SESTA EDIZONE FESTIVAL DEL GIALLO DI PISTOIA: CONSIDERAZIONI FINALI
3 Marzo 2016Pro-memoria per una mattinata in Giallo alla scuola elementare Civinini Arrighi di Pistoia
20 Marzo 2017Stanotte la Biblioteca San Giorgio di Pistoia celebra la tradizionale Notte Bianca, e come sempre anche la letteratura gialla darà al suo apporto. Si
rinnova infatti il connubio tra l’Associazione Giallo Pistoia e il gruppo teatrale di Arte Drammatica G.A.D. città di Pistoia.
La serata consiste in breve riflessioni su due grandi nomi del Giallo italiano , Maurizio De Giovanni e Carlo Lucarelli, di cui vengono poi letti dei
racconti ridotti drammaturgicamente.
Su Maurizio De Giovanni vogliamo in queste brevi note, altrimenti per parlare di De Giovanni e Lucarelli occorrerebbe buttare giù un saggio e anche
assai corposo, accennare a un aspetto particolare di questa serata che può essere considerata un reading di letture ma non soltanto…
Nelk 2007 uscì il primo libro di una serie di quattro libri intitolata Le stagioni del commissario Ricciardi, il senso del dolore L’inverno del commissa-
rio Ricciardi. Le storie erano ambientate a Napoli nell’era fascista , il primo volume riguardava l’omicidio di un celebre tenore al Teatro San Carlo.. E
qui facciamo la conoscenza del commissario Luigi Ricciardi, 31 anni, un uomo che si presenta senza apparenti caratteroistiche particolari un uomo
medio in tutto e per tutto, se non che fa trasparire una certa malinconia. Ma in verità una particolarità e non da poco Ricciardi ce l’ha , vede e colloquia
con i morti. Questo gli conferisce u na espressione sempre addolorata infelice. Lui chiama questo suo status il Fatto questo suo potere di vedere i morti
aammazzati e sentire le loro ultime parole.Il nostro poliziotto si porta dietro il peso del dolore che non può avere sentimenti l’unica trasgressione per
lui è osservare dalle finestre del suo palazzo una ragazza che abita nella casa di fronte ma senza mai avere il coraggio di dichiararsi con quel peso che si
porta dietro.
E’ un personaggio insolito, abbastanza originale, negli anni asbbiamo imparato a conosscerlo. E’ sicuramente un buon poliziotto con la vocazione di non
esseere lì solamente per rendere giustizia, bensì di mettere le cose a posto ,rendendo la pace a queste anime ma intanto ” il fatto” come dice luigli ha inse-
gnato che il delitto è la faccia più oscura dei sentimenti, dell’amore, del bisogno, quello che porta alla violenza, all’odio, alla vendetta, all’assassinio. E
l’amore c’entra quasi sempre con un delitto lo trovi sempre o quasi come causa scatenante di ogni fatto criminoso.
Questo srtrano poliziotto degli anni Trenta che vede i morti siede spesso al caffè Gambrinus il celebre bar napolatano, dove consuma svogliatamente un
caffé e una sfogliatella E’ qui che lo possiamo incontrare certamente il suo interlocutore naturale non può essere che il suo autore quel Maurizio De Giovan-
ni, a sua volta frequentatore abituale del Gambrinus anzi è proprio in questo bar che è iniziata la sua carriera di scrittore Immaginando sulla scorta di una
esperienza visiva personale che un commissario di pubblica sicurezza sedesse a un tavolino e vedesse al di là delle grandi vetrate figure che si muovono,
figure che possono anche essere persone morte che cercano giustizia.
Ma tutto questo lo può spiegare meglio questa “intervista impossibile” tra il creatore del personaggio e il personasggio stesso , immaginatevi a quel
tavolino, uno scrittore e un poliziotto….
L’altro protagonista di questo collage di letture e riflwessioni è Carlo Lucarelli, uno dei maggiori esponenti del noir italiano, un noir visto spesso con
uno sguardo alla storia e del resto i suoi primi libri furono una triologia, dedicata a un commissario di polizia dell’era fascista. Ma Lucarelli non si è
fermato al passato, ha scritto anche gialli moderni abbiamo avuto la serie Coliandro, un poliziotto un po’ sui generis, rilanciatio recentememte dalla
televisione poi la serie con la poliziotta Grazia Negro , resa particolarmente celebre da Almost Blue, da cui fiu poi tratto un film di altrettanto grande suc-
cesso-
Lucarelli ha alternato scrittura e varie altre attività, curando molti programmi per la televisione. Adesso è tornato agli antichi amori, creando una coppia
di investigatori il capitano dei regi carabinieri Colaprico e il suo assistente, un brigadiere dei carabinieri, l’indigeno Ogbà che indagano sui crimini avvenuti
in Eritrea ai tempi dell’occupazione coloniale. Una sorta di Sherlock Holmes e dottor Watson, anche se l’autore si diverte a dire che non si capisce bene chi
siua l’uno e chi sia l’altro. Ma anche in questo caso, come pure nelle altre serie,l’indagine poliziesca serve anche per descrivere fatti e misfatti di epoche del
passato che pedrò hanno molti punti in comune con il nostro presente.In questi libri di ambientazione eritra vi è anche un evidente omaggio al giallo classi-
co e ai suoi grandi eroi.
Ma Lucarelli ha avuto una produzione intensissima , e ha autilizzato largamente i mezzi di diffusione.
Radio panico è un radiodramma scritto da Lucarelli ci ha rammentato un evento del passato, quando Orson Welles con la sua incredibile e suadente voce
annunciò da una delle più seguite radio degli States lo sbarco dei Marziani in un piccolo paese d’America precipitando la stessa nel terrore.Migliaia di
cittadini si fecero suggestionare dalla voce dell’annunciatore e credettero all’invasione degli extraterrestri.Eravamo al 30 ottobre del 1938, la notte di Hal-
loween , fu anche simulato un annuncio ufficiale delle autorità che venne ripetuto anche in altri programmi e l’effetto fu immediato.
Carlo Lucarelli ha ricordato questa storia agli ascoltatori di una emittente radiofonica nazionale qualche anno fa.
A sua volta poi ha scritto una storia, Radio panico, per Bedeschi Film: è la storia di una trasmissione radiofonica di una radio privata, va in onda dopo le
24,00, c’è un deejay che interloquisce con gli ascoltatori, quando una sera una telefonata annuncia che……
GIUSEPPE PREVITI