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30 Settembre 2024” L’ALBA DI CESARE” (Il romanzo del De Bello Gallico)-di FRANCO FORTE( MONDADORI)-07-10-2024
7 Ottobre 2024In un caldissimo luglio torinese, Contrera, un uomo abbastanza scombinato oltre che un po’…impedito,tramite la sorella Paola, lui che fa l’investigatore,
acquista una nuova cliente, Giulia ,che non si fida del marito, e chiede a Contrera di controllarne i movimenti.Ma durante il pedinamento l’uomo viene ucciso a revolverate proprio sotto gli occhi di Contrera, che così si vede coinvolto in un omicidio.
Il padre di Contrera era un poliziotto, stimatissomo da tutti, pure il figlio era entrato in polizia,ma finito in un brutto giro aveva dovuto lasciare la
divisa, e il padre per il dolore e la vergogna si era suicidato. Ora è separato, la figlia lo odia, cerca di dargli una mano la sorella, ma anche lei poi deve accettare i desiderata del marito, un supponente bancario,e lui viene cacciato di casa,E così lui, sempre a corto di soldi,si adatta a vivere in un camper, che a bella posta parcheggia dinanzi alla casa del cognato.
Vivono a Torino nel quartiere Barriera di Milano, un quartiere un tempo operaio ma di una certa distinzione, ora vi impera la criminalità, anche se conserva un certo fascino, ma adesso si comincia ad avvertire il degrado, oltre tutto vi è una forte immigrazione, di ogni etnia.
Ma torniamo al fatto che lo vede coinvolto. >Contrera è una sorts di—attira-guai, riesce sempre a rovinare tutto e del resto così la pensano la ex-moglie, la figlia, gli ex-colleghi, a parte quei pochi che ancora gli vogliono bene.
Detto che per natura Contrera è uno sfigato, va detto che a Torino ha fatto molto effetto un video che lo riprende mentre lui affrontava un assassino, e
tutti ora lo considirano un grande investigatore. Poi la sua fama è progressivamente scemata, e così non ha molto da fare.Gioca a calcio con i magrebini,
beve birra Corona a gogo,i più lo scansano o lo ingiuriano, il cognato lo ha buttato fuori di casa dopo che er anni aveva tolletato che la sorella lo
ospitasse, e lui ora si è adattato a vivere in un camper scassatissimo, che per rabbia al marito della moglie glielo tiene parcheggiato sotto casa. E oltre si è messo in testa di fargliela pagare e e lo fa pedinare perchè è convinto che tradisca la moglie.
Ora finalmente ha questo nuovo incarico di smascherare un marito fedifrago, sembra un lavoro facile,ma durante il pedinamento l’uomo viene assassinato mentre era in auto con una prostituta, e lo stesso Contrera, essendo presente all’esecuzione, corre dei gravi rischi.
La polizia intervenuta in forze. ben presto tende a chiudere il caso, intimando a Frascella di levarsi di torno.Ma lui, che al di la delle apparenze ha un
alto senso della giustizia, comincia a indagare, e questo lo espone alle vendette della mafia nigeriana e ai soprusi del suo ex-dirigente di quando era in
polizia.
Brutte storie e nuovi pericoli sulla strada di Contrera che vuole capire perché un operaio è finito implicato in questa storia molto al di la della sua
portato, convolgendo denari rapine, prostituzione.E così il buon Contrera dovrà superare una strada irta di ostacoli per arrivare alla verità.
NON SI UCCIDE IL PRIMO CHE PASSA è il nuovo romanzo di Christian Fascella, quinto della serie dedicata all’investigatore privato Ermanno Contrera, un ex
poliziotto, radiato dai ranghi per indegnità.
Come recita il sottotitolo sarà una “estate rovente per Contrera”. La sorella Paola gli procura una nuova cliente, una sua amica, Giulia, che non si fifa più del marito e ,lo incarica di seguirne le mosse. Ma mentre lo sta pedinando l’uomo viene ucciso a revolverate sotto i suoi occhi e così ora si trova anche convolto in un omicidio, e naturalmente , con molti dei suoi colleghi che lo guardano storto. Lui infatti era stato allontanato dalla polizia perché implicato in una brutta storia, e suo padre, un ottimo poliziotto, si era ucciso per la vergogna.
Contrera non è una cattiva persona, diciamo che è uno scombinato,con la moglie il rapporto è inesistente, la figlia non lo sopporta, l’unica che cerca di dargli una mano è la sorella, ma anche lei non può fare di più anche perchè il marito non sopporta il cognato e lo ha cacciato di casa, e lui si è dovuto
arrangiare in un camper.
Vivacchia alle spalle di tanti, preoccupandosi veramente solo di procurarsi la Birra Corona, una sorta di punto fisso della sua giornata, anche se lui
nega recisamente di essere un alcolizzato e rifiuta l’aiuto di Dino che gli propone una terapia.
In compenso è capace di slanci generosi, come quando aiuterà Mamma Anatra e far attraversare la strada piena di macchine i suoi anatroccoli.
Spinto dal bisogno ma anche perché non vuole dire di no alla sorella che gli ha procurato l’incarico di sorvegliare un marito sospettato di infedeltà,
si trova ad essere presente all’uccisione del presunto fedifrago, arriverà la polizia, e per lui non sarà un incontro facile, molti ex-colleghi lo vedono di malocchio, ne uscirà indenne, ma decide di continuare l’indagine per conto proprio perché vuole rendere giustizia alla vittima.
IL racconto insiste molto sui rapporti con la sorella, sull’odio che ha il cognato verso di lui, sulla sua voglia di vendicarsi perché è convinto che tradisca la moglie. E poi c’è la sempre più evidente dipendenza dall’alcol, pardon, >”dalla birra”come dice lui.<
Ma deve al sempre più evidente confronto con il padre, , questa voglia di riscattarsi e cercare di combinare qualcosa di buono.
La trama scorre rapida, se primeggia il protagonista, molti coloro che lo affiancano, e un posto di rilievo è dato alla ...birra Corona, un personaggio...aggiunto e quanto mai azzeccato, di tanti che dominano la scena. E questa comporta anche un rilievo particolare dato al problema delle di-
pendenze.
I capitoli si susseguono con buon ritmo, c'è molta ironia con il protagonista che colpisce per il suo intercalare e la sua..apparente dabbenaggine, ma non
tatevi ingannare, il personaggio Citrera è solido, ha mantenuto buoni principi, ha la battuta facile, e da alcune assai profonde riflessioni si conferma una brava persona.
Cutrera è un antieroe, un disilluso un pò sballottato tra chi gli vuol bene(la sorella, Dino degli alcolisti anonimi,)e chi lo disistima, come il suo ex-
dirigente. In questa estate assai calda non puo'vestire la sua "giacca militare che gli fa un po'da scudo, e si sente più innocente che mai.
In conclusione,un personaggio che piace perché colpisce questo suo costante vivere fuori le righe. capace di auto-ironia che di auto-celebrazione.
TRa l'altro il personaggio trasuda ironia ma che è anche pieno d'amore e capace di riflessioni che arricchiscono il racconto,nn miscuglio di sensazioni e fatti.
GIUSEPPE PREVITI
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