” ELP” di ANTONIO MANZINI- SELLERIO- 26.O6.2023
26 Giugno 2023” L’INCHIESTA DI SAN LORENZO” DI ETTORE NERI – SEM – 05-07 2023
5 Luglio 2023Fine aprile, anno 1970. Franco Bordelli è ormai un commissario in pensione, ma adesso puo’dedicarsi a quelli che lui considera i suoi “sospesi”, e così riapre
il caso dell’assassinio del giovane rampollo di un noto fascista, avvenuto nel 1947, un caso che era stato frettolosamente accantonato per ragioni politiche.
Con l’aiuto del suo sostituto provvisiorio,il fido vicecommissario Piras, Bordelli riapre questa brutta storia che vuole risolvere un volta per tutte. Nel frattempo nelle montagne pistoiesi viene scoperto uno scheletro e anche questo fatto porta a una ulteriore indagine su una donna scomparsa anni prima.
Ma non finisce qui, un’altra storia viene alla ribalta, un suo vecchio amico di cui non aveva notizie da una diecina d’anni torna improvvisamente a farsi vivo e
vuole parlare con lui.>
E poi c’anche un viaggio del commissario a Parigi, dove tra l’altro coronerà un suo vecchio sogno…
Nulla si distrugge è il titolo del nuovo romanzo di Marco Vichi. Una nuova avventura del commissario Bordelli, che, pur essendo formalmente in pensione, si dimostra quanto mai attivo e mostra che tutto può accadere in un paese, nella vita quotidiana, nello sviluppo dei fatti,, che non esisterà mai una pratica veramente chiusa. Appunto…nulla si distrugge, il passato conserva i propri segreti in quello che potremmo definire “il cimitero del tempo>”. Ma puo’anche accadere che qualche tomba si scoperchi e allora può apparire qualche fantasma !I trascorsi della vita, sia in un Paese che nelle singole persone possono dare vita a una trama allettante per uno scrittore di buona immaginazione, che fa della suspense il suo credo, e quindi può creare dei casi, magari semplicemente da risolvere, affidandoli nel nostro caso a un commissario in pensione, ma tutt’altro che in disarmo.E chi meglio appunto di Franco Bordelli,mitico commissario fiorentino,, che ,ora che è libero, vuole occuparsi di delitti mai risolti, vedi una indagine del dopoguerra, quando il figlio di un noto fascista era stato ucciso nel 1947 e appunto l’indagine affidata a un giovane vicecommissario. Ma l’indagine era stata chiusa frettolosamente, approfittando del clima di pacificazione di quei tempi. Bordelli sembra quasi voler andare a caccia di fantasmi, in una o più delle tante storie di cui è composto questo libro. Ricompare anche un vecchio amico che non vedeva da più di dieci anni, e c’è pure la storia di un teschio ritrovato nelle montagne pistoiesi e che riapre la brutta storia di una donna scomparsa qualche decennio prima senza lasciare traccia di sè.
Questo noi di Marco Vichi è una storia sul passare del tempo, che fortunatamente non sa cancellare le storie nere o gialle o criminose e quindi c’pè sempre§
la speranza che giustizia sia fatta. E naturalmente lode all’estro dell’autore che sa sempre adoprare penne e matita per creare nuove storie e nuovi personaggi a supporto del suo Bordelli.
Vichi si diverte e ci diverte alternando tempi e idee, con un corollario di storie che si incrociano, si perdono, si ritrovano. Marco Bordelli,ufficialmente in pensione, siamo negli anni ’70, parte da un caso che nobn ha saputo o potuto risolvere, ma poi questo si intreccia con altri fatti, altri personaggi, con un abile burattinaio, Vichi stesso, che muove abilmente tanti fili legati tra loro e difficilmente scioglibili.
Siamo non per niente alla dodicesima avventura del noto personaggio,uno ” sbirro sognatore” che non ha mai rinunziato ai sogni di migliorare il mondo , nè
tanto meno a erigere se stesso qualche volta al suolo di giudice e giustiziere. Naturalmente non mancano le tradizionali spalle del commissario, il fido Piras,
la bella Eleonora, la eterna Rosa, tutti i compagni delle cene “gastronomiche-letterarie, naturalmente immancabili, come immancabile è l’omaggio alla mitica Alba de Cespedes.
Nulla si distrugge racconta il tempo che passa, dove nulla si cancella, prima o poi le storie possono tornare a galla, del resto il nostro commissario ha sempre combattuto le miserie e le debolezze umane, aiutando chi ha subito dei torti, ergendosi in un certo senso a “riparatore” dei drammi del passato, la forza di
questo libro sta in una sorta di grande viaggio a ritroso nel tempo, e per lo più nel dolore che appartiene alla imprevedibilità della vita.
GIUSEPPE PREVITI