidi di Laura Vignali – Edizioni Effigi
13 Febbraio 2013Luca Crovi è personaggio assai eclettico: giornalista, redattore per Sergio Bonelli editore, consulente editoriale, speaker radiofonico, curatore di trasmissioni radiofoniche di gran successo, vedi il mitico Tutti i colori del gallo andato in onda per nove anni su Radiodue, Ma è anche critico rock, scrittore di romanzi e raccont, curatore di antologie, sceneggiatore di fumetti, autore di vari saggi.
Ora torna in libreria con Noir.Istruzioni per l’uso dedicando la prima parte della raccolta ai suoi tanti incontri con autori ma facendo rientrare anche in questi personaggi mitici del
passato, da Poe a Dickens, da Conan Doyle a Durenmatt alla Patricia Highsmith. Ma altri nomi si rincorrono dai giallisti italiani De Angelis e Scerbanenco a Raymond, da Hitchcock al mito di qualche anno fa Larsson. Se questi sono definiti “incontri a distanza”, seguono poi gli “incontri ravvicinati” con Follett, Deaver, Crais, Markaris e altri ancora.
Se vogliamo fare considerazioni più numeriche nel volume sono raccolte testimonianze, note, riflessioni su 25 autori del passato e su 57 scrittori stranieri contemporanei. Si va
dalle loro biografie al loro modo di fare letteratura, dalle curiosità agli aneddoti, dalle abitudini ai consigli, da come si approcciavano alla scrittura al loro percorso di autori.
Un divertente excursus che può interessare e i lettori e gli scrittori, specialmente quelli in pectore.
Noir viene definito in copertina “ Un atlate che si legge come un thriller “, ma è anche un manuale di scrittura che si rivolge alla vasta platea degli interessati alla letteratura
gialla, scritto però con il fascino di un romanzo di avventure basato del resto com’è su tante esistenze “letteriaramente” avventurose.
In questa opera troviamo autori che parlano di se stessi e dei loro lavori. Il libro è diviso in 82 capitoli, uno per autore, con brani di vita vissuta e accenni alla formazione pro-
fessionale.
Una guida Michelin di tanti autori che scrivono di delitti e del delitto stesso, Crovi trasfonde nelle circa 37o pagine tutte le sue conoscenze in materia. Gli autori considerati sono per
lo più stranieri (soltanto due italiani ),lui in venti anni e passa di attività ne ha conosciuti e studiati tanti, e ne parla appunta o come intervistatore o come studioso della materia.
Chi ama il giallo si lamenta spesso della scarsezza della saggistica in materia e questa nuova fatica di Crovi appare come una sorta di storia del giallo, efficace, ricca di curiosità,
cadenzata quasi a ritmo di thriller. Non mancano tra curiosità e ricordi delle vere e proprie lezioni di metodi di scrittura, tratte dalle interviste con i vari autori. C’è chi ad esempio
segue una rigida scaletta (Jeffery Deaver ), chi parte sempre dal luogo del delitto ( P.D.James ), chi detta gli incipit ideali ( Elmore Leonard).
Un libro che vuole essere un atto di amore verso il noir, si ragiona e si respira in….noir, lo si presenta così com’è ! Sentiamo gli autori che raccontano le loro abitudini, i loro
metodi, tutti assai diversi tra loro. L’abilità di questo atlante sta nel cercare di fare scoprire la loro metodologia e ci piace pensare che gli scrittori solo parlando, solo conversando,
solo rispondendo alle domande prendono coscienza di questo e di come si comportano. E anche se non esiste la formula perfetta, ogni volta che un aurore scrive si mette in gioco con
se stesso e con i lettori.
Crovi cerca di rispondere in questa raccolta a vari quesiti, come si scrive un noir, quali sono i personaggi necessari alla costruzione di una trama, quanto influisce la sua vita
privata sulla creazione di certi personaggi, e ancora come si crea la suspense.Si scoprira’ anche la casualit’a di certe scelte letterarie, la paura di chi scrive, le sue ossessioni.
Ma Crovi ricorda una cosa importante, per essere buoni scrittori occorre essere buoni lettori.
Un libro che va considerato come una breve storia della letteratura di genere a cui hanno collaborato quei tanti scrittori che Crovi ha incrociato sia personalmente che attraverso
la lettura.
Una considerazione finale, Crovi appartiene alla categoria dei “recensori”, una figura di cui per ribadirne l-importanza da anni ci battiamo, e certamente questa opera ne ribadisce
ampiamente il ruolo.
GIUSEPPE PREVITI